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Worship Service 11.09.2022

CAMMINARE PER LO SPIRITO – parte 2 – Camminare con Dio

Pastore Heros Ingargiola

LUCA 4:1 Gesù, pieno di Spirito Santo, ritornò dal Giordano, e fu condotto dallo Spirito
nel deserto per quaranta giorni, dove era tentato dal diavolo.

Gesù fu ripieno di Spirito Santo dopo il battesimo nel Giordano. Egli anche se era Dio ha
avuto bisogno di vivere la pienezza dello Spirito. Questo ci insegna che non possiamo
essere guidati da Dio se non viviamo nella Sua pienezza. Il Signore ci può guidare anche se
non siamo ripieni ma non tramite il Suo Spirito.

Gesù fu guidato nel deserto dallo Spirito, ma non andiamo nel deserto se non è lo Spirito a
guidarci lì. A volte lo Spirito ci guida in luoghi aridi per attirarci a Lui. Infatti, solitamente
se c’è il benessere l’uomo lascia Dio in un angolo. Come nel naturale ci sono stagioni
diverse, così nella nostra vita. A volte Egli ci conduce in pascoli di tenera erba, altre volte
ci conduce nel deserto.

Gesù dovette affrontare il deserto così da poter venire in nostro aiuto quando noi siamo
nel deserto. Egli ci è stato prima di noi! Gesù è stato nel deserto per 40 giorni. Questo
numero rappresenta per gli ebrei il cambiamento. Il Signore ci porta nel deserto per
cambiarci!

LUCA 4:14 Gesù, nella potenza dello Spirito, se ne tornò in Galilea; e la sua fama si
sparse per tutta la regione.

Il Signore vuole farci uscire dal deserto ripieni della potenza dello Spirito Santo. Quindi
non lamentiamoci! Inoltre quando ci ritroviamo nel deserto scopriamo chi siamo davvero.
Quando siamo condotti lì dallo Spirto Santo abbiamo la consapevolezza che quella non è la
destinazione finale ma solo una fermata.

Gesù nel deserto digiunò e fu tentato. La prima tentazione riguardava proprio il bisogno
fisico. Impariamo a sottomettere il nostro corpo perché il diavolo può toccare anche la
debolezza del nostro corpo. La Bibbia ci insegna che l’unico modo per affrontare le
tentazioni è fuggendo da esse. Diversa invece è la prova, per la quale dobbiamo chiedere
saggezza e affrontarla.

Molti uomini prima e dopo Gesù camminarono con Dio. Quindi anche noi possiamo! Spesso
desideriamo che Dio cammini con noi ma siamo noi a dover seguire Lui. Camminare con
Dio comporta dei sacrifici!

GENESI 6:9 Questa è la posterità di Noè. Noè fu uomo giusto, integro, ai suoi tempi; Noè
camminò con Dio.

Ai tempi di Noè il peccato era sparso su tutta la terra più di oggi. Lui fu integro in quella
generazione corrotta nonostante non avesse ancora lo Spirito di Dio in lui. Quanto più noi
che abbiamo lo Spirito Santo in noi possiamo essere integri! Noè non fu perfetto. La parola
“integro” significa “completo”. Il peccato ancora non aveva corrotto il cuore di Noè.
Infatti il peccato prima di essere compiuto viene concepito nel cuore. Stiamo attenti a ciò
che riempie la nostra anima. L’integrità ci permette di essere visitati da Dio.

Il Signore poteva giudicare tutta la terra ma decise di conservare un residuo. Questo è
quello che Dio vuole fare attraverso le nostre vite per la nostra generazione e per quelle
future. Quando camminiamo in modo integro stiamo permettendo alla benedizione di
raggiungere anche i nostri figli e i figli dei nostri figli: non guardiamo ciò che satana ci sta
offrendo, teniamo lo sguardo fisso verso il Cielo! Egli sta per ritornare!

GALATI 5:16-17 Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri
della carne. 17 Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri
contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che
vorreste.

La nostra natura è spirito come quella di Dio. Molti figli di Dio però, pur avendo lo spirito
rigenerato non camminano per lo spirito, bensì nell’anima secondo i propri desideri e i
propri pensieri. Camminare nello spirito significa:

–   Che lo Spirito Santo vive dentro di noi. Non possiamo camminare per lo Spirito se lo
Spirito Santo non vive in noi.

–   Essere aperti e sensibili all’influenza dello Spirito Santo, quindi non facendo quello
che ci piace ma quello che a Lui piace. Significa quindi lasciare a Lui la guida!

–   Modellare la nostra vita secondo l’influenza dello Spirito. Noi non siamo i vasai
della nostra vita, Dio lo è.

Se camminiamo per lo spirito i desideri della carne non avranno potere su di noi.
Camminare per lo spirito non significa camminare nel legalismo. I Galati erano usciti dalla
grazia.

Camminare per lo spirito è camminare per la via dell’amore, per fede, in comunione con
Gesù. Egli non ci porterà mai a peccare, piuttosto ci porterà vicino ai peccatori per
parlare loro del Suo amore. Lo Spirito Santo non criticherà mai gli altri. L’accusatore è
satana. Lo Spirito Santo lavorerà al nostro fianco per farci assomigliare sempre di più al
Signore.

PROVERBI 28:6 Meglio il povero che cammina nella sua integrità, che il perverso che
cammina nella doppiezza, ed è ricco.

Camminare per lo Spirito significa avere un cuore integro e non doppio. Come possiamo
benedire Dio e con la stessa lingua parlare male degli altri? Questo è un cuore doppio!

PROVERBI 28:18 Chi cammina da integro sarà salvato, ma il perverso che percorre vie
tortuose, cadrà all’improvviso.

Quando camminiamo nell’integrità non abbiamo nulla da temere perché Dio è il nostro
liberatore.

PROVERBI 28:26 Chi confida nel proprio cuore è uno stolto, ma chi cammina da saggio
scamperà.

Stiamo attenti a chi stiamo seguendo! Non camminiamo per le nostre voglie, seguiamo
Dio. Quando camminiamo per lo Spirito non c’è spazio per la concupiscenza. Non c’è una
via di mezzo tra la carne e lo spirito.

Lo Spirito Santo non si muove in noi per gratificare i nostri desideri. Gesù non è venuto per
renderci felici ma per salvarci: già la Sua misericordia dovrebbe renderci felici!

La carne brama cose contro lo spirito. Essa non è il nostro corpo ma è la nostra natura
peccaminosa, la quale cerca sempre di attirarci al peccato. C’è un combattimento
interiore. Noi posiamo decidere con chi allearci e poi questo sarà visibile nell’esteriore.
Gesù stava in mezzo ai peccatori ma questi non avevano modo di influenzarlo perché Lui
era condotto dallo Spirito.

Abbiamo letto in Galati che la carne ha desideri contrari allo spirito. Non possiamo quindi
camminare nell’inimicizia o nella lamentela e dire di camminare nello spirito. Non
possiamo parlare male degli altri e poi dire di amare il Corpo di Cristo.

Questo è il motivo per cui Gesù ci ha detto che non ci avrebbe lasciati orfani perché
periremmo insieme a tutti gli altri. Quindi abbiamo bisogno del Consolatore, lo Spirito
della Verità, il quale ci guida per camminare al di sopra di tutte le opere infruttuose della
carne. Se consacriamo la nostra vita e meditiamo la Parola, lo Spirito Santo ci guiderà
dove Lui desidera, la carne si abbasserà e non avrà più forza per influenzarci.

Senza la Sua Parola non c’è vittoria sopra la nostra carne. Non possiamo vincere la nostra
battaglia se non sfoderiamo la spada della Parola. Questa battaglia rimarrà ogni giorno
finché non andremo con Gesù. Se non nutriremo lo Spirito, la carne ci porterà a peccare.
Quando camminiamo secondo la carne iniziamo a morire. Possiamo decidere come vivere
la nostra vita, se far morire il proposito in noi o darci alla Parola di Dio.

Gesù dovette affrontare la battaglia che il primo uomo, Adamo, perse. Egli fu tentato dal
serpente e andò dietro una verità deformata. Spesso le persone cadono, vengono
ingannate e falliscono senza avere più la forza per tornare in modo sincero davanti a Dio.
Il più grande combattimento è contro il nostro “io”. Non possiamo parlare male dei fratelli
o vivere nel rancore. Il nostro Dio è un Dio di amore che toglie il risentimento e guarisce i
cuori rotti.

Chi cammina nello spirito, evidenzia lo spirito, l’amore per gli altri, l’ubbidienza e la
sottomissione. Non inganniamoci, possiamo nascondere la carne per un tempo ma poi si
paleserà. Quando camminiamo nel segreto secondo lo spirito sarà Dio stesso ad onorarci!