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Worship service 16.09.2018

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L’IMPORTANZA DELL’ACCORDO

Past.Evangelista Heros Ingargiola

La volontà di Dio per ogni persona è che non viva nella solitudine ma che possa vivere insieme agli altri nella famiglia, nella chiesa, nella società quindi il Suo proposito è che viviamo nell’accordo. Amos 3.3 Possono due camminare insieme, se prima non si sono messi d’accordo?

Il termine originario per accordo è patto, convenzione, trattato.

E’ importante comprendere che dobbiamo vivere in accordo le nostre relazioni interpersonali nell’ambito familiare, lavorativo, nella chiesa dunque in ogni luogo in cui ci troviamo.

Dio Padre, Gesù e Spirito Santo sono l’esempio per eccellenza del pieno accordo e dell’ordine; nella famiglia dobbiamo imparare a seguire il modello divino facendo regnare l’ordine e seguendo le giuste priorità perchè ciò permetterà al regno di Dio di manifestarsi. Quando marito e moglie vivono infatti in pieno accordo la relazione diventa stabile al contrario quando si vive nel disaccordo vige il caos e il disordine.

L’uomo è formato da spirito, anima e corpo ma spesso non c’è il giusto accordo tra loro e la vita viene condotta dall’anima o dai desideri del corpo mentre dovremmo essere guidati dallo spirito. Dio ha stabilito ordine e giuste priorità in ogni ambito relazionale e dobbiamo imparare proprio dai modelli divini se desideriamo vivere nella benedizione. Nella società odierna ci sono divorzi, tradimenti e le relazioni sono quindi distrutte proprio a motivo della mancanza di ordine e di conoscenza della Verità.

Dio è un Dio di patto, Lui non viene mai meno alla Sua Parola e si muove attraverso la nostra fede quindi solo accordandoci con la Parola di Dio e non con i nostri pensieri potremo vedere la gloria di Dio.

Quando si parla di accordo ci si riferisce all’accordo nello spirito. Il segreto del successo nella vita di ogni credente è accordarsi con la Parola di Dio.

Filippesi 2.14-16 Fate ogni cosa senza mormorare e senza dispute, affinché siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo ad una generazione ingiusta e perversa, fra la quale risplendete come luminari nel mondo, tenendo alta la parola della vita, affinché nel giorno di Cristo abbia di che gloriarmi, per non aver corso invano né invano faticato.

Dobbiamo comprendere che non è Dio che deve adeguarsi a noi ma noi che dobbiamo adeguarci a Lui ed ai suoi modelli per adempiere la sua volontà; dobbiamo essere uomini e donne che decidono di morire a se stessi, che vivono nell’integrità, che non fanno compromessi per essere luce nella società in cui viviamo e fare la differenza portando vita a coloro che ci circondano.

Giovanni 12.24 In verità, in verità vi dico: Se il granel di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto.

Abbiamo bisogno di adeguarci al modello divino; avere i pensieri di Dio e seguire i suoi progetti deve essere prioritario nella nostra vita.

Isaia 49.6 Egli dice: «È troppo poco che tu sia mio servo per rialzare le tribù di Giacobbe e per ricondurre gli scampati d’Israele. Ti ho stabilito come la luce delle nazioni, perché tu sia la mia salvezza fino alle estremità della terra».

Il proposito di Dio per Israele era che essa diventasse la luce di tutte le nazioni ma poi il popolo iniziò a non camminare più con Dio, allontanandosi così dal suo proposito. Oggi la nuova Israele è la chiesa ed essa deve essere lo strumento di salvezza per il mondo.

Perchè è cosi importante per un credente morire a stesso, adeguarsi ai modelli divini e accordarsi con Lui? Perchè il proposito di Dio è ogni credente sia il sale e la luce del mondo e che sia testimone in questa generazione.

Dio è un Dio di modelli e non onora le convinzioni umane ma onora i suoi modelli.

La chiesa è il modello di Dio per manifestare la sua gloria quindi è il luogo dove Dio desidera manifestare se stesso. La chiesa è opera dello Spirito Santo e deve avere la presenza di Dio, la Sua potenza e la manifestazione della Sua gloria. Perchè Dio non manifestò la Sua gloria senza il tabernacolo? Proprio perchè Dio è un Dio di modelli e disse a Mosè che prima doveva costruire il tabernacolo.

Giovanni 17.22 E io ho dato loro la gloria che tu hai dato a me, affinché siano uno, come noi siamo uno.

Noi siamo stati creati all’immagine di Cristo e abbiamo ricevuto parte della Sua gloria nella nostra vita. Noi possiamo vivere parte della Sua gloria perchè abbiamo ricevuto Cristo nel nostro cuore e siamo entrati nei modelli divini, senza Cristo non si può vivere la gloria.

Atti 4.40-47 E con molte altre parole li scongiurava e li esortava, dicendo: «Salvatevi da questa perversa generazione». Quelli dunque che ricevettero la sua parola lietamente furono battezzati; in quel giorno furono aggiunte circa tremila persone. Essi erano perseveranti nel seguire l’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane e nelle preghiere. Ed erano tutti presi da timore; e molti segni e miracoli si facevano per mano degli apostoli. Or tutti coloro che credevano stavano insieme ed avevano ogni cosa in comune. E vendevano i poderi e i beni e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. E perseveravano con una sola mente tutti i giorni nel tempio e rompendo il pane di casa in casa, prendevano il cibo insieme con gioia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. E il Signore aggiungeva alla chiesa ogni giorno coloro che erano salvati.

Se non usciamo dal sistema del mondo non possiamo camminare con Dio.

In questo episodio leggiamo che la chiesa primitiva realizzò un alto livello di accordo e di unione. Quando viviamo nell’accordo andiamo tutti nella stessa direzione e permettiamo al proposito di Dio di andare avanti. La chiesa è andata avanti infatti non solo perchè Cristo è morto ma perchè tutta la trinità ha cooperato per questo.

Atti 4.1-4 Ora, mentre essi parlavano al popolo, i sacerdoti, il comandante del tempio e i sadducei piombarono su di loro, indignati perché ammaestravano il popolo e annunziavano in Gesù la risurrezione dai morti. E misero loro le mani addosso e li gettarono in prigione fino al giorno seguente, perché era già sera. Or molti di coloro che avevano udito la parola credettero; e il numero degli uomini raggiunse circa i cinquemila.

Quando la chiesa cammina, parla e agisce in pieno accordo arriva la moltiplicazione.

Atti 6.1,7 Or in quei giorni, moltiplicandosi il numero dei discepoli, sorse un mormorio da parte degli Ellenisti contro gli Ebrei, perché le loro vedove venivano trascurate nel servizio di assistenza quotidiana.7 Intanto la parola di Dio si diffondeva, e il numero dei discepoli si moltiplicava grandemente in Gerusalemme; e anche un gran numero di sacerdoti ubbidiva alla fede.

Il diavolo per distruggere l’accordo utilizza lo strumento delle lamentele, questo è uno spirito diabolico che ruba la fede nel cuore delle persone. Si mormora quando si vive nel dubbio e questo è l’opposto della fede. Allontaniamo la lamentela e iniziamo a fare uscire dalla nostra bocca parole di fede. Dobbiamo essere totali per Dio infatti un cristiano non può dividersi tra luce e tenebre o andare in chiesa ma seguire uno stile di vita che non è cristiano.

L’accordo all’interno della chiesa produce forza e vittoria. Non dobbiamo camminare in competizione ma in collaborazione, per questo è necessario che rinnoviamo la nostra mente e il nostro modo di parlare.

Analizziamo i nemici che lavorano contro l’accordo nella chiesa., contro l’unione e contro la moltiplicazione:

  • le opere della carne. Dobbiamo crocifiggere quindi mettere a morte tutti quei pensieri ed azioni che non sono in accordo alla volontà di Dio.

Galati 5.19 Ora le opere della carne sono manifeste e sono: adulterio, fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, magia, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, divisioni, sette, invidie, omicidi, ubriachezze, ghiottonerie e cose simili a queste, circa le quali vi prevengo, come vi ho già detto prima, che coloro che fanno tali cose non erediteranno il regno di Dio.

  • Spirito di menzogna, spirito d’ipocrisia,spirito di critica, diceria, spirito di divisione.

I corinzi 1.10 Ora, fratelli, vi esorto nel nome del nostro Signore Gesù Cristo ad avere tutti un medesimo parlare e a non avere divisioni tra di voi, ma ad essere perfettamente uniti in un medesimo modo di pensare e di volere.

La chiesa di corinto viveva il soprannaturale ma Paolo doveva riprendere i fratelli perchè spesso la loro carne emergeva. Dobbiamo imparare a vivere nell’accordo e ad avere tutti uno stesso modo di parlare, di pensare conforme a Cristo.

Poniamoci della domande su cui riflettere:

  1. L’ordine di Dio è uguale al nostro ordine? Quando Dio parla non c’è confusione ma c’è chiarezza e anche se non comprendiamo ciò che accade, viviamo nella pace perchè ci stiamo accordando con Lui e ci stiamo fidando di Lui.
  2. Siamo pronti ad essere eccellenti e ad essere sufficientemente malleabili per dipendere dallo Spirito Santo?
  3. Vivo il culto della domenica come un’abitudine o come una nuova esperienza rivoluzionaria?

Non può esserci risveglio se c’è comodità. Dio usa tutti coloro che sono pronti a scomodarsi ed a sacrificarsi affinchè il proposito di Dio si adempia. La comodità toglie alla presenza di Dio la possibilità di agire. Dobbiamo imparare ad essere disponibili, dobbiamo crescere e uscire fuori dalla nostra comodità quindi togliere le nostre abitudini, i nostri equilibri se vogliamo essere luce per la nostra generazione. Il risveglio fuori di noi inizia prima di tutto dal nostro risveglio personale, scegliamo quindi di essere dei cristiani che vivono in accordo con Dio, con i suoi modelli e con coloro che ci circondano e scegliamo di essere pronti a dare noi stessi per vedere la gloria di Dio e portare la luce di Cristo in questo mondo.