Parte 1.
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Parte 2.
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LA REALTA’ DELLE CHIAVI DEL REGNO
Past.Evangelista Heros Ingargiola
Gesù è il figlio di Dio, Egli è il re dei re ed è seduto sul trono. Gesù ha scritto il nostro futuro e ha quindi stabilito ogni cosa, per questo non dobbiamo temere nulla perchè Lui ha sempre l’ultima parola su ogni circostanza che stiamo vivendo.
Apocalisse 21.5-7 E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose». Poi mi disse: «Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veritiere», e aggiunse: «Ogni cosa è compiuta. Io sono l’alfa e l’omega, il principio e la fine. A chi ha sete io darò gratuitamente della fonte dell’acqua della vita.Chi vince erediterà queste cose, io gli sarò Dio ed egli mi sarà figlio.
Nella Parola di Dio vengono menzionate delle chiavi, le quali vengono affidate da Dio agli uomini per potere entrare in nuovi territori e quindi prendere possesso di città, regioni, nazioni e continenti per la Sua gloria. Quando si parla di chiavi nella Bibbia si fa riferimento al possesso e quindi all’autorità che Dio ci ha dato, queste chiavi non sono nostre ma ci vengono affidate da Dio per collaborare con Lui e qualunque cosa apriamo dobbiamo ricordarci che appartiene a Dio. Esistono cinque chiavi e il numero cinque rappresenta la grazia, attraverso la quale possiamo ricevere gratuitamente da Dio.
Matteo 16.16-20 Simon Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
Gesù, replicando, disse: «Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. E anch’io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell’Ades non la potranno vincere. Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli». Allora ordinò ai suoi discepoli di non dire a nessuno che egli era il Cristo.
La rivelazione apre i canali del cielo e ciò ci permette di entare in un territorio di maggiore di intimità con il nostro Signore.
Simon Pietro ebbe la rivelazione da parte di Dio e lo Spirito Santo scese su di lui per fargli comprendere che Gesù era il figlio di Dio, attraverso quella rivelazione Pietro comprese che gli era stata affidata la chiave per portare il vangelo nella sua generazione. Quando si ha fame di rivelazione Dio affida nuovi progetti.
Pietro è stato lo strumento attraverso il quale si è stabilita la prima chiesa, la pietra che viene menzionata in questo episodio della scrittura è la rivelazione che lui ha avuto di Gesù come figlio di Dio. La chiesa infatti non è edificata su un uomo o da un uomo, quindi da qualcosa di naturale ma la chiesa è edificata da Dio e quando essa è fondata su iniziativa divina i risultati che essa conseguirà saranno soprannaturali. La chiesa fondata sulla roccia che è Cristo non sarà mai smossa.
La prima chiave che Dio ha affidato a Pietro è quella della salvezza per il popolo dei giudei. Nel giorno di Pentecoste Pietro fu ripieno di Spirito Santo e dopo predicò a tre mila persone, le quali ascoltando la Parola passarono da un patto di legge ad un patto di grazia e furono salvate.
Atti 2.14-42 Ma Pietro, levatosi in piedi con gli undici, alzò la voce e parlò loro così: «Uomini di Giudea, e voi tutti che abitate in Gerusalemme, vi sia noto questo, e ascoltate attentamente le mie parole. Questi non sono ubriachi, come voi supponete, perché è soltanto la terza ora del giorno;ma questo è quanto fu annunciato per mezzo del profeta Gioele:”Avverrà negli ultimi giorni”, dice Dio, “che io spanderò il mio Spirito sopra ogni persona;i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno,i vostri giovani avranno delle visioni,
e i vostri vecchi sogneranno dei sogni.Anche sui miei servi e sulle mie serve,in quei giorni, spanderò il mio Spirito, e profetizzeranno.Farò prodigi su nel cielo, e segni giù sulla terra, sangue e fuoco, e vapore di fumo.Il sole sarà mutato in tenebre, la luna in sangue,
prima che venga il grande e glorioso giorno del Signore.E avverrà che chiunque avrà invocato il
nome del Signore sarà salvato”. Uomini d’Israele, ascoltate queste parole! Gesù il Nazareno, uomo che Dio ha accreditato fra di voi mediante opere potenti, prodigi e segni che Dio fece per mezzo di lui, tra di voi, come voi stessi ben sapete, quest’uomo, quando vi fu dato nelle mani per il determinato consiglio e la prescienza di Dio, voi, per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste; ma Dio lo risuscitò, avendolo sciolto dagli angosciosi legami della morte, perché non era possibile che egli fosse da essa trattenuto. Infatti Davide dice di lui:
“Io ho avuto il Signore continuamente davanti agli occhi,perché egli è alla mia destra, affinché io non sia smosso.Per questo si è rallegrato il mio cuore, la mia lingua ha giubilato e anche la mia carne riposerà nella speranza;perché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades,e non permetterai che il tuo Santo subisca la decomposizione.Tu mi hai fatto conoscere le vie della vita.Tu mi riempirai di gioia con la tua presenza”.Fratelli, si può ben dire liberamente riguardo al patriarca Davide, che egli morì e fu sepolto; e la sua tomba è ancora al giorno d’oggi tra di noi.Egli dunque, essendo profeta e sapendo che Dio gli aveva promesso con giuramento che sul suo trono avrebbe fatto sedere uno dei suoi discendenti,previde la risurrezione di Cristo e ne parlò dicendo che non sarebbe stato lasciato nel soggiorno dei morti, e che la sua carne non avrebbe subito la decomposizione. Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato; di ciò, noi tutti siamo testimoni. Egli dunque, essendo stato esaltato dalla destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, ha sparso quello che ora vedete e udite. Davide infatti non è salito in cielo; eppure egli stesso dice:«Il Signore ha detto al mio Signore:
“Siedi alla mia destra, finché io abbia posto i tuoi nemici per sgabello dei tuoi piedi”».
Sappia dunque con certezza tutta la casa d’Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso» Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?»
E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà». E con molte altre parole li scongiurava e li esortava, dicendo: «Salvatevi da questa perversa generazione».Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone. Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere.
Le porte del regno non si aprono in modo naturale ma dichiarando la Parola e Dio aprirà delle porte che nessuno potrà chiudere e chiuderà ciò che nessuno potrà mai più riaprire.
La seconda chiave che viene affidata a Pietro è quella della salvezza ai pagani ed ai gentili. Cornelio ebbe una visitazione angelica ma i messaggeri angelici non hanno le chiavi di annunziare il vangelo, questo privilegio è stato affidato agli uomini.
Atti 10.34-48 Allora Pietro, cominciando a parlare, disse: «In verità comprendo che Dio non ha riguardi personali; ma che in qualunque nazione chi lo teme e opera giustamente gli è gradito. Questa è la parola ch’egli ha diretta ai figli d’Israele, portando il lieto messaggio di pace per mezzo di Gesù Cristo. Egli è il Signore di tutti. Voi sapete quello che è avvenuto in tutta la Giudea, incominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; vale a dire, la storia di Gesù di Nazaret; come Dio lo ha unto di Spirito Santo e di potenza; e com’egli è andato dappertutto facendo del bene e guarendo tutti quelli che erano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nel paese dei Giudei e in Gerusalemme; essi lo uccisero, appendendolo a un legno. Ma Dio lo ha risuscitato il terzo giorno e volle che egli si manifestasse non a tutto il popolo, ma ai testimoni prescelti da Dio; cioè a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti. E ci ha comandato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è colui che è stato da Dio costituito giudice dei vivi e dei morti. Di lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome».
Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo scese su tutti quelli che ascoltavano la Parola. E tutti i
credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliarono che il dono dello Spirito Santo fosse dato anche agli stranieri, perché li udivano parlare in altre lingue e glorificare Dio.
Allora Pietro disse: «C’è forse qualcuno che possa negare l’acqua e impedire che siano battezzati questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo come noi?» E comandò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Allora essi lo pregarono di rimanere alcuni giorni con loro.
La terza chiave è quella della scienza, cioè quella della conoscenza e della rivelazione. Attraverso questa chiave entriamo in territori nuovi di conoscenza e questa non dobbiamo tenerla solo per noi stessi ma deve essere utilizzata per benedire gli altri.
Luca 11.52-54 Guai a voi, dottori della legge, perché avete portato via la chiave della scienza! Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l’avete impedito».
E quando fu uscito di là gli scribi e i farisei cominciarono a contrastarlo duramente e a farlo parlare su molte cose; tendendogli insidie,per cogliere qualche parola che gli uscisse di bocca.
La chiave della scienza era stata inizialmente affidata agli scribi ed ai farisei e in questi versi Gesù li rimprovera perchè essi l’avevano usata in modo egoistico e facendo dei favoritismi.
La religione aveva preso le chiavi della rivelazione ma adesso queste chiavi sono state riprese da Gesù infatti la rivelazione si ha solo attraverso la relazione e non attraverso la religione. Le persone che non conoscono Dio non hanno bisogno solo del logos( intera Parola di Dio) ma esso deve essere accompagnato dalla rivelazione.
La religione rende le persone cieche spiritualmente ma i cristiani devono portare la rivelazione della Parola affinchè attraverso di essa le persone passino dalle tenebre alla luce e giungano quindi alla salvezza.
Matteo 28.18-20 E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente».
Gesù ha affidato le chiavi della salvezza e della rivelazione alla chiesa quindi riconosciamo il privilegio che Dio ci ha dato e collaboriamo con Lui per stabilire il Suo regno sulla terra e vedere così dei risultati soprannaturali.