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Worship service 18.02.2018

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L’ATTITUDINE BASILARE PER RICEVERE LA RIVELAZIONE DEL REGNO DI DIO

Past.Evangelista Heros Ingargiola

La rivelazione del regno di Dio è fondamentale per tutti i credenti, essa infatti produce in loro fede e gli consente di potere camminare in modo soprannaturale.

Ebrei 11.6 Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano.

La fede viene alimentata e cresce attraverso i rhema( parola specifica, per una persona e una situazione specifica) che Dio ci dà.

La parola rivelazione dal greco apokalupto significa rimuovere, togliere il velo. Quando Dio rivela la Sua parola toglie dai nostri occhi un velo consentendoci di capirla in modo chiaro e senza filtri. Lo Spirito Santo è colui che rivela la Parola ed è venuto per farci conoscere la Verità, essa non è un’opinione ma è la Parola di Dio.

La rivelazione produce in noi la conoscenza di Dio in un modo nuovo; rivelazione significa infatti conoscere improvvisamente qualcosa mai conosciuta prima. La Parola di Dio viene studiata dagli uomini attraverso una conoscenza intellettuale, storica e poetica ma soltanto per mezzo di una conoscenza per esperienza e quindi per rivelazione si può ricevere grazia e cambiamento. Ciò che ci consente di essere traformati quindi non è la lettura sistematica del logos ( intera parola di Dio) ma è la rivelazione della Parola di Dio.

Giovanni 8.31 Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».

In questi versi il termine conoscere si riferisce alla conoscenza per esperienza e non a quella intellettuale.

Matteo 16.17 Gesù, replicando, disse: «Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli.

Gesù in questo episodio della Scrittura stava affermando che la rivelazione che Pietro aveva ricevuto non era dettata dal legame natuarale del patto ( Pietro era un giudeo) ma dalla rivelazione che Dio gli aveva dato.

Molta rivelazione di Dio produce molta manifestazione del regno di Dio attraverso segni, prodigi e miracoli. Quando si ha rivelazione ci si può appropiare delle promesse di Dio per questo è fondamentale conoscere ciò che Dio vuole dirci e non rimanere quindi nell’ignoranza spirituale.

Romani 1.16-17 Infatti non mi vergogno del vangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede; del Giudeo prima e poi del Greco; poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, com’è scritto: «Il giusto per fede vivrà».

Il cristianesimo è un cammino di rivelazione in rivelazione. Molti credenti si basano solo su ciò che hanno ricevuto da Dio nel passato ma Dio desidera darci una parola fresca ogni giorni infatti la fede opera nel presente.

Per avere rivelazione è necessario avere un’attitudine come dei piccoli fanciulli e non credere di conoscere e sapere già tutto.

Luca 10.21 In quella stessa ora, Gesù, mosso dallo Spirito Santo, esultò e disse: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli! Sì, Padre, perché così ti è piaciuto!

I discepoli avevano visto segni, prodigi e miracoli quindi avevano imparato a vivere nel soprannaturale per questo Gesù giubilò nello spirito; il desiderio di Dio è che tutti i suoi figli vivano nel soprannaturale.

Perché Dio nasconde le cose ai savi e agli intelligenti?

  1. Non desiderano avere nuove rivelazioni e sono legati alle tradizioni.
  2. Sono insensibili alle cose del regno. Matteo 13.13-15 Per questo parlo loro in parabole, perché, vedendo, non vedono; e udendo, non odono né comprendono. E si adempie in loro la profezia d’Isaia che dice:”Udrete con i vostri orecchi e non comprenderete;guarderete con i vostri occhi e non vedrete; perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile:sono diventati duri d’orecchi e hanno chiuso gli occhi,

per non rischiare di vedere con gli occhi e di udire con gli orecchi,e di comprendere con il cuore e di convertirsi, perché io li guarisca”.

  1. Hanno uno spirito di superbia e di orgoglio e ciò provoca cecità

Dio desidera che diventiamo come piccoli fanciulli perché loro hanno un’attitudine d’umiltà, desiderano imparare e hanno una fiducia incondizionata.

Luca 18.15-16 Portavano a Gesù anche i bambini, perché li toccasse; ma i discepoli, vedendo, li sgridavano. Allora Gesù li chiamò a sé e disse: «Lasciate che i bambini vengano a me, e non glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro.

La rivelazione produce un costante desiderio di dipendenza da Dio quindi è necessario riconoscere con umiltà il nostro bisogno di Dio.

Luca 10.18-24 Ed egli disse loro: «Io vedevo Satana cadere dal cielo come folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male. Tuttavia, non vi rallegrate perché gli spiriti vi sono sottoposti, ma rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».

In quella stessa ora, Gesù, mosso dallo Spirito Santo, esultò e disse: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli! Sì, Padre, perché così ti è piaciuto! Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno sa chi è il Figlio, se non il Padre; né chi è il Padre, se non il Figlio e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo». E, rivolgendosi ai discepoli, disse loro privatamente: «Beati gli occhi che vedono quello che voi vedete! Perché vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere quello che voi vedete, e non l’hanno visto; e udire quello che voi udite, e non l’hanno udito». L’unico canale di accesso alla rivelazione è Gesù, Egli è la Parola fatta carne. Senza lo Spirito Santo non si può conoscere chi è Dio.

La rivelazione ci permette anche di entrare in una relazione più intima con Dio e quindi ci allontana da ogni forma di religiosità.

Matteo 18.3 «In verità vi dico: se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.

Rimuoviamo ogni forma di superbia e orgoglio e studiamoci di avere un’attitudine come quella dei bambini, ricordiamoci che avere una rivelazione maggiore della Parola ci consentirà di vivere nel soprannaturale e di vedere quindi la manifestazione del regno di Dio attraverso opere meravigliose.