Una chiesa che avanza fa paura al nemico-
Ben connessi al corpo contro i nemici della chiesa
Past. Heros Ingargiola
2 Timoteo 1:7-9
“Dio infatti non ci ha dato uno Spirito di timidezza, ma di forza, di amore e di saggezza. Non vergognarti dunque della testimonianza da rendere al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma soffri anche tu insieme con me per il vangelo, aiutato dalla forza di Dio. Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la sua grazia; grazia che ci è stata data in Cristo Gesù fin dall’eternità,”
Paolo dice a Timoteo che bisogna essere buoni testimoni del nostro Signore perchè uno dei compiti più importanti della chiesa è proprio quello di essere testimoni. Il nemico spesso rende le chiese mute, come imbavagliate, per non permettere che la Parola venga testimoniata. Il nemico ci fa credere che siamo incapaci di testimoniare, facendoci cadere nella trappola della timidezza.
È impossibile che Dio non desideri che noi parliamo di LUI perchè il proposito comune di una chiesa è proprio quello di portare, senza vergogna (come diceva Paolo), la testimonianza dell’opera di Cristo. Nonostante le diversità etniche e culturali all’interno della chiesa, infatti, l’obiettivo è comune.
Dio ci ha messo nella chiesa affinchè questa possa crescere nella qualità.
Gesù diede un comando alla prima chiesa, ai primi apostoli:
Matteo 28:18-19
“E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”
Gesù disse di:
- andare
- evangelizzare (non solo in modo verbale ma soprattutto con la nostra vita)
- insegnare la Parola, perchè l’obiettivo di Gesu è quello di fare di ogni membro un discepolo della chiesa (Il discepolo è colui che è disposto a rinunciare a se stesso per seguire il maestro ed è disposto ad afferrare la Sua croce, che non significa sopportare problemi e malattie ma morire al proprio io).
Quando noi iniziamo a fare sul serio con Dio, Lui farà sul serio con noi, se invece giocheremo con Lui, Egli ci ignorerà.
Gesù desidera che noi camminiamo nell’ubbidienza perchè da quella dipenderà la nostra crescita.
La nostra crescita segue degli steps, un processo ben preciso.
Durante questo processo di crescita, una delle condizioni che capita di affrontare è quella del deserto, ci sentiamo soli, come se nessuno fosse in grado di comprendere quello che stiamo attraversando, se non lo Spirito Santo. Questo avviene perchè ogni volta che Dio ci chiede di passare da uno step ad un altro, ci sono delle opposizioni perchè il nemico vuole tenerci legati sempre al nostro passato, il diavolo trema perchè ha paura di una chiesa che cresce.
Matteo 14:22-23
“Subito dopo ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull’altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla.Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù.”
“Subito dopo” significa che è finito un ciclo e se ne apre un altro. Spesso i credenti non hanno il coraggio di osare ed andare oltre e Gesù deve obbligarci a fare quel passo di fede che ci permette di crescere, non possiamo sempre rimanere allo stesso punto, dobbiamo avere FEDE e osare, una fede che non osa, infatti, è una fede fasulla.
Crescere significa fidarsi della voce di Dio e andare allo step che Lui ci pone davanti anche se noi crediamo che non sia il momento giusto.
E così come andò a pregare, dopo aver obbligato i Suoi discepoli a salire su quella barca, fa con noi: ogni volta che passiamo ad uno step successivo, il Signore intercede per noi.
Gesù intercede per noi perchè desidera che il Suo proposito nella nostra vita si adempia, Gesù crede in noi e ci equipaggerà affinchè portiamo a termine il Suo proposito.
Un discepolo non fa nulla da sé ma dipende completamente dal maestro, seguendone le orme, questo deve essere il nostro modo di agire quando Dio ci costringe al cambiamento e noi siamo chiamati ad avere fede in Colui che ha tutto sotto controllo.
Lo Spirito Santo ci dice di rallegrarci nel cambiamento, Giacomo dice “considerate la prova un momento di gioia” perchè è un momento di crescita e trasformazione.
Matteo 14:24-27
“La barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento contrario. Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare. I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: «È un fantasma» e si misero a gridare dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro: «Coraggio, sono io, non abbiate paura».”
L’ubbidienza al Signore ha come conseguenza l’opposizione del nemico, come leggiamo in questi versi, il vento si agitò e la barca, che rappresenta la nostra vita ma anche la chiesa, fu sballottata a destra e sinistra. Il nemico non voleva che i discepoli arrivassero all’altra riva, così come non è contento della nostra decisione di servire Cristo ma rassicuriamoci perchè il Maestro sta per arrivare! Dio non ci abbandonerà, anzi ci equipaggerà affinchè raggiungiamo, nonostante il vento sarà contrario, l’altra parte della riva ovvero lo step successivo nel quale Dio vuole portarci.
Nessuno potrà impedire all’opera di Dio di avanzare perchè la Bibbia dice che ciò che nasce da Dio vince il mondo.
Gesù è il garante di quello che dice e se Egli ci ordina una cosa , per certo non ci abbandonerà.
Matteo 14:34
“Compiuta la traversata, approdarono a Genèsaret.”
I discepoli passarono all’altra riva perchè Gesù acquietò la tempesta.
Dobbiamo avere fiducia in quello che è il proposito di Dio nelle nostre vite e quando Lui incontrerà la nostra fede e la nostra ubbidienza non ci abbandonerà, qualunque sia la prova.
La crescita avviene all’interno del corpo di Cristo, non può avvenire fuori , infatti la Bibbia dice che sono 3 gli elementi fondamentali per la nostra crescita:
- la Relazione col corpo di CristoLa nostra crescita spirituale è legata alla crescita della chiesa.
Matteo 14:35-36
“E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati, e lo pregavano di poter toccare almeno l’orlo del suo mantello. E quanti lo toccavano guarivano.”
Dall’altra parte della riva c’erano tante anime bisognose, tante persone bisognose di guarigione, anche per questo il nemico cercava ad ogni costo di impedire che la barca vi giungesse.
La nostra ubbidienza permetterà a tante altre persone di gustare la Grazia di Dio. La nostra sottomissione permetterà a Dio di toccare la via di tante persone. Non guardiamo al tragitto ma al traguardo!
- Dimorare nella Parola di DioLa Parola di Dio è la voce di tutte le voci, non dobbiamo dare ascolto agli sporchi pensieri di satana. La Sua Parola produce vita eterna. Quando Dio ci parla, gli altri non comprendono, ma se noi ascoltiamo la Sua voce, al di là delle circostanze e delle situazioni che stiamo attraversando, vinceremo perchè Egli è fedele.
Giovanni 15:7
“Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato.”
- La comunione reale con lo Spirito SantoMolti credenti non hanno un’intimità con lo Spirito Santo nonostante preghino. Un vero credente deve entrare in un territorio di intimità profonda, non basta una preghierina al giorno perchè il nemico gioca anche su questo. Avere intimità con Dio significa PARLARE CUORE A CUORE CON LUI. Quando noi parliamo con lo Spirito Santo, Lui ci rivela le profondità del cuore di Dio.
Avere intimità con Dio significa anche amare la chiesa, non possiamo avere comunione con lo Spirito Santo e odiare la chiesa perchè questa è il corpo di Cristo.
CHE TIPO DI RELAZIONE ABBIAMO COL CORPO DI CRISTO?
In base al tipo di relazione che abbiamo col corpo di Cristo è possibile misurare il nostro rapporto con lo Spirito Santo. Che tipo di relazione abbiamo con la chiesa? È da principiante, è occasionale, di convenienza, di impegnativa?
Se è di impegnativa significa che stiamo facendo sul serio con lo Spirito Santo e dunque Egli ci coinvolgerà in maniera più profonda nelle cose sante.
Gesù non mandò all’altra parte della riva persone che occasionalmente stavano con Lui, mandò i Suoi discepoli, coloro che quotidianamente dimoravano con Lui perchè avevano preso l’impegno serio di seguirLo.
Lo Spirito Santo non dimora nelle lodi del singolo ma nelle lodi del popolo,
infatti la crescita personale-spirituale si verifica all’interno del Corpo di Cristo.
Abbiamo bisogno gli uni degli altri, ognuno di noi deve impegnarsi in una relazione profonda con lo Spirito Santo che dimora nella sua santa chiesa, solo così Dio ci porterà all’altra riva, allo step successivo della nostra crescita.