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Worship Service 26.12.2021

 

I 5 STEP DI ISRAELE ED I 7 NEMICI DI ISRAELE – parte 8

Pastore Heros Ingargiola

ESODO 33:18 Mosè disse: «Ti prego, fammi vedere la tua gloria!»

Questa è la parola rhema che ci ha accompagnato per il 2021. Mosè nonostante avesse già visto opere grandiose di Dio desiderava di più. Non permettiamo a nessuno di rubarci la fame di volere di più di Dio! Dopo la dipartita di Mosè, il Signore suscitò il condottiero Giosuè, il quale guidò il popolo d’Israele alla conquista della Terra Promessa. Il Signore ci dà la Sua vittoria step dopo step per insegnarci a dipendere da Lui. Gli ultimi due popoli nemici d’Israele che studieremo sono gli Amorrei e i Gebusei.

Il popolo degli Amorrei, il cui nome significa “annunciare, parlare, vantarsi e parlare con orgoglio”, ha come obiettivo distruggere la vita dei credenti attraverso le dicerie. Dio chiama coloro che sanno ascoltare non coloro che sanno parlare. Saper ascoltare è una disciplina. Mosè era un buon ascoltatore anche perché era balbuziente.

ESODO 4:10 Mosè disse al SIGNORE: «Ahimè, Signore, io non sono un oratore; non lo ero in passato e non lo sono da quando tu hai parlato al tuo servo; poiché io sono lento di parola e di lingua».

Molte persone parlano senza ascoltare, ma chi non ascolta è prossimo a fare errori. Un altro episodio è quello di Gedeone, un guerriero impaurito scelto da Dio per liberare Israele dagli Amalechiti. Egli seguendo le indicazioni di Dio scelse solo gli uomini che si portavano l’acqua alla bocca con le mani per bere. Infatti, questo indica uomini con lo sguardo sempre pronto e in grado si ascoltare il comando di Gedeone. Parliamo di meno e ascoltiamo di più!

EFESINI 4:29 Nessuna cattiva parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete qualcuna buona, che edifichi secondo il bisogno, ditela, affinché conferisca grazia a chi l’ascolta.

Lo Spirito Santo ci dice di parlare per edificare e non per distruggere, per lodare e non per criticare mormorare, accusare o lamentarci. In questo modo conferiamo grazia a chi ascolta. Non parliamo con menzogna perché altrimenti significa che stiamo collaborando con il diavolo. Il nostro spirito è un tutt’uno con lo Spirito Santo ed Egli è lo Spirito della Verità! Chi parla male del Corpo di Cristo sta facendo del male a se stesso perché siamo parte gli uni degli altri. Allontaniamoci da chi parla male e cerca di farci vedere gli altri sotto un’ottica di cristica. Il diavolo cerca sempre di seminare dicerie. Stiamo attenti a come parliamo! Spesso il nostro cuore è talmente pieno di cose negative che la nostra bocca non può che parlare di cose negative: la bocca parla dall’abbondanza del cuore!

Possiamo rattristare lo Spirito Santo in tanti modi: trascurando la santità, avendo pensieri materialistici o impuri ma anche parlando male. Lo spirito della diceria ha una potenza distruttiva. Quando collaboriamo con le dicerie collaboriamo con l’opera distruttiva di satana. La diceria è una voce maligna contro qualcuno e priva di fondamento; essa distorce i fatti con false informazioni. Stiamo attenti a non permettere ad altri di parlarci male di altre persone! Le dicerie sono come piccole serpi che cercano di infiltrarsi in una casa.

MATTEO 28:11-15 Mentre quelle andavano, alcuni della guardia vennero in città e riferirono ai capi dei sacerdoti tutte le cose che erano avvenute. 12 Ed essi, radunatisi con gli anziani e tenuto consiglio, diedero una forte somma di denaro ai soldati, dicendo: 13 «Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e lo hanno rubato mentre dormivamo”. 14 E se mai questo viene alle orecchie del governatore, noi lo persuaderemo e vi solleveremo da ogni preoccupazione». 15 Ed essi, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute e quella diceria è stata divulgata tra i Giudei, fino al giorno d’oggi.

Gesù era risorto ma alle guardie che ne erano testimoni fu offerto del denaro per divulgare false notizie. Il diavolo cercherà sempre di offrire qualcosa alle persone per far fare loro ciò che lui vuole. Ancora oggi, a causa di quella diceria, molti non credono nella resurrezione di Cristo! Le dicerie hanno sempre conseguenze!

ESODO 23:1-2 «Non spargere voci calunniose e non favorire l’empio attestando il falso. 2 Non andare dietro alla folla per fare il male e non deporre in giudizio schierandoti dalla parte della maggioranza per pervertire la giustizia.

Non lasciamoci contaminare dalle dicerie!

GIACOMO 4:11-12 Non sparlate gli uni degli altri, fratelli. Chi dice male del fratello, o chi giudica il fratello, parla male della legge e giudica la legge. Ora, se tu giudichi la legge, non sei uno che la mette in pratica, ma un giudice. 12 Uno soltanto è legislatore e giudice, colui che può salvare e perdere; ma tu chi sei, che giudichi il tuo prossimo?

Non possiamo prestare la nostra bocca e il nostro tempio alle opere del nemico! Ecco come si riconosce una diceria. Innanzitutto, dovremmo subito chiederci per quale motivo ci stanno riferendo quella determinata notizia: per danneggiare l’immagine di quella persone e aumentare il pettegolezzo? Come seconda cosa dobbiamo chiederci chi ha fornito quella notizia. Se non riceviamo risposta è sicuramente una diceria e va segnalata alle autorità. La terza domanda è se se ne è prima parlato in modo diretto con la persona interessata. Successivamente è necessario sapere se si è di fronte a riferimenti di fatti veri e sicuri o distorti. La quinta domanda è chiedere se tale notizia può essere riferita alle autorità facendo il nome di chi la sta riferendo. Se si ha una risposta negativa si tratta di una diceria!

La diceria influenza la vita dei credenti. Molti ignorano la possibilità di essere contaminati. Non esponiamoci a chi è già stato “contagiato”. Infatti se sappiamo che qualcuno parla sempre male, non stiamo con lui ma piuttosto parliamone con le autorità in modo che questa persona possa essere curata e aiutata. Se il “virus” è già entrato in noi allora anche noi abbiamo bisogno di cura. Stiamo attenti a non “contagiare” altri, teniamoci lontani. Quando veniamo “contagiati” stiamo male e se poi non si interviene la “malattia” prende campo e ci distrugge. Le dicerie hanno una potenza distruttiva sia verso gli altri sia per la nostra vita spirituale.

L’ultimo popolo avversario è quello dei Gebusei, per noi lo spirito dello scoraggiamento. Questo è lo stato d’animo di chi ha perso il coraggio e la fiducia in se stesso. Lo scoraggiamento abbatte quella persona facendogli perdere forza.

2 SAMUELE 5:6-8 Allora il re, con la sua gente, si mosse verso Gerusalemme contro i Gebusei che abitavano quel paese. Questi dissero a Davide: «Tu non entrerai qua; perché i ciechi e gli zoppi ti respingeranno!» Volevano dire: «Davide non entrerà mai». 7 Ma Davide prese la fortezza di Sion, che è la città di Davide. 8 Davide disse in quel giorno: «Chiunque batterà i Gebusei giungendo fino al canale e respingerà gli zoppi e i ciechi che sono gli avversari di Davide…». Da questo ha origine il detto: «Il cieco e lo zoppo non entreranno nel tempio».

Questo fu l’unico popolo che Giosuè non distrusse. Essi presero la città di Gerusalemme e non permisero a nessuno di entrare. Lo spirito dello scoraggiamento è il più forte. Molti abbandonano il cammino cristiano per lo scoraggiamento. Davide andò alla conquista di Gerusalemme e trovò ancora i Gebusei. Lo spirito dello scoraggiamento parla alla nostra vita e crea una fede negativa. Quello che crediamo determinerà il nostro successo o fallimento. Davide rispose che non credeva alle parole dei Gebusei! Lo scoraggiamento vuole farci perdere di vista le promesse di Dio e farci cadere in una fede mentale.

MATTEO 7:26-27 E chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica sarà paragonato a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27 La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno fatto impeto contro quella casa, ed essa è caduta e la sua rovina è stata grande».

Lo scoraggiamento ci fa camminare nel razionale, ci fa vedere solo la desolazione e il fallimento. Ma la fede nella Verità della Parola di Dio ci prende e ci fa entrare nella dimensione del soprannaturale! Noi siamo amati figli, benedetti e più che vincitori in Cristo! Quando prendiamo una posizione di fede lo spirito dello scoraggiamento viene stordito! Quello che Dio dice, Egli lo porta sempre a compimento! Dove lo scoraggiamento ha il diritto di parlare lì il credente rimane nella realtà.

GIOSUE’ 1:5-9 Nessuno potrà resistere di fronte a te tutti i giorni della tua vita; come sono stato con Mosè, così sarò con te; io non ti lascerò e non ti abbandonerò. 6 Sii forte e coraggioso, perché tu metterai questo popolo in possesso del paese che giurai ai loro padri di dar loro. 7 Solo sii molto forte e coraggioso; abbi cura di mettere in pratica tutta la legge che Mosè, mio servo, ti ha data; non te ne sviare né a destra né a sinistra, affinché tu prosperi dovunque andrai. 8 Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai. 9 Non te l’ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il SIGNORE, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai».

Dopo il tempo del lutto per Mosè, il Signore si presentò a Giosuè per affidargli la conquista della Terra Promessa. Nessuno potrà resisterci perché Dio è dalla nostra parte. Noi possiamo decidere se essere forti e coraggiosi. Dipende dalle parole che ascolteremo. I nemici cercheranno di farci deviare ma focalizziamoci sulla Verità! Il successo o il fallimento dipendono da dove dimoreremo, nella Verità o nello scoraggiamento.

GEREMIA 1:12 E il SIGNORE mi disse: «Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per mandarla ad effetto».

Il Signore vigila sulla Sua Parola quando i Suoi figli mettono i piedi sulla Roccia della Verità e dichiarano la Sua Parola!