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Worship service 15.11.2020

LA GERARCHIA DEGLI ANGELI 2’parte

Pastore Heros Ingargiola

MATTEO 24:36,39 «Ma quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio, ma il Padre solo. 37 Come fu ai giorni di Noè, così sarà alla venuta del Figlio dell’uomo. 38Infatti, come nei giorni prima del diluvio si mangiava e si beveva, si prendeva moglie e s’andava a marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, 39 e la gente non si accorse di nulla, finché venne il diluvio che portò via tutti quanti, così avverrà alla venuta del Figlio dell’uomo.

In questi versi Gesù stava iniziando a descrivere l’ambiente che si troverà sulla terra quando ritornerà. Egli afferma che nessuno conosce tale ora, nemmeno gli angeli. Questo ci fa comprendere che ci sono cose che riguardano il futuro che gli angeli invece conoscono. Domenica scorsa abbiamo visto in Giovanni 1:51 che Gesù dichiara che da quel momento avremmo visto gli angeli salire e scendere.

GENESI 28:10, 15 Giacobbe partì da Beer-Sceba e andò verso Caran. 11 Giunse ad un certo luogo e vi passò la notte, perché il sole era già tramontato. Prese una delle pietre del luogo, se la mise per capezzale e lì si coricò. 12 Fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima toccava il cielo; e gli angeli di Dio salivano e scendevano per la scala. 13 Il SIGNORE stava al di sopra di essa e gli disse: «Io sono il SIGNORE, il Dio d’Abraamo tuo padre e il Dio d’Isacco. La terra sulla quale tu stai coricato, io la darò a te e alla tua discendenza. 14 La tua discendenza sarà come la polvere della terra e tu ti estenderai a occidente e a oriente, a settentrione e a meridione, e tutte le famiglie della terra saranno benedette in te e nella tua discendenza. 15 Io sono con te, e ti proteggerò dovunque tu andrai e ti ricondurrò in questo paese, perché io non ti abbandonerò prima di aver fatto quello che ti ho detto».

Giacobbe era come il suo nome lo descriveva, un soppiantatore, non era il primogenito e con l’inganno aveva rubato la benedizione della primogenitura. Appena il fratello Esaù lo seppe si mise in cuore di ucciderlo così, sotto consiglio del padre, Giacobbe fuggì da suo zio Labano. Durante questo viaggio egli si mise come capezzale una pietra: profeticamente stava mettendo la sua mente, i suoi pensieri, le sue ansie sulla roccia di Cristo, ai piedi del Signore. Lì si addormentò e fece il sogno riportato nei versetti appena letti. Possiamo imparare diverse cose da questo sogno. Gesù è la scala per arrivare in Cielo. Noi facciamo uno sforzo per salire una scala specialmente quando ci sono dei pesi, per questo dobbiamo lasciarli sulla Roccia di Cristo. Inoltre in quel luogo c’era la Provvidenza, era un luogo visitato dagli angeli di Dio, si era trasformato da un ambiente naturale in un ambiente spirituale. Gli angeli salivano e scendevano perché una delle cose che fanno è portare un report di quello che accade sulla terra, in Cielo. Essi sono agenti in continuo movimento che Dio ha creato per il Suo proposito. La prima cosa che Dio fece con Giacobbe fu di esprimergli il patto che aveva fatto con Abramo. Egli è un Dio di patto che giura per se stesso perché nessuno è più grande di Lui, Egli è garante del patto. Nel patto ci sono tre aspetti fondamentali. Il primo è il giuramento in cui Dio giura che Egli compirà ciò che ha detto. Poi c’è la promessa cioè che Giacobbe avrebbe avuto la terra sulla quale si era coricato. Questo significa che gli angeli lì presenti non solo comunicavano al Cielo, ma proteggevano il territorio di Giacobbe. Gli angeli di Dio sono mandati dal Signore per custodire la nostra vita! Giacobbe era nel posto giusto al momento giusto, Dio era con lui, ma anche lui doveva fare la sua parte. Il Signore gli stava dando il suo proposito dicendogli che Egli sarebbe stato con lui. Noi dobbiamo comprendere che Dio ha avuto, ha e avrà un proposito per noi e insieme a questo proposito Egli affida degli angeli alla nostra vita affinché questo si adempia. Dovunque andremo Dio sarà con noi e quindi anche i Suoi angeli lo saranno. Gli angeli stanno accanto a noi perché quando ci vedono, vedono la somiglianza di Yahweh, vedono Cristo in noi! Dio custodì Giacobbe non solo con il sigillo del patto ma anche con i Suoi angeli. A volte Dio ci porta in un luogo solitario, in un deserto, per poterci parlare. Magari capita che vorremmo l’aiuto di fratelli e amici ma questi sembra non si ricordino di noi. Però quando Dio ci lascia da soli è per vedere cosa c’è nel nostro cuore e poterci parlare. Giacobbe partì da solo ma tornò con la benedizione di Dio. Quando siamo nel Suo proposito la benedizione arriva nelle nostre vite! Dio aggiunse che Egli sarebbe stato con la discendenza di Giacobbe e con la discendenza della sua discendenza, questa è una figura profetica che indicava che Dio lo aveva scelto per promulgare il Suo patto: dai suoi lombi sarebbe infatti nato il Messia.

ISAIA 45:12 Io ho fatto la terra e ho creato l’uomo su di essa io, con le mie mani, ho spiegato i cieli e comando tutto il loro esercito.

Dio ha creato l’uomo nel Cielo e lo ha formato sulla terra, perché siamo spirito, nati nei pensieri di Dio, piantati in questa generazione per un proposito. I nostri propositi non sono individuali, fanno parte di un programma divino per questo devono lavorare insieme. Noi siamo stati creati a Sua immagine e gli angeli ci servono e ci tutelano perché vedono il Padre in noi. Il Signore è al di sopra degli angeli, benché vadano rispettati, non vanno adorati!

Ora ci addentriamo nelle gerarchie degli angeli, i nove cori angelici.

  • La prima gerarchia si trova nel primo Cielo, il Cielo dei Cieli dove Dio è assiso sul trono. Essa è composta dai Serafini, i quali hanno sei ali e proteggono il primo Cielo, dai Cherubini, che hanno quattro facce e quattro ali ed elaborano i pensieri di Dio per trasmetterli alle altre gerarchie. Questi angeli sono anche dei guerrieri con delle spade, infatti dopo il peccato di Adamo Dio li mandò a proteggere l’albero della vita nel giardino dell’Eden. La terza categoria sono i Troni, angeli a forma di ruote che si intersecano e che hanno l’occhio profetico. Essi creano le azioni e vengono citati in Ezechiele 1 dove il profeta vide Dio assiso sul trono con dei carri. Questi angeli creano un trono a Dio ovunque Egli vada.
  • La seconda gerarchia è composta dalle Dominazioni che hanno il compito di proteggere l’orbita del Cielo, hanno forma di lampi di luce. Quando Gesù ritornerà questi saranno gli angeli che scenderanno per la guerra di Armageddon, la battaglia finale in cui abbiamo già vinto! La seconda categoria sono gli angeli Virtù i quali proteggono piccoli gruppi di persone e ispirano la creatività di Dio dando dei doni, anch’essi hanno forma di lampi. Poi ci sono le Potestà le quali custodiscono la storia, hanno autorità sulla terra e governo. Hanno forma nebbiosa con i colori dell’arcobaleno
  • La terza gerarchia è composta dai Principati, i guardiani dei Paesi della terra, comunicano agli altri angeli ciò che accade sulla terra in modo che questi lo comunichino a Dio. Hanno forma di fascio di luce. La seconda categoria sono gli Arcangeli, gli angeli capisquadra che proteggono il creato e il penultimo Cielo, spesso prendono forma umanoide. Uno di questi era Lucifero, insieme agli angeli che gestiva precedeva Dio con la lode e la danza. L’ultima categoria sono gli Angeli i quali proteggono l’ultimo Cielo, l’atmosfera e il genere umano. Essi sono messaggeri che a volte Dio usa per toccare le nostre vite. Così avvenne a Giuseppe, marito di Maria, per farlo scappare da Erode. A volte alcuni angeli sono stati mandati da Dio per giudicare. Per questo dobbiamo prima esaminarci per evitare che la correzione arrivi.

Il territorio dove Giacobbe stava, era invaso dagli angeli. Quando siamo dentro il proposito gli angeli ci custodiscono e quando siamo fuori dal proposito essi ci avvisano. Quando Gesù nacque, Dio mandò degli angeli messaggeri per avvisare dei semplici pastori per onorare la nascita di Cristo. Stanno arrivando un tempo difficile ma la Chiesa sarà in continua espansione anche perché il Signore invierà degli angeli. Molti hanno ignorato il ministerio degli angeli, altri ne hanno fatto un culto, noi dobbiamo imparare a stare nell’equilibrio.