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Worship service 07.04.2019

https://youtu.be/wrk07E_b-R8

 

L’IMPORTANZA Di PREGARE IN ALTRE LINGUE

Fratello Marco Mantegna

Giacomo 5.18 Pregò di nuovo, e il cielo diede la pioggia, e la terra produsse il suo frutto.
Dio desidera fare entrare i suoi figli in una nuova stagione per questo è necessario pregare ed alzare le nostre aspettative; la preghiera ha una grande potenza e ci permette di vedere un cambiamento riguardo le situazioni che stiamo vivendo.
Giacomo 5.17 Elia era un uomo sottoposto alle nostre stesse passioni, e pregò intensamente che non piovesse e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi.
Il profeta Elia non si stancò di pregare infatti lui “pregò di nuovo” :dal verbo originale did’-o-mee è una formula prolungata di un verbo primario, significa anche supplicare, adorare, ricevere, impostare, mostrare, colpire con la mano, soffrire, prendere, pronunciare, cedere. Quindi è una ripetizione di un’azione che viene fatta più volte e ciò ci fa comprendere che dobbiamo perseverare, essere determinati e non smettere di pregare fino a quando non vediamo l’adempimento della nostra richiesta. Se faremo come fece il profeta Elia vederemo il frutto delle nostre preghiere e i cieli si apriranno affinchè la pioggia della benedizione arrivi sulla nostra vita, sulla nostra casa e sulla nostra famiglia.
Il cielo diede la pioggia: il cielo è la dimensione spirituale favorevole, è in questa dimensione che vediamo germogliare qualcosa di nuovo. Le nostre promesse sono già adempiute nel cielo e attraverso la nostra preghiera le materializziamo sulla terra.
La terra produsse il suo frutto: un terreno arabile, la terra come contrasto con il mare o l’acqua, la terra come contrasto con i cieli e la terra abitata, terra come come territorio, regione risultato del raccolto e della benedizione. Quando preghiamo vediamo arrivare benedizione, fecondazione e moltiplicazione, questo è il frutto di cui parla la Parola di Dio.

La vita di preghiera di un figlio di Dio è il riflesso dell’amore che si ha per Lui infatti quando si ama qualcuno, si ha altersì il desiderio di condividere del tempo insieme. Se amiamo Dio dobbiamo dimostrarlo dedicando tempo in preghiera, la prima conseguenza dell’amore è uno stile di vita di preghiera e di intimità con il Padre celeste.
I corinzi 12.31 Voi, però, desiderate ardentemente i doni maggiori! Ora vi mostrerò una via, che è la via per eccellenza.
L’amore è la via più alta che dobbiamo cercare. Tutto ciò che facciamo per il regno di Dio deve essere sempre motivato dall’amore di Dio, non dobbiamo fare le cose per dovere o per abitudine. Quando cresciamo nella rivelazione dell’amore di Dio per le nostre vite impariamo di conseguenza ad amare coloro che ci circondano e proprio Gesù ci ha dato la dimostrazione più grande dando la Sua vita per ciascuno di noi.
Spesso ci accontentiamo della dimensione in cui viviamo e di conseguenza non chiediamo a Dio di entrare in una dimensione più alta o in nuovi territori perchè ci sentiamo già appagati e non abbiamo il desiderio di vedere cose nuove ma Dio desidera che possiamo entrare nella dimensione del soprannaturale dove ogni cosa è possibile.
A Dio piacciano i poveri in spirito, cioè coloro che sono sempre bisognosi di Lui e che desiderano crescere. Non possiamo pensare di potercela fare da soli, di credere che conosciamo già tutto e che non dobbiamo imparare più nulla, dobbiamo modificare l’attitudine del nostro cuore da indipendente a dipendente e bisognoso di Dio.

Una delle mancanze di preghiera è la mancanza di preghiera in altre lingue, questo è un aspetto che spesso sottovalutiamo ma che porta dei benefici nella nostra vita. Pregare in altre lingue è un dono dello Spirito Santo e ci permette di camminare in modo soprannaturale. Entrare nella dimensione dello spirito implica uno sforzo della nostra carne per questo spesso ci si scoraggia e non si dedica tempo al parlare in altre lingue ma Dio ci incoraggia a farlo perchè il nostro spirito ma anche tutto il nostro intero essere ne trae beneficio.

Analizziamo sette ragioni per cui un credente dovrebbe parlare in altre lingue:
1. Le lingue sono utili per l’edificazione spirituale soggettiva.
I Corinzi 14. 4,14 Chi parla in altra lingua edifica se stesso; ma chi profetizza edifica la chiesa. Perché, se io prego in altra lingua, il mio spirito ben prega, ma la mia mente rimane infruttuosa.
Il termine edificare dal greco significa caricare. Quando parliamo in altre lingue, il nostro spirito si ricarica e riceve una forza soprannaturale. L’apostolo Paolo aveva compreso l’importanza di quest’aspetto e infatti ringraziava Dio che parlava in lingue più di tutti gli altri.
2. Le lingue ci ricordano la presenza di Dio Spirito Santo in noi.
Giovanni 14.16-17 Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce; ma voi lo conoscete, perché dimora con voi e sarà in voi.
Noi siamo il tempio dello Spirito Santo e quando preghiamo in altre lingue consapevolizziamo che Lui vive dentro di noi e ciò modificherà il nostro modo di vivere.

3. Le lingue ci permettono di pregare in accordo alla perfetta volontà di Dio. Il nostro spirito sà ciò di cui abbiamo bisogno e sà qual’è la perfetta volontà di Dio invece noi a volte cerchiamo la nostra volontà.
4. Lo Spirito Santo ci dona il modo di parlare.
Romani 8.26-27 Nello stesso modo anche lo Spirito sovviene alle nostre debolezze, perché non sappiamo ciò che dobbiamo chiedere in preghiera, come si conviene; ma lo Spirito stesso intercede per noi con sospiri ineffabili. E colui che investiga i cuori conosce quale sia la mente dello Spirito, poiché egli intercede per i santi, secondo Dio.
Ci sono delle situazioni in cui non sappiamo come pregare e proprio in quei momenti possiamo sperimentare la potenza del parlare in altre lingue ed il nostro spirito palerà direttamente con lo Spirito di Dio e gli dirà ciò di cui abbiamo bisogno.

5. Parliamo ispirati dallo Spirito Santo.
6. Le lingue ci stimolano ad avere fede in Dio.
Giuda 20 Ma voi, carissimi, edificando voi stessi sulla vostra santissima fede, pregando nello Spirito Santo,
I Corinzi 14.20 Fratelli, non siate bambini di senno, ma siate bambini in malizia e uomini compiuti in senno.
Quando parliamo in altre lingue veniamo edificati e la nostra fede in Dio cresce.
7. Parlare in lingue è il modo di restare liberi dalle contaminazioni mondane. Quando parliamo
in altre lingue infatti ci concentriamo nelle cose dello spirito, e ci allontaniamo da tutte quelle cose che vogliono distrarci dalla presenza di Dio.
L’esortazione che Dio ci rivolge è quella di ritornare a dedicare tempo al pregare in altre lingue affinchè possiamo essere edificati e camminare in modo soprannaturale.