PRONTI PER IL SUO RITORNO
Pastore Heros Ingargiola
Matteo 24:1-3 1 E Gesù, essendo uscito, se ne andava fuor del tempio; e i discepoli gli si accostarono, per mostrargli gli edifici del tempio. 2 Ma Gesù disse loro: Non vedete voi tutte queste cose? Io vi dico in verità, che non sarà qui lasciata pietra sopra pietra che non sia diroccata. 3 Poi, essendosi egli posto a sedere sopra il monte degli Ulivi, i discepoli gli si accostarono da parte, dicendo: Dicci, quando avverranno queste cose? e qual sarà il segno della tua venuta, e della fin del mondo?
Se vuoi ricevere i segreti del cuore di Dio devi avvicinarti a Lui, come i discepoli si accostarono a Gesù.
I discepoli erano orgogliosi del tempio, erano legati ad esso, perché parlava di patto, di storia, di maestà. Gesù per esprime chiaramente (in maniera profetica) che quel tempio non sarebbe durato, infatti nel 70 d.C. i romani invasero nuovamente Israele e rimossero pietra su pietra diroccando e derubando il tempio. Gesù stava profeticamente parlando del Suo corpo, che sarebbe stato lacerato, ferito, maltrattato ed infine ucciso sulla croce. Ma allo stesso tempo Gesù stava affermando quale sarebbe divenuto il vero tempio di Dio: la sua chiesa.
Giovanni 14:18-19 18 Non vi lascer orfani; torner da voi. 19 Ancora un po’, e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete.
Il fatto che tu ti senta solo, non significa che tu lo sia. Gesù ha promesso che tornerà, e lo farà, non ti lascerà orfano. Chiesa sii forte, rallegrati, perché Il Signore sta per tornare!
La chiesa ha il compito di portare la verità: Gesù è risuscitato, non è più nel sepolcro, la tomba è vuota, e Lui siede alla destra di Dio Padre.
Gesù diede una nuova rivelazione ai suoi discepoli, che compresero nel giorno della pentecoste: Noi siamo il Suo tempio.
2 Corinzi 5:16 Quindi, da ora in poi, noi non conosciamo più nessuno da un punto di vista umano; e se anche abbiamo conosciuto Cristo da un punto di vista umano, ora per non lo conosciamo più così.
Anche se non possiamo vivere fisicamente con Gesù come fecero i discepoli, abbiamo qualcosa di speciale: Cristo che vive dentro di noi.
Non perdere tempo dietro a cose inutili, investi il tuo tempo nella tua relazione con Dio.
Luca 12:35-40
35 «I vostri fianchi siano cinti, e le vostre lampade accese; 36 siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando tornerà dalle nozze, per aprirgli appena giungerà e busserà. 37 Beati quei servi che il padrone, arrivando, troverà vigilanti! In verità io vi dico che egli si rimboccherà le vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. 38 Se giungerà alla seconda o alla terza vigilia e li troverà così, beati loro! 39 Sappiate questo, che se il padrone di casa conoscesse a che ora verrà il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. 40 Anche voi siate pronti, perché il Figlio dell’uomo verrà nell’ora che non pensate».
Alcuni hanno Gesù come salvatore, ma i veri discepoli hanno Gesù come Signore. Il salvatore è colui che ti salva, e tu godendo della salvezza fai ci che vuoi; ma avere Gesù come Signore significa che tu pieghi la tua volontà a quella del Tuo Signore.
I seguaci dovrebbero concentrarsi sul ritorno di Gesù, sul ritorno del loro padrone.
Se hai intimità con Dio non devi vivere nella preoccupazione, ma devi vivere nella concentrazione della Sua venuta. La preoccupazione ruba la concentrazione per le cose alle quali devi aspirare, questo è ci che il nemico vuole fare, non glielo permettere!
Non permettere alla preoccupazione della vita, alle ansie delle ricchezze, alle cose futili della vita di rubarti la concentrazione di ci che sta per avvenire per non essere trovato sorpreso e mancante. Se Gesù è il tuo signore metti da parte tutto e ti concentri con le cose del regno, con le cose che appartengono a Lui.
Non farti trovare mancante, cingi i tuoi fianchi con la cintura della verità! Più la verità sarà stretta a te, più sarai pronto a servire gli altri. Le persone che vogliono servire gli altri sono le stesse che camminano ripiene della verità. In questo periodo specifico in cui l’oscurità è ancora più fitta, abbiamo bisogno che la verità, la lampada della Sua Parola sia ancora più vicina a noi.
Sii consapevole di ci che Dio ti chiama a fare, oltre ad essere vigile, fatti trovare pronto a fare la tua parte se ti verrà chiesta! E ricordati che se Dio ti chiederà qualcosa, ti darà anche l’abilità per compierla.
Una nuova stagione sta arrivando, non entrarci in maniera distratta, hai bisogno di entrarci nella calma, come farai se no ad ascoltare la Sua voce? Come pu Dio dirti che cosa devi e non devi fare se ogni giorno ascolti e ti riscontri con lo stesso problema e a quello che il nemico ti suggerisce? La verità deve avere la priorità nella tua vita, altrimenti significa che sarai un servo disinteressato alle cose del regno.
Dove tu poni la tua attenzione… quello è ci che tu desideri veramente di più.
Fai in modo che Lui possa venire e servirti, fai in modo che tu possa stare a tavola con Lui. La tavola parla di intimità, Lui desidera avere intimità con te. Dio desidera che tu possa gustare la Sua parola, attingi dal suo piatto, attingi al cibo del cielo, al cibo che sazia la tua anima, al pane che è sceso dal cielo e che ti soddisfa a pieno.
Ricorda bene: se gli altri commettono degli errori, non puoi usarli per giustificarti e per commetterne altri tu. Oggi Dio ti dice: Io sono Il Signore e sto bussando alla porta del tuo cuore, possiamo mangiare assieme? Possiamo avere intimità? Hai fiducia in me?
Non decidere in base a ci che gli altri fanno o hanno fatto, fatti trovare pronto.