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Worship Service 13.03.2022

TESTUGGINE

Pastore Luisa Ingargiola

 

Nelle avversità hai bisogno di rifugiarti nella presenza di Dio e nella rivelazione di chi Dio è per te: un Padre.

 

Romani 8:15 E voi non avete ricevuto uno spirito di servitù per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: «Abbà! Padre!»

 

Nei momenti difficili la prima cosa che arriva è la paura, ma noi non abbiamo ricevuto uno spirito di paura, questo è ciò che il nemico vuole farci credere; noi abbiamo ricevuto uno Spirito di adozione.

 

Nella rivelazione della paternità di Dio abbiamo la piena certezza e la piena serenità che Lui si prende cura di noi e che Lui ha il controllo, sempre!

 

Sperimenta questa unità con Dio nelle avversità, ma anche con il corpo che è la chiesa, popolo scelto da Dio.

 

1 Pietro 2:10 voi, che prima non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi, che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia.

 

In Cristo noi abbiamo un’identità. Gli ebrei costituiscono un popolo che non si definisce una razza, che non ha un luogo fisico, che per tanto tempo ha girovagato per il mondo ed ha vissuto determinati periodi storici forti in prima persona. Nonostante tutto gli ebrei hanno avuto sempre una forte identità, l’identità di un popolo scelto da Dio.

 

Definizione di popolo (treccani): Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività etnica e nazionale, o formano comunque una nazione.

 

Andiamo a vedere insieme che cosa caratterizza un popolo:

 

– La lingua

 

1° Corinzi 1:10 Ora, fratelli, vi esorto, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad aver tutti un medesimo parlare e a non aver divisioni tra di voi, ma a stare perfettamente uniti nel medesimo modo di pensare e di sentire.

 

Il nostro modo di parlare deve essere quello del cielo. Parla parole di benedizione, di ringraziamento, di fede, di speranza. Non farti coinvolgere dal modo di parlare di persone che non fanno altro che parlare male e/o lamentarsi.

 

Noi facciamo parte della stirpe eletta, siamo un regale sacerdozio, un popolo acquistato per Dio, e anche se la realtà è veramente negativa, utilizzala per dare spazio a parole di fede e speranza.

 

– La cultura

 

Il nostro modo di fare deve essere lo stesso di Gesù se fosse qui. Prima di compiere un’azione ti chiedi mai cosa farebbe Gesù al tuo posto? La risposta è che Lui guarderebbe il Padre, guarderebbe la meta, guarderebbe la Parola. Tutto ciò che fai quando agisci rispetta la Parola? Oppure segui semplicemente quello che fanno tutti?

 

Tu puoi essere un figlio di Dio inserito nel tessuto sociale ed essere luce, speranza, l’opportunità di qualcuno di conoscere il Padre. Sei chiamato ad essere luce perenne.

 

2° Corinzi 5:17 Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove.

 

Non vivere secondo la vecchia natura, vivi secondo la cultura del regno. La cultura del regno è una cultura prospera nello spirito, nell’anima e nel corpo.

 

– La fede

 

Galati 3:7 Riconoscete dunque che quanti hanno fede sono figli di Abraamo.

 

Se tu hai fede, sei figlio di Abraamo, il padre della fede.

 

Efesini 4:13 fino a che tutti giungiamo all’unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo;

 

L’unità non è appiattimento, l’unità è valorizzare le differenze e nelle cose importanti guardare dritto alla meta.

 

Ognuno di noi è un piccolo tassello nel corpo di Cristo che non deve mancare.

 

Nel momento in cui Gesù ha dato la sua vita per la chiesa, come possiamo noi ignorare il valore che ha la chiesa? Come puoi non dare il massimo? Come puoi trattare male i tuoi fratelli?

 

Efesini 3:10 affinché i principati e le potenze nei luoghi celesti conoscano oggi, per mezzo della chiesa, la infinitamente varia sapienza di Dio,

 

La chiesa ha un compito molto importante, che è quello di mettere in pratica la parola di Dio.

Con quale attitudine metti in pratica la Parola di Dio? Con rabbia, lamentela, ira…?

La chiesa di Cristo non può e non deve rappresentare il sistema di questo mondo, ma deve rappresentare il sistema del cielo sulla terra, così come gli ebrei che senza una terra giravano per il mondo rappresentando una cultura differente, con una ferma identità.

 

1° Timoteo 3:15 affinché tu sappia, nel caso che dovessi tardare, come bisogna comportarsi nella casa di Dio, che è la chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità.

 

La chiesa è importante e noi abbiamo bisogno di essa. Nella chiesa sperimentiamo protezione e crescita. Non siamo chiamati ad essere dei nomadi, siamo chiamati ad essere figli, a mettere radici. Una chiesa non vale l’altra, ogni chiesa ha un percorso specifico ed un proposito specifico.

 

1° Corinzi 4:15 Poiché anche se aveste diecimila precettori in Cristo, non avete però molti padri; perché sono io che vi ho generati in Cristo Gesù mediante il vangelo.

 

C’è tanta gente orfana che vive spiritualmente con un senso continuo di smarrimento e di solitudine profonda. Ma Dio ti ha chiamato a mettere radici, ad essere figlio, ad entrare nella paternità, e niente di questo può esserti dato da dei “maestri”.

 

1° Pietro 5:8 Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare.

 

Le persone sole sono persone volubili, fragili, facilmente attaccabili.

 

Quante volte ti sei ritrovato nell’amarezza o nella delusione e questo piano piano ti ha fatto chiudere in te stesso? Cominciando a vedere chi ti stava intorno con occhi differenti, le circostanze con occhi differenti. Questo è ciò che fa la solitudine. Ma la Bibbia dice: Vegliate.

 

Se la chiesa si rialza, è determinata verso il proposito, concentrata, unita e matura, fa paura al nemico.

 

Efesini 4:14 affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore;

 

Se ami qualcuno la prima cosa che devi fare è metterlo in guardia. Ama il corpo di Cristo e proteggilo. Se qualcuno parla male di tuo fratello non dargli il carico, non incoraggiarlo a parlare male, ma fagli vedere il bene.

 

Nel confronto c’è la crescita. Abbiamo bisogno gli uni degli altri con i nostri pregi e difetti.

 

Giovanni 10:12 Il mercenario, che non è pastore, e al quale non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga (e il lupo le rapisce e disperde),

 

Non usare la chiesa per il tuo tornaconto. Non utilizzare la chiesa per realizzare la tua chiamata. Non usare la chiesa per affermare te stesso. Ma dai il tuo intero essere per il Signore.

 

Ebrei 12:6 perché il Signore corregge quelli che egli ama, e punisce tutti coloro che riconosce come figli».

 

Quando tu ami un figlio vuoi il meglio per lui.

 

Proverbi 4:1 Figlioli, ascoltate l’istruzione di un padre, state attenti a imparare il discernimento;

 

Ebrei 10:25 non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno.

 

Non è girovagando che troverai la risposta ai tuoi problemi.

 

La chiesa è come un percorso. Non è un luogo nel quale soddisfare i nostri capricci.

In questo percorso veniamo aiutati dal Pastore, dalla chiesa, dai fratelli a mettere piano piano i pezzi giusti nelle nostre vite. Pezzo dopo pezzo l’immagine del tuo percorso di crescita si amplia e migliora, ma se poi decidi di intraprendere un altro percorso l’immagine non si completa e ricevi pezzi che non gli appartengono.

 

Fai la scelta giusta, fai in modo che il percorso che pensi sia giusto per te venga portato a compimento, con unità e con arresa.Così facendo la tua vita prenderà la giusta piega, perché deciderai di affrontare il processo.

 

È necessario essere uniti, come i gladiatori nel film “Il Gladiatore”, nella scena dove vengono portati nell’arena per combattere, e non avendo le giuste armi per vincere, utilizzano una strategia che li porta comunque alla vittoria: testuggine.

 

È arrivato il tempo di rialzarci tutti insieme come un solo uomo, come una sola persona contro il nemico. È arrivato il tempo di smetterla di guardare al nostro individualismo.

Soltanto quando saremo uno potremo vedere la gloria di Dio, soltanto quando saremo uniti e compatti come quella testuggine, senza poter dare spazio al nemico, potremo avere la vittoria.

 

1° Corinzi 11:29 poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore.

 

Discernere: separare, discriminare, preferire, giudicare, decidere una controversia, ritirarsi da uno, separarsi in uno spirito ostile, opporsi, lottare con disputa, contendere, essere in disaccordo.

 

Queste sono tutte opere della carne e sono lontane da ciò che Dio vuole, ovvero essere uniti con un solo cuore ed un solo desiderio, che è quello di vedere la gloria di Dio.