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QUESTIONE DI CUORE
Past. Evangelista Heros Ingargiola
Per ricevere la rivelazione dell’amore di Dio abbiamo bisogno che il nostro cuore venga esaminato, ed è proprio il nostro cuore il tema centrale della predicazione di oggi.
DEUTERONOMIO 30.6 L’Eterno, il tuo DIO, circonciderà il tuo cuore e il cuore dei tuoi discendenti, affinché tu ami l’Eterno, il tuo DIO, con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, e così tu viva
Dio è interessato al cuore, infatti l’uomo può fare tante cose ma avendo attitudini sbagliate o può fare errori ma avendo un cuore sincero.
Dio è un Dio di ordine, prima “circoncide” il nostro cuore e poi quello dei nostri discendenti. “Circoncidere” significa nascere di nuovo. Se Dio non circoncide il cuore dell’uomo, egli sarà impossibilitato ad amare Dio. Questi versi sono una promessa che Dio ha adempiuto in Cristo. Senza Cristo non può esserci un buon cuore e per amare Dio abbiamo bisogno che Lui ci doni un cuore nuovo.
Nell’Antico Testamento la parola cuore viene tradotta dall’ebraico lebàb cioè cuore come organo più interno e leb, cioè il nostro io o spirito, dove risiedono sentimenti, volontà, intelletto.
Nel Nuovo Testamento la parola cuore viene invece tradotta dal greco kardia, che è la radice dell’uomo interiore. Il nostro cuore è quindi la radice che determina e condiziona la nostra vita.
Cosi come nella vita naturale il primo organo che si produce è il cuore, allo stesso modo anche la vita spirituale si sviluppa dal cuore.
Fin dall’origine il Signore aveva formato e creato gli esseri umani a sua immagine e somiglianza. Il cuore che oggi noi credenti abbiamo è quello che avevano anche Adamo ed Eva prima della caduta. Dopo la caduta infatti il cuore è diventato malato, prima invece era un cuore buono.
Nella società odierna il problema non è il peccato, ma il cuore. Se il cuore ha una radice di peccato, inevitabilmente come frutto svilupperà il peccato.
ROMANI 3.23 poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio,
Dio creò Adamo ed Eva a sua immagine e somiglianza e li pose nel giardino dell’eden, dove egli manifestava la sua gloria e li incontrava. Prima della caduta l’uomo era nato per la gloria, ma se oggi il nostro cuore viene sanato può accedere alla gloria di Dio.
GENESI 2.8,15 Poi l’Eterno DIO piantò un giardino in Eden, ad oriente, e vi pose l’uomo che aveva formato. L’Eterno DIO prese dunque l’uomo e lo pose nel giardino dell’Eden perché lo lavorasse e lo custodisse.
GENESI 1.26 Poi DIO disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame e su tutta la terra, e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
Dio ci ha posto nello spirito, per custodirlo e per lavorare in esso. Abbiamo bisogno di sorvegliare e custodire il nostro spirito, affinchè possiamo avere comunione con Lui. Il nemico cercherà di allontanarci dalla presenza di Dio, dalla chiesa, dalla preghiera come fece con Adamo ed Eva, rubandogli la meravigliosa intimità che loro avevano con Dio.
GENESI 3.8 Poi udirono la voce dell’Eterno DIO che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno; e l’uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza dell’Eterno DIO fra gli alberi del giardino. Adamo ed Eva avevano comunione con Dio, Egli aveva creato ogni cosa in funzione della relazione che aveva con l’uomo e la donna. Dio ci ha posti nell’habitat dello spirito per farci stare lì.
Il nemico ha deviato il cuore di Adamo, portandolo fuori dall’habitat che Dio aveva creato, distruggendo così anche il piano originario di Dio.
GENESI 3.15 E io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei; esso ti schiaccerà il capo, e tu ferirai il suo calcagno».
Il proposito di Dio per la chiesa inizia già dal libro della genesi. Dio doveva riportare il cuore dell’essere umano a sè, serviva quindi un piano di riconciliazione che si realizzò con la nascita di Gesù Cristo. Dio circoncide il nostro cuore con la nuova nascita. Dio ha trapiantato il nostro cuore, e ce ne ha donato uno nuovo.
MARCO 7.14 Poi, chiamata a sé tutta la folla, disse loro: «Ascoltatemi tutti ed intendete: 15 Non c’è nulla di esterno all’uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono da lui che lo contaminano. 16 Chi ha orecchi da udire, oda!». 17 Quando poi egli fu rientrato in casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogarono sul significato della parabola. 18 Ed egli disse loro: «Siete anche voi così privi d’intelligenza? Non capite voi che tutto ciò che dal di fuori entra nell’uomo non può contaminarlo, 19 perché non entra nel suo cuore, ma nel ventre, e poi se ne va nella fogna?». Così dicendo, dichiarava puri tutti gli alimenti. 20 Disse ancora: «Ciò che esce dall’uomo, quello lo contamina. 21 Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, procedono pensieri malvagi, adultéri, fornicazioni, omicidi, 22 furti, cupidigie, malizie, frodi, insolenza, invidia, bestemmia, orgoglio, stoltezza. 23 Tutte queste cose malvagie escono dal di dentro dell’uomo e lo contaminano».
Non sono le cose naturali che contaminano il nostro cuore. Se il nostro cuore è malvagio, di conseguenza avremo pensieri malvagi, modo di parlare malvagio e modo di agire malvagio. Tutto dipende dal nostro cuore.
LUCA 6.43 Poiché non c’è albero buono che faccia frutto cattivo, né albero cattivo che faccia frutto buono. 44 Ogni albero infatti lo si riconosce dal proprio frutto, perché non si raccolgono fichi dalle spine e non si vendemmia uva da un rovo. 45 L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae il bene; e l’uomo malvagio dal malvagio tesoro del suo cuore trae il male, perché la bocca di uno parla dall’abbondanza del cuore. 46 Ora, perché mi chiamate, “Signore, Signore”, e non fate quello che dico? 47 Chiunque viene a me, e ode le mie parole e le mette in pratica, io vi mostrerò a chi è simile.
Le persone che non nascono di nuovo non possono fare frutti buoni, ma se la vita del credente non produce altresì frutti buoni ciò non significa che non è salvato, ma che c’è bisogno di essere curati. L’uomo è formato da spirito, anima e corpo e spesso la radice che è stata sanata da Gesù viene influenzata dal sistema del mondo, di conseguenza si producono frutti cattivi. Il primo passo fondamentale è quello di circoncidere il nostro cuore, ma il secondo è quello di permettere a Dio di guarire e ristorare il nostro cuore.
II TESSALONICESI 5.23 Ora il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l’intero vostro spirito, anima e corpo siano conservati irreprensibili per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo.
Lo spirito deve influenzare l’anima ed essa deve a sua volta influenzare il corpo, ma spesso non è così e avviene al contrario fino al punto di spegnere lo spirito.
Quali sono gli effetti che la nuova nascita produce nel nostro spirito?
La nuova nascita è la rinascita dello spirito. Tutti noi eravamo morti nei falli e nei peccati a causa della radice di peccato tramandata da Adamo, che si trasmette ad ogni essere umano, ma tutti coloro che ricevono Cristo nella loro vita ricevono la natura divina.
II CORINZI 5.17 Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove.
La natura di Adamo non ci permette di avere comunione con Dio.
1.Ci da capacità di cominicare con Dio.
EZECHIELE 36.26 Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dalla vostra carne il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.
Nel momento in cui il nostro cuore viene cambiato con uno nuovo, allora possiamo iniziare a comunicare con Dio.
2. Conoscere chi è Dio e la sua volontà. Prima di conoscere Dio, non conosci la manifestazione della sua presenza, del suo amore per te. Tutto cambia realmente quando incontri Gesù e avviene il miracolo della nuova nascita, solo allora puoi conoscerlo e capire la sua volontà.
COLOSSESI 1.9 Perciò anche noi, dal giorno in cui abbiamo sentito questo, non cessiamo di pregare per voi e di chiedere che siate ripieni della conoscenza della sua volontà, in ogni sapienza ed intelligenza spirituale.
La nuova nascita è vitale per ogni essere umano.
3.Abilità di essere veri adoratori.
L’adorazione è questione di cuore, non è soltanto correlato al canto o alla musica, quella è una delle espressioni dell’adorazione.
GIOVANNI 4.23 Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità, perché tali sono gli adoratori che il Padre richiede.
Se il nostro spirito è in Cristo, allora siamo veri adoratori e quindi dobbiamo adorarlo.
Attraverso lo spirito Dio comunica con noi, si rivela nella nostra vita e accediamo alla presenza di Dio.
GIOVANNI 3.1-6 Or c’era fra i farisei un uomo di nome Nicodemo, un capo dei Giudei. 2 Questi venne a Gesù di notte e gli disse: «Maestro, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio, perché nessuno può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui». 3 Gesù gli rispose e disse: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio». 4 Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?». 5 Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Ciò che è nato dalla carne è carne; ma ciò che è nato dallo Spirito è spirito.
Dio desidera dare un cuore nuovo ad ogni essere umano affinchè ognuno possa conoscerlo, realizzare la sua volontà ed avere la certezza di vivere eternamente con Lui. Non ci stanchiamo di predicare il Vangelo, perchè tutti gli esseri umani hanno bisogno di un nuovo cuore. Per tutti coloro che sono in Cristo, scegliamo di lasciare curare il nostro cuore dal Padre affinchè la nostra vita possa essere un meraviglioso albero che produce frutti buoni per la sua gloria.