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Worship Service 20.06.2021

CHIAMATI A PERSEVERARE E SOPPORTARE PER ENTRARE NELLA GLORIA

Pastore Heros Ingargiola

ESODO 33:18 Mosè disse: «Ti prego, fammi vedere la tua gloria!»

Sappiamo bene che questo è il verso rhema che Dio ci ha dato per quest’anno. Come abbiamo visto settimana scorsa, il Mosè che vediamo in questi versi è un Mosè completamente cambiato rispetto al giorno in cui incontrò Dio nel roveto ardente. Egli fu così tanto trasformato da Dio da poter chiedere a Dio di mostrargli la Sua gloria. Infatti per poter vedere la Sua gloria è necessario che Dio ci trasformi. Mosè è stato preparato nel palazzo del faraone ma è stato cambiato da Dio nel deserto!

La gloria è una dimensione pertanto potremo entrare in questa nuova dimensione solo se supereremo il processo. Ci sono diversi tipi di gloria: la gloria naturale cioè la gloria degli uomini, la gloria di Dio sulla terra ossia la Sua presenza dovuta alla presenza dello Spirito Santo e la gloria dell’ultimo tempio. Quest’ultima è diversa rispetto alla gloria dell’antico Patto, del primo tempio e della prima Chiesa. La gloria dell’ultimo tempio sarà la somma di tutte queste dimensioni: una gloria mai vista prima che la Chiesa manifesterà negli ultimi tempi. L’ultima dimensione di gloria è la gloria eterna, dove Dio dimora. Questa è la dimensione originale e un giorno anche noi entreremo in questa dimensione!

GENESI 1:2 La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell’abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque.

Quando Dio vuole fare qualcosa, il primo a muoversi è lo Spirito Santo, Egli porta all’esistenza tutto ciò che Dio dice. La parola originale di “aleggiava” significa “soffiava”. Dio non crea cose deformate, questo è il risultato della caduta di lucifero a seguito del suo essersi inorgoglito. Questo per noi è profetico, infatti ad oggi la terra è deformata dal peccato, le persone sono vuote: non c’è niente che possa riempire il vuoto dentro di noi se non Cristo Gesù!

Lo Spirito di Dio anticipa la Parola di Dio. Egli ha preparato per noi una nuova dimensione come in Genesi. Quando lo Spirito Santo arriva Egli porta luce, ordine divino e quindi una condizione migliore. Egli ama collaborare con i Suoi figli e desidera che ognuno di noi possa entrare in una nuova dimensione. Ma possiamo entrare in una nuova dimensione solo attraverso un cambiamento, il superamento di un limite.

COLOSSESI 1:29 e per questo mi affatico combattendo con la sua forza che opera in me con potenza.

In questo verso l’apostolo Paolo si riferisce alla dimensione dell’energheia (dal greco) cioè una potenza soprannaturale che viene dallo Spirito di Dio e che è in tutti i nati di nuovo. Questa forza è già dentro di noi ma entra in azione in noi nel momento in cui facciamo un passo di fede per servire il Regno di Dio equipaggiandoci così a fare cose che umanamente non potremmo mai fare. Dio desidera farci superare i nostri limiti ma non sarà Dio a spingerci oltre il nostro limite, siamo noi che dobbiamo fare lo sforzo. Mentre faremo questo sforzo l’energheia si accenderà dentro di noi anche nel nostro corpo. Questo non è per i pigri. Il vero riposo è quello che viene dallo Spirito perché comprende spirito, anima e corpo. C’è differenza tra riposare e scendere nella pigrizia. Nel periodo estivo, come le formiche, dovremmo fare delle riserve, sperimentare un’intimità più grande con Dio. Lavorando per Lui, Egli ci da questa energia che viene dalla Sua presenza e che ci fa superare il nostro limite!

Dal termine originale la parola “affatico” che troviamo in questo verso significa “agonizzare, arrivare a fare qualcosa fino al punto di non avere più le forze di farlo”. Ecco che proprio quando arriviamo a questa condizione, se attingiamo alla Presenza di Dio, possiamo camminare in modo soprannaturale senza stancarci. Paolo andava contro il limite della sua stessa forza fisica ma resisteva e chiedeva aiuto a Dio. Proprio quando pensiamo di non farcela più attingiamo alla Sua presenza così che l’energheia esploda in noi. Solo chi non fa niente non si stanca. Se rimaniamo come spettatori non ci stancheremo mai, ma probabilmente saremo molto critici verso gli altri. Inoltre non potremo neanche sperimentare la fonte inesauribile dell’energheia. Serviamo Dio in ogni tempo e per come Lui ha stabilito, all’interno del Corpo! Mentre ci stanchiamo e ci affatichiamo possiamo fare esperienza della gloria di Dio che lavora dentro di noi.

Quando si lavora nel Corpo ci sono imprevisti e attriti ma anche qui potremo trovare la forza soprannaturale per amare e perdonare i nostri fratelli. Se invece indietreggeremo anche l’energheia si ritirerà. Mente serviamo viene smussato il nostro carattere: ecco il processo che ci porterà in un territorio di gloria maggiore. Siamo chiamati a fare quello sforzo in più!

COLOSSESI 1:28 che noi annunziamo, ammonendo e ammaestrando ogni uomo in ogni sapienza, per presentare ogni uomo perfetto in Cristo Gesù;

Paolo faceva quel che faceva e non cadeva nella pigrizia perché la sua motivazione era fare in modo che la salvezza eterna si compisse in ognuno dei suoi figli spirituali. Dobbiamo avere il coraggio di morire a noi stessi, andare contro i nostri limiti. Dio ci permette di fare esperienze soprannaturali attraverso la sua potenza. Questa energia è già dentro di noi ma forse non abbiamo avuto il coraggio di osare. Dio ci chiama a una gloria maggiore, ma dobbiamo rinunciare e osare per essere partecipi di questo.

Un giorno quando saremo davanti a Dio tutte le nostre ricchezze terrene non serviranno perché le nostre ricchezze saranno le anime. Dio ci ha promesso la salvezza di centinaia e centinaia di anime ma questo avverrà se tutta la chiesa anziché guardare al proprio inizierà ad entrare nella visione del Regno, mettendo le giuste priorità, sforzandosi e sperimentando così la forza di Dio. Dobbiamo pregare ma anche servire il Corpo di Cristo senza lamentarci.

2 TIMOTEO 2:10 Ecco perché sopporto ogni cosa per amor degli eletti, affinché anch’essi conseguano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna.

Quanto amiamo la Chiesa si vede da quanto sacrifichiamo noi stessi per Lei. Le azioni parlano molto più delle parole. Ciò che spinse Paolo a sopportare tutte le difficoltà fu l’amore per gli eletti. Proprio quando ci sentiamo spremuti come un limone da Dio, quando non abbiamo più la forza di reagire, arriva l’energheia, la forza soprannaturale che ci fa entrare in un livello superiore della gloria di Dio.

2 CORINZI 12:2-4 Conosco un uomo in Cristo che quattordici anni fa (se fu con il corpo non so, se fu senza il corpo non so, Dio lo sa), fu rapito fino al terzo cielo. 3 So che quell’uomo (se fu con il corpo o senza il corpo non so, Dio lo sa) 4 fu rapito in paradiso, e udì parole ineffabili che non è lecito all’uomo di pronunciare.

L’apostolo Paolo stava parlando di se stesso. Egli udì cose indescrivibili, la gloria di Dio. Questo è lo stesso Paolo che ha sopportato, si è affaticato e che è stato lapidato. Egli si ritrovò negli abissi, fu calunniato e tradito dai suoi. Ha dovuto sopportare fino ad agonizzare con una spina nel fianco per amore delle chiese. Per amore degli eletti andava contro se stesso, ma vide la gloria. La gloria è per le vere donne e i veri uomini cristiani, per coloro che osano e vanno avanti contro il proprio limite sapendo che c’è una gloria maggiore ad attenderli. Uno sforzo maggiore viene retribuito con un livello maggiore di gloria, altrimenti non ci sarà cambiamento. Ognuno deve fare la sua parte perché ognuno di noi è chiamato a collaborare per il progetto di Dio. Se vogliamo prendere sul serio il progetto di Dio dobbiamo rinunciare e sforzarci, anche economicamente. Dio non ha debiti con nessuno: se offriremo a Lui per la Sua causa, rimarremo sconvolti da come si sdebiterà con noi, anche nell’area economica. Dio è un dio di ordine, Egli fa entrare i Suoi figli in una dimensione nuova step by step ma è necessaria la nostra collaborazione e il nostro sforzo!