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Worship service 19.04.2020

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HAI UN POSTO IN PIU’ A CASA TUA? 5 parte

DIREZIONE ALLA TERRA PROMESSA.

Pastore Evangelista Heros Ingargiola

Salmo 126.4 SIGNORE, fa’ tornare i nostri deportati, come torrenti nel deserto del Neghev.

È giunto il tempo che Dio farà ritornare il Suo popolo dalla cattività, per condurlo verso la direzione che Lui vuole mostrare. Dio liberò il popolo degli ebrei in un modo potente e così ci fu un cambiamento radicale nel popolo infatti dopo circa 430 anni di schiavitù furono finalmente liberi. Dio ricompensò la fede e l’ubbidienza di Mosè e ci fu un cambio di atmosfera nel popolo: dall’oppressione alla liberta, un nuovo inizio per le loro vite.

Matteo 19.28-30 E Gesù disse loro: «Io vi dico in verità che nella nuova creazione, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, anche voi, che mi avete seguito, sarete seduti su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. 29 E chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi a causa del mio nome, ne riceverà cento volte tanto, ed erediterà la vita eterna. 30 Ma molti primi saranno ultimi e molti ultimi, primi.

Per il popolo d’Israele non fu sicuramente facile cambiare la propria mentalità, avevano vissuto da schiavi, oppressi e dominati per moltissimo tempo e quindi era necessario uscire da quella mentalità. La generazione che fu liberata non vide la terra promessa, allo stesso modo a volte i credenti vengono liberati dall’oppressione ma non vedono la terra promessa perché non seguono perfettamente quello che Dio dice e non riescono a lasciare tutto( questo non è riferito soltanto per i ministeri ma essere pronti a lasciare tutto deve essere uno stile di vita per i credenti).

Esodo 13.17-22 Quando il faraone ebbe lasciato andare il popolo, Dio non lo condusse per la via del paese dei Filistei, benché fosse vicina, poiché Dio disse: «Bisogna evitare che il popolo, di fronte a una guerra, si penta e torni in Egitto». 18 Dio fece fare al popolo un giro per la via del deserto, verso il mar Rosso. I figli d’Israele partirono armati dal paese d’Egitto. 19 Mosè prese con sé le ossa di Giuseppe; perché questi aveva espressamente fatto giurare ai figli d’Israele, dicendo: «Dio certamente vi visiterà; allora, porterete con voi le mie ossa da qui».
20 Gli Israeliti, partiti da Succot, si accamparono a Etam, all’estremità del deserto. 21 Il SIGNORE andava davanti a loro: di giorno, in una colonna di nuvola per guidarli lungo il cammino; di notte, in una colonna di fuoco per illuminarli, perché potessero camminare giorno e notte. 22 Egli non allontanava la colonna di nuvola durante il giorno, né la colonna di fuoco durante la notte, dal cospetto del popolo.

Dobbiamo avere la consapevolezza che Dio ha sempre tutto sotto controllo, al di là di ciò che possiamo vivere perché comunque la vittoria attende i figli di Dio. Un viaggio verso la terra promessa è sinonimo di scomodità e comporterà sempre una guerra contro i nemici. C’erano due vie per arrivare alla terra promessa e contrariamente al pensiero che poteva essere il più logico umanamente, cioè la via più corta, Dio scelse invece la via del deserto.

  • La scelta della strada dipende da Dio, Lui sceglie il cammino da farci intraprendere. Nel deserto non c’è una via d’uscita, davanti avevano il mar Rosso e dietro si sarebbero trovati gli egiziani. Il deserto che stiamo vivendo è proprio perché Dio ci ha guidati sin là.

Proverbi 16.9 Il cuore dell’uomo medita la sua via, ma il SIGNORE dirige i suoi passi.

Le persone credono che le soluzioni migliori siano quelle più brevi e più veloci ma non è così. Non si può sempre arrivare in modo rapido al raggiungimento del proprio obiettivo, alla propria terra promessa perchè Dio ha le sue strategie, ha un percorso tracciato per noi e ciò che dobbiamo fare è fidarci di Lui. Il popolo d’Israele dopo 430 anni di schiavitù, avrebbe sicuramente preferito arrivare subito alla terra promessa ma Dio li condusse nel deserto, una strada che lunga il doppio.

La via più breve sembra quella più facile ma è nel processo che Dio vuole lavorare nelle nostre vite.  Nel deserto abbiamo un appuntamento e per questo non dobbiamo indietreggiare o dire a Dio quale strada farci intraprendere ma dobbiamo andare avanti e seguire la via di Dio.

Dio guidò il popolo per una via più ampia, la via del deserto, una via scomoda ma era la via che Dio aveva scelto.

Dio li guidò per proteggerli e così vuole fare con ognuno di noi nel momento in cui la Sua via diventa la nostra.

  • Dio ci guida sempre per il nostro bene. I filistei erano pronti per attaccare il popolo ma nel deserto Dio gli evitò di incontrarli e quindi li protesse. Dio inoltre voleva annegare gli egiziani nel mare e voleva fare vedere il Suo potere straordinario, aprendo il mar Rosso e facendo passare il Suo popolo per una terra asciutta.

Se seguiamo la nostra via, non vedremo la mano di Dio in nostro favore, la sua guida e la sua protezione nella nostra vita.

Esodo 3.12 E Dio disse: «Va’, perché io sarò con te. Questo sarà il segno che sono io che ti ho mandato: quando avrai fatto uscire il popolo dall’Egitto, voi servirete Dio su questo monte».

I Corinzi 10.13 Nessuna tentazione vi ha còlti, che non sia stata umana; però Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via di uscirne, affinché la possiate sopportare.

Quando seguiamo la via di Dio, non solo non avremo prove al di là delle nostre forze ma le avversità che affronteremo le supereremo con la forza soprannaturale di Dio ma non è così se agiamo in un modo indipendente da Dio.

Nel deserto Dio voleva anche avere una relazione con loro e impartire dei principi.

Salmo 107.7 Li condusse per la retta via, perché giungessero a una città da abitare.

L’obiettivo di Dio non è farci morire nel deserto ma il fine è una città da farci abitare, la promessa realizzata. Nel deserto cresceremo nell’intimità e nella relazione con Dio.

Deuteronomio 31.10-12  Egli lo trovò in una terra deserta, in una solitudine piena d’urli e di desolazione. Egli lo circondò, ne prese cura, lo custodì come la pupilla dei suoi occhi. 11 Come un’aquila che desta la sua nidiata, volteggia sopra i suoi piccini, spiega le sue ali, li prende e li porta sulle penne. 12 Il SIGNORE solo lo ha condotto e nessun dio straniero era con lui.

Dio udì i gemiti, i pianti del popolo e si prese cura di loro.

Il popolo portò con sé le ossa di Giuseppe. Giuseppe non fu mai sepolto, la sua bara non andò sotto terra ma ritornò a Canaan. Questo significa che possiamo fidarci di Dio anche quando non ci saremo più perché la nostra direzione è la Gerusalemme celeste.

Genesi 50.25 Giuseppe fece giurare i figli d’Israele, dicendo: «Dio per certo vi visiterà; allora portate via da qui le mie ossa».

Può sembrare apparentemente strano portare delle ossa in una terra promessa ma non è così perché la stagione ha bisogno di uomini di fede che portano il testamento delle promesse di Dio.

Deuteronomio 8.2-5 Ricòrdati di tutto il cammino che il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha fatto fare in questi quarant’anni nel deserto per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore e se tu avresti osservato o no i suoi comandamenti. 3 Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per insegnarti che l’uomo non vive soltanto di pane, ma che vive di tutto quello che procede dalla bocca del SIGNORE. 4 Il tuo vestito non ti si è logorato addosso, e il tuo piede non si è gonfiato durante questi quarant’anni. 5 Riconosci dunque in cuor tuo che, come un uomo corregge suo figlio, così il SIGNORE, il tuo Dio, corregge te.

Il Signore marciava alla loro testa. Anche se potremo ritrovarci nel deserto, nelle avversità, ricordiamoci che Dio è con noi e camminerà davanti a noi.

Michea 2.12-13  «Io ti radunerò, o Giacobbe, ti radunerò tutto quanto! Certo io raccoglierò il resto d’Israele; io li farò venire assieme come pecore in un ovile;
come un gregge in mezzo al pascolo; il luogo sarà pieno di gente. 13 Chi farà la breccia salirà davanti a loro; essi faranno la breccia, passeranno per la porta e per essa usciranno; il loro re marcerà davanti a loro e il SIGNORE sarà alla loro testa».

Dio è onnipotente e la Sua gloria si manifesterà in questa nuova stagione  e vedremo tante persone nelle chiese perché ci sarà fame di Dio.

Dopo la schiavitù, arriverà un tempo in cui scenderà nella chiesa la gloria di Dio e non si ritirerà più. Il popolo era condotto di giorno dalla colonna di nuvola che li proteggeva dal calore e di notte dalla colonna di fuoco che li proteggeva dalle bestie feroci e dal freddo notturno.

Il popolo inizia così un cammino in novità di vita.

Isaia 43.18-19 Non ricordate più le cose passate, non considerate più le cose antiche: 19 Ecco, io sto per fare una cosa nuova; essa sta per germogliare; non la riconoscerete? Sì, io aprirò una strada nel deserto, farò scorrere dei fiumi nella steppa.

Il popolo era sotto la nuvola del Signore ma sotto il comando divino del ministero di Mosè. La protezione attira fedeltà, poiché siamo protetti saremo fedeli a Dio ed agli uomini di Dio.

Tutti furono sottomessi ad un governo di Dio e c’era la gloria.( dove ci sono i modelli di Dio scende la gloria).

Esodo 14.13 E Mosè disse al popolo: «Non abbiate paura, state fermi e vedrete la salvezza che il SIGNORE compirà oggi per voi; infatti gli Egiziani che avete visti quest’oggi, non li rivedrete mai più.

Mosè parlò al popolo sotto il comando di Dio dicendogli che quegli egiziani che li avevano oppressi non ci sarebbero stati più e così è nella nostra vita: tutto quello che ci ha portato dolore, che ci ha schiavizzato ed oppresso non ci sarà più perché siamo sotto il governo di Dio, nella Sua gloria ed abbiamo scelto di essere sottomessi agli uomini di Dio preposti nella nostra vita.

Esodo 14.24 E la mattina verso l’alba, dalla colonna di fuoco e dalla nuvola il SIGNORE guardò verso il campo degli Egiziani e lo mise in rotta.

Dio combatterà le nostre battaglie e metterà in fuga i nostri nemici.

Luca 4.1-2,14 Gesù, pieno di Spirito Santo, ritornò dal Giordano, e fu condotto dallo Spirito nel deserto per quaranta giorni, dove era tentato dal diavolo. 2 Durante quei giorni non mangiò nulla; e quando furono trascorsi, ebbe fame. 14 Gesù, nella potenza dello Spirito, se ne tornò in Galilea; e la sua fama si sparse per tutta la regione.

Dio condusse Gesù nel deserto e così farà con i suoi figli.

Viviamo il deserto, affrontiamolo perché ci sono cose straordinarie che ci attendono. Entreremo nel deserto condotti dallo spirito e ne usciremo nella pienezza della potenza dello Spirito Santo.

Romani 6.4 Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita.

Non siamo più schiavi ma resuscitati in Cristo e il proposito di Dio è che camminiamo in novità di vita.

I corinzi 6.16-17 16 Non sapete che chi si unisce alla prostituta è un corpo solo con lei? «Poiché», Dio dice, «i due diventeranno una sola carne». 17 Ma chi si unisce al Signore è uno spirito solo con lui.

Se siamo in Cristo siamo uno stesso spirito con Lui e siamo sotto la nuvola della presenza di Dio.

Se siamo nel deserto allora arrendiamoci, lasciamoci guidare con piena fiducia perché Lui ci proteggerà e la nostra relazione con Lui crescerà, ricordiamoci che il fine non è rimanere nel deserto ma entrare nella terra promessa!