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Ama il Signore Dio tuo
Past. Ev. Heros Ingargiola
La Parola di Dio ci incoraggia ad avere un desiderio più grande di quello di avere i doni di Dio in manifestazione: dobbiamo infatti cercate la via dell’eccellenza, la via dell’amore celeste, soprannaturale, l’AGAPEO e quindi dobbiamo desiderare di avere una condotta eccellente,.
In Marco 12:28-34 notiamo che “uno degli scribi che li aveva uditi discutere, visto che egli aveva risposto bene a loro, si avvicinò e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?»”. I rabbi sapevano che esistono 613 comandamenti nella legge mosaica e dunque come mai fecero questa domanda a Gesù? Per spingerlo a incriminarsi credendo che Lui avesse una sua dottrina diversa e sovversiva.
“Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele: il Signore, nostro Dio, è l’unico Signore.”
“Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la mente tua e con tutta la forza tua.
Il secondo è questo:”Ama il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è nessun altro comandamento maggiore di questi». (Levitico 19:18)
Lo scriba gli disse: «Bene, Maestro! Tu hai detto, secondo verità, che egli è l’unico e che non v’è alcun altro all’infuori di lui ; e che amarlo con tutto il cuore, con tutto l’intelletto, con tutta la forza, e amare il prossimo come se stesso, è molto più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Gesù, vedendo che aveva risposto con intelligenza, gli disse: «Tu non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno osava più interrogarlo. Gesù dimostra che anche se lo scriba aveva capito l’importanza dell’amore Gesu afferma che lui non era ancora entrato nel Regno”.
Gesù cita la prima parte dello Shemà (Ascolta, Israele) che è la preghiera della liturgia ebraica, in genere considerata la preghiera più sentita che ogni giudeo cita sia la mattina che la sera. È tradizionale per gli ebrei recitare lo Shemà come ultime parole, e per i genitori insegnare ai propri figli a dirlo prima di andare a dormire la sera. Riprendendo lo Shemà, ha dimostrato di essere in accordo alla pratica di ogni giudeo ma questa legge che per gli ebrei era un semplice rito, aggiunge un’altra componente essenziale che i giudei non conoscevano: l’amore con tutto il nostro intero essere.
Gesù ha ripreso e così adempiuto la legge grazie all’amore.
Ad un amore totale e genuino verso Dio segue l’amore verso gli uomini perchè non puoi amare gli altri veramente se hai la piena rivelazione dell’amore di Dio.
Amare Dio con tutto il nostro intero essere permetterà al Signore di operare e di impegnarsi con noi in ogni area della nostra vita. Alcuni cristiani non sono totali con Dio. Non hanno arreso tutto il loro essere, tutto il loro cuore, tutta la loro vita a Dio.
Ma allo stesso modo non sperimentano la pienezza di Dio e neppure vedono la sua opera in quelle aeree che non gli hanno aperto e consacrato.
Lo spirito é stato rigenerato nel momento in cui abbiamo accettato Gesù. Esso é la natura spirituale dell’uomo. Attraverso la nostra natura (in Cristo = a quella di Dio) possiamo comunicare con Dio, nostro Padre Celeste, in virtù dello Spirito Santo. Giov.3:27
L’anima é la sede della volontà, delle emozioni e della mente ma questa parte di noi non é rigenerata come lo spirito, ma ha bisogno di essere trasformata e rinnovata. Ecco perché alcuni credenti hanno con sè lo stesso carattere e le stesse ferite del passato o cattivi pensieri: non hanno permesso alla loro anima di essere rinnovata e trasformata. L’anima viene rinnovata con l’ubbidienza alla Parola di Dio. L’anima viene trasformata attraverso la liberazione interiore e la guarigione interiore.
Rom.12:1-3 Quindi noi ci ritroviamo ad avere la vita dello spirito rigenerato e la vita dell’anima che deve essere rinnovata.
La nostra natura in Cristo é in contrasto con la nostra anima e con i pensieri illegittimi.
Giov.i14:23, 24 Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio lo amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi udite non è mia, ma è del Padre che mi ha mandato.
Matteo 10:37 Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; e chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me.
Giovanni 12:25 Chi ama la sua vita la perde, e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà in vita eterna.
A volte diamo a Dio le cose che meno ci interessano e magari alcune aere della nostra vita appartengono ancora a noi e quindi non ci rendiamo nemmeno conto che ci sono delle aeree che non appartengono a Dio, ma a noi stessi. Siamo i signori di noi stessi. Diciamo a Gesù di essere il nostro Signore ma poi facciamo noi quello che più vogliamo e come vogliamo.
Possiamo donare al Signore le nostre offerte le nostre decime e tutti i nostri averi o beni ma se non gli diamo tutto il nostro cuore, non abbiamo concluso niente. Dio vuole tutto il nostro essere e tutto il nostro cuore.
Ogni volta che tratteniamo o non onoriamo Dio di qualcosa che appartiene a Lui, quella é un aerea in cui non abbiamo permesso a Dio di signoreggiare.
Ecco perchè dobbiamo ogni giorno arrenderci e consacrarci a Lui.
1 Giovanni 5:3 Perché questo è l’amore di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.
Quindi amando Dio con tutto noi stessi, potremo permettergli di entrare in ogni area della nostra vita, anche nelle più buie ed aride.