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Worship service 13.10.2019

 

 

La scala del successo nella vita del credente

Past. Heros Ingargiola


Dio ci ha creati con un proposito che inizia, continua e si adempie.

Per adempierlo abbiamo bisogno di collaborare con lo Spirito Santo.

Romani 1:11-17

Ho infatti un vivo desiderio di vedervi per comunicarvi qualche dono spirituale perché ne siate fortificati,o meglio, per rinfrancarmi con voi e tra voi mediante la fede che abbiamo in comune, voi e io. Non voglio pertanto che ignoriate, fratelli, che più volte mi sono proposto di venire fino a voi – ma finora ne sono stato impedito – per raccogliere qualche frutto anche tra voi, come tra gli altri Gentili. Poiché sono in debito verso i Greci come verso i barbari, verso i dotti come verso gli ignoranti: sono quindi pronto, per quanto sta in me, a predicare il vangelo anche a voi di Roma.
Io infatti non mi vergogno del vangelo, poiché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco. È in esso che si rivela la giustizia di Dio di fede in fede, come sta scritto: Il giusto vivrà mediante la fede.

Il credente o cresce e avanza o non cresce e diminuisce.
Non esiste un momento in cui non abbiamo più bisogno di crescere, ogni credente ha bisogno di far crescere dentro di sé il carattere di Cristo.

In questi versi Paolo scrive ai romani esprimendo dal suo cuore il desiderio di vedere i suoi figli camminare nella fede.
Ognuno di noi deve comprendere che Dio desidera fortificare la nostra fede affinché la nostra statura spirituale possa crescere perchè il proposito di Dio non si ferma, è in una crescita costante .

Romani 8:9-11

Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. E se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto a causa del peccato, ma lo spirito è vita a causa della giustificazione. E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.

Nel momento in cui nasciamo di nuovo, si viene a creare un conflitto tra la nostra vecchia natura e la nuova creatura che Dio vuole lavorare, il nostro spirito vuol fare una cosa e la nostra anima un’altra.

 

Galati 5:16

Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne;”


Paolo si riferisce a tutti i desideri illegittimi della carne.
Quando noi nasciamo nello spirito è importante alimentarlo, non possiamo rimanere piccoli, abbiamo bisogno di essere stabili nelle Sue vie.
Come?


Efesini 4:22-24

per la quale dovete deporre l’uomo vecchio con la condotta di prima, l’uomo che si corrompe dietro le passioni ingannatrici e dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente e rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera.


La nostra nuova natura é la stessa natura di Dio perché siamo suoi figli, questa natura ha bisogno di essere fortificata, questo ci renderà stabili ed in grado di crocifiggere la nostra carne per favorire lo spirito.

Per fortificare la nuova natura in Cristo,

occorre fare tre cose:

1. Crocifiggere la carne = RINUNCIARE A SE STESSI.
Se non crocifiggiamo la nostra carne, questa crocifiggerá il nostro spirito, siamo noi a decidere se camminare per lo Spirito o per la carne.

2. Rinnovare la mente = portare del nuovo nella nostra mente. Dio ha un programma per noi ma anche noi ne abbiamo uno per noi stessi, quando il nostro non è quello di Dio, falliamo.
Dobbiamo portare avanti il programma del cielo per la nostra vita.

3. Rivestirsi dell’ uomo nuovo.
La natura che fortificheremo sarà quella che controllerà la nostra vita, i nostri pensieri, le nostre azioni, il nostro cuore.


Per questo Paolo dice “rivesti l’uomo nuovo”


Come rivestire l’uomo nuovo?

Efesini 4:25-30

Perciò, bando alla menzogna: dite ciascuno la verità al proprio prossimo; perché siamo membra gli uni degli altri. Nell’ira, non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira, e non date occasione al diavolo. Chi è avvezzo a rubare non rubi più, anzi si dia da fare lavorando onestamente con le proprie mani, per farne parte a chi si trova in necessità. Nessuna parola cattiva esca più dalla vostra bocca; ma piuttosto, parole buone che possano servire per la necessaria edificazione, giovando a quelli che ascoltano. E non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, col quale foste segnati per il giorno della redenzione.

La carne ha delle attitudini a delle opere: maldicenza, ira, cruccio ecc. .. tutte queste opere compongono l’abito della carne, quando viviamo nell’amarezza o nell’orgoglio stiamo camminando nella carne. La Bibbia dice di fare tutt’altro, la nuova natura ha bisogno di essere rivestita.

2 Pietro 1: 1-16

Simon Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, a coloro che hanno ricevuto in sorte con noi la stessa preziosa fede per la giustizia del nostro Dio e salvatore Gesù Cristo: grazia e pace sia concessa a voi in abbondanza nella conoscenza di Dio e di Gesù Signore nostro.
La sua potenza divina ci ha fatto dono di ogni bene per quanto riguarda la vita e la pietà, mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la sua gloria e potenza. Con queste ci ha donato i beni grandissimi e preziosi che erano stati promessi, perché diventaste per loro mezzo partecipi della natura divina, essendo sfuggiti alla corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza. Per questo mettete ogni impegno per aggiungere alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, alla conoscenza la temperanza, alla temperanza la pazienza, alla pazienza la pietà, alla pietà l’amore fraterno, all’amore fraterno la carità. Se queste cose si trovano in abbondanza in voi, non vi lasceranno oziosi né senza frutto per la conoscenza del Signore nostro Gesù Cristo. Chi invece non ha queste cose è cieco e miope, dimentico di essere stato purificato dai suoi antichi peccati. Quindi, fratelli, cercate di render sempre più sicura la vostra vocazione e la vostra elezione. Se farete questo non inciamperete mai. Così infatti vi sarà ampiamente aperto l’ingresso nel regno eterno del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo.
Perciò penso di rammentarvi sempre queste cose, benché le sappiate e stiate saldi nella verità che possedete. Io credo giusto, finché sono in questa tenda del corpo, di tenervi desti con le mie esortazioni, sapendo che presto dovrò lasciare questa mia tenda, come mi ha fatto intendere anche il Signore nostro Gesù Cristo. E procurerò che anche dopo la mia partenza voi abbiate a ricordarvi di queste cose.
Infatti, non per essere andati dietro a favole artificiosamente inventate vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza.”


Pietro esorta la chiesa a crescere, a non credere a tutto ciò a cui gli uomini credono ma a radicare la propria vita in Gesù Cristo.
Se iniziamo ad impegnarci in questo cammino, insieme allo Spirito Santo , cresceremo nello spirito.
Tanti rimangono sempre allo stesso punto ma il programma di Dio é che noi possiamo andare avanti e che Cristo risplenda in noi.
Dobbiamo ogni giorno rivestire l’uomo nuovo. Abbiamo bisogno di allargare gli orizzonti della nostra mente e crescere nelle vie del Signore.

2 Pietro 1:5-7

Per questo mettete ogni impegno per aggiungere alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, alla conoscenza la temperanza, alla temperanza la pazienza, alla pazienza la pietà, alla pietà l’amore fraterno, all’amore fraterno la carità.

Il carattere di Cristo inizia con la fede, attraverso la fede abbiamo permesso alla nuova creatura di arrivare in noi. Questo però è solo il primo gradino della vita che Dio vuole per noi.


Colossesi 2:4-7
Dico questo perché nessuno vi inganni con argomenti seducenti, perché, anche se sono lontano con il corpo, sono tra voi con lo spirito e gioisco al vedere la vostra condotta ordinata e la saldezza della vostra fede in Cristo.
Camminate dunque nel Signore Gesù Cristo, come l’avete ricevuto, ben radicati e fondati in lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, abbondando nell’azione di grazie.”


Se camminiamo con fermezza saremo stabili nella fede. L’unica voce a cui dobbiamo dare ascolto è quella dello Spirito Santo.


Dobbiamo aggiungere qualcosa alla nostra FEDE affinché questa sia ferma: LA VIRTU’.
La virtù è bontà morale, purezza nei pensieri e nei sentimenti, la parola originale è “aggiungere un corso virtuoso di pensiero”.

Non possiamo più pensare come pensavamo prima.

Se Dio si prende cura di noi, perché viviamo nella preoccupazione?
Perché siamo noi che non stiamo permettendo a Lui di prendersi cura di noi, non stiamo riponendo abbastanza fiducia in Lui.

È importante saper gestire la nostra mente per cambiarla. Dobbiamo iniziare a pensare alle cose veraci, le cose onorevoli, le cose pure, amabili e di buona fama. Pensar male degli altri è un passo verso la nostra rovina.
Non assecondiamo il nemico.

Dobbiamo aggiungere alla virtù LA CONOSCENZA per aspirare alle cose più nobili. Non accontentiamoci della mediocrità a scuola , all’università, al lavoro. Noi siamo figli di Dio.

Alla conoscenza dobbiamo aggiungere L’AUTOCONTROLLO: padroneggiare sui desideri e sulle passioni. L’autocontrollo riguarda anche ciò che diciamo, se uno sa domare la propria lingua, sa domare il suo intero essere.

Atti 24:25

Ma quando egli si mise a parlare di giustizia, di continenza e del giudizio futuro, Felice si spaventò e disse: «Per il momento puoi andare; ti farò chiamare di nuovo quando ne avrò il tempo».”

Paolo parlava dei princìpi della nuova creatura perché egli sapeva chi era in Cristo e non aveva paura di testimoniare davanti a chiunque gli si presentasse davanti. Quando abbiamo autocontrollo sappiamo chi siamo ed è per questo che parleremo in accordo a Dio.

All’autocontrollo dobbiamo aggiungere LA PAZIENZA.

La traduzione dal greco della parola pazienza é ” resistenza” . Un vero cristiano è resistente fino alla morte.
Un credente che non è resistente alle opposizioni fino alla morte è un credente senza carattere.
La prima caratteristica dell’amore è la pazienza. Quanta pazienza ha Dio con noi?
Che cristiano è uno che non ha pazienza? Il Cristianesimo è per veri uomini e vere donne.

Alla pazienza dobbiamo aggiungere LA PIETA’.
Questa parola significa “rispetto, riverenza”, dobbiamo imparare a crescere nel rispetto verso Dio, verso la Parola, verso i nostri fratelli.

Alla pietà dobbiamo aggiungere L’AMORE PER I FRATELLI.

Romani 12:10

amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda.”

Non siamo tutti uguali ma questo non importa, nella Bibbia sta scritto di amare il nostro prossimo come Cristo ha amato noi.
Se nutriamo la nostra nuova natura l’amore sarà soprannaturale perché ameremo per lo spirito e non per i nostri sentimenti. È dall’amore che elargiamo agli altri che ci riconosceranno come figli di Cristo.
L’amore non è soltanto assecondare ma anche e soprattutto saper dire di no per il bene dell’altro.

All’amore fraterno dobbiamo aggiungere L’AMORE AGAPEO.
Questa parola (agape) stava ad indicare una comunione tra i cristiani più ricchi e quelli più poveri che insieme partecipavano a delle feste e delle celebrazioni.
Nessuno è migliore di qualcun altro, dobbiamo amarci tutti come Cristo ci ha amati.

 

Paolo girava il mondo perché aveva capito ed afferrato un principio eterno: amare gli altri è dare la propria vita per gli altri.

Atti 2:42

Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere.”

Chi crede sta insieme ai fratelli, chi non crede manterrà le distanze con gli altri.

Atti 9:31

La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria; essa cresceva e camminava nel timore del Signore, colma del conforto dello Spirito Santo.”

La chiesa edificata cresce, edifichiamo la nostra nuova natura e cresceremo, edifichiamo il corpo di Cristo e crescerà.

Atti 16:4

Percorrendo le città, trasmettevano loro le decisioni prese dagli apostoli e dagli anziani di Gerusalemme, perché le osservassero.”

Il responsabile della chiesa é il pastore, non siamo noi, ognuno ha il suo carico e renderà conto a Dio.

1 Corinzi 12:28-31

Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi vengono i miracoli, poi i doni di far guarigioni, i doni di assistenza, di governare, delle lingue. Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti operatori di miracoli? Tutti possiedono doni di far guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano?
Aspirate ai carismi più grandi! E io vi mostrerò una via migliore di tutte.

 

La via per eccellenza è la via dell’amore.