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Worship Service 23.01.2022

LA VISIONE E IL MANDATO PRECEDONO IL RISVEGLIO

Pastore Heros Ingargiola

Dio ha tutto sotto controllo, Egli si muove nei Suoi tempi e ha già stabilito la Sua volontà. Il Signore attraverso il Rhema, attraverso la Sua Parola specifica, ci dà la possibilità di entrare nel tempo presente della sua volontà.

Il 2022 è un anno di Visione e sarà un anno di raccolta che si scandirà in tre step, in tre stagioni:

1)il Signore valuterà il nostro comportamento, Egli ci correggerà per cambiarci e allinearci alla Sua volontà.

2)Un tempo dove Dio mostrerà la Sua sovranità al Creato per far rendere conto che prima della Sua venuta ci sarà uno scuotimento; quindi sulla terra accadranno ancora più fenomeni naturali terribili che scuoteranno tutta la terra.

3)Il tempo del suono dello Shofar. Un richiamo del Signore per attirare l’umanità a Lui, affinché tante persone si convertano e tornino a Dio.

GIOVANNI 17:18-19 Come tu hai mandato me nel mondo, così ho mandato loro nel mondo.

Il Signore Gesù in questa preghiera dichiara per loro e in modo profetico verso tutti i discepoli che la Chiesa avrebbe costituito il principio fondamentale del mandato. Se vogliamo vedere e vivere un risveglio ce bisogno di essere mandati. Quando Dio vuole risvegliare una nazione sceglie degli uomini a cui affida un progetto, dà loro una chiara visione e li manda. Ricordiamoci sempre che senza mandato si è abusivi, tutti gli uomini che si muovono per Dio senza alcun mandato sono illegali e del resto falliranno.

Il nostro Dio è un Dio di ordine, lui affida i Suoi progetti a persone che prepara ed equipaggia affinché compiano la Sua volontà.

Il mandato di Gesù Cristo è il modello più autentico, il Figlio di Dio è stato mandato dal Padre sulla terra, per compiere il progetto per salvare l’umanità dal peccato.

Gesù pure essendo Dio, eseguì pienamente la volontà del Padre per adempiere il mandato.

Quindi come Dio Padre ha mandato Gesù, così Gesù manda i Suoi Apostoli e tutti i gli uomini che Lui sceglie per fare la Sua volontà.

Il risveglio è un atto della sovranità di Dio; è Dio che sceglie e affida un determinato proposito, non nasce da ambizioni umane.

Chi è mandato ha la garanzia di Dio, ed il progetto si realizzerà pienamente perché c’è l’approvazione dal cielo che fa superare ogni ostacolo.

Isaia 6: 1-13 Nell’anno della morte del re Uzziah, io vidi il Signore assiso sopra un trono alto ed elevato, e i lembi del suo manto riempivano il tempio. . 2 Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno di essi aveva sei ali: con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. 3 L’uno gridava all’altro e diceva: «Santo, santo, santo è l’Eterno degli eserciti. Tutta la terra è piena della sua gloria». 4 Gli stipiti della porta furono scossi dalla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempì di fumo. 5 Allora io dissi: «Ahimé! Io sono perduto, perché sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; eppure i miei occhi hanno visto il Re, l’Eterno degli eserciti». 6 Allora uno dei serafini volò verso di me, tenendo in mano un carbone ardente, che aveva preso con le molle dall’altare. 7 Con esso mi toccò la bocca e disse: «Ecco, questo ha toccato le tue labbra, la tua iniquità è rimossa e il tuo peccato è espiato». 8 Poi udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». Io risposi: «Eccomi, manda me!». 9 Allora egli disse: «Va’ e di’ a questo popolo: Ascoltate pure, ma senza comprendere, guardate pure, ma senza discernere! 10 Rendi insensibile il cuore di questo popolo, indurisci i suoi orecchi e chiudi i suoi occhi, affinché non veda con i suoi occhi, né oda con i suoi orecchi né intenda con il suo cuore, e così si converta e sia guarito». 11 Io dissi: «Fino a quando, Signore?». Egli rispose: «Finché le città siano devastate e senza abitanti, le case siano senza alcun uomo e il paese sia devastato e desolato, 12 e finché l’Eterno abbia allontanato la gente e vi sia un grande abbandono in mezzo al paese. 13 Rimarrà ancora un decimo della popolazione, ma a sua volta sarà distrutto; come però al terebinto e alla quercia, quando sono abbattuti rimane il ceppo, così una progenie santa sarà il suo ceppo».

Il profeta Isaia, in questo contesto storico del popolo d’Israele, vede il Signore assiso sul Suo trono. Dio regna dal Suo trono con la Sua grande maestà nei Cieli dei cieli e questo deve portare pace e sicurezza nella nostra vita.

Dio doveva portare avanti il Suo proposito, quindi sceglie quest’uomo, il profeta Isaia e lo chiama alla Sua presenza dicendo:  << chi manderò e chi andrà per noi?>>

Isaia rispose: << Eccomi, manda me!>>. Così ancora oggi, Dio sta cercando uomini e donne coraggiose che non si tirano indietro, ma sono disponibili a ricevere il Suo mandato per adempierlo.

Chi andrà a parlare alle persone, ai nostri vicini, sul posto di lavoro, ovunque…, Il Signore cerca persone per mandarle da parte Sua, affinché molti credano nella salvezza in Cristo Gesù.

L’esperienza di Isaia ci vuole far intendere che Dio vuole riempire il nostro cuore della Sua presenza, del Suo amore, affinché noi possiamo cambiare ed essere trasformati per rispondere al comando del Signore.

Per andare, bisogna essere mandati, non possiamo fare di testa nostra; ma come Isaia, dobbiamo avere il consenso da Dio.

Non stanchiamoci di predicare la Parola di Dio anche se al momento non vediamo risultati, le persone non ci ascoltano, continuiamo senza scoraggiarci. Tutto deve essere fatto nel mandato della chiesa, (sotto il mandato ministeriale) delle nostre autorità, sotto disciplina affinché riceviamo: autorità, autorizzazione e approvazione soprannaturale.

Luca 24:49 Ed ecco, io mando su di voi la promessa del Padre mio; ma voi rimanete nella città di Gerusalemme, finché siate rivestiti di potenza dall’alto.

Gesù manda la promessa del Padre, cioè Lo Spirito Santo affinché tutta la chiesa, riceva potenza per annunciare l’Evangelo del Regno, perché tutti i credenti hanno il ministero della riconciliazione.