Pastore Heros Ingargiola – CAMBIA LA TUA SORTE
La fede permette a Dio di fare miracoli.
Romani 1:17 Poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, com’è scritto: «Il giusto per fede vivrà».
La fede ci permette di avere la rivelazione della giustizia di Dio rivelata nel Vangelo di Gesù. La fede per il giusto è una questione di vita o di morte. È attraverso la fede che potremo sperimentare l’eredità che Dio ha per noi.
La fede è uno dei sensi spirituali, infatti ci permette di entrare nella dimensione soprannaturale. È attraverso la fede che possiamo camminare con il Signore in modo spirituale e afferrare le promesse che ci ha fatto! Ci sono promesse che riguardano la nostra eternità. Ad esempio il nostro nome è scritto nel libro della Vita!
La fede è una fiducia incondizionata verso qualcuno o qualcosa. Possiamo avere anche una fede mentale o naturale. Gli atei per esempio indirizzano la propria fede naturale verso qualcosa di diverso da Dio ma non vuol dire che non credano a nulla. Noi invece come Cristiani mettiamo la nostra fede nel nostro Signore e nella Sua Parola. Maggiore sarà quindi la rivelazione di chi Lui è, maggiore sarà la nostra fede in Lui. L’informazione serve ad avere una fede mentale, ma con la rivelazione viene tolto il velo da quella determinata parola. In questo modo arriva al nostro cuore.
Come abbiamo letto in Romani, la Parola è rivelata da fede a fede. Ci vuol dire che la rivelazione è progressiva, quindi anche la nostra crescita è progressiva. Inizialmente magari conosceremo Gesù come salvatore, poi come Colui che ci guarisce o il nostro migliore amico.
Giovanni 20:29 Gesù gli disse: «Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!»
Nei versi precedenti Gesù rimprovera Tommaso per la sua incredulità. La fede dovrebbe superare ci che è immediatamente visibile perché si basa sulla fiducia.
Giovanni 20:27 Poi disse a Tommaso: «Porgi qua il dito e guarda le mie mani; porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente».
La vera fede deve credere in quello che Dio sta dicendo prima della realizzazione. Il Signore è il rimuneratore dell’oggi. Egli ricompensa sempre coloro che hanno fede in Lui
Ebrei 11:6 Ora senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano.
La fede è come un muscolo che va alimentato con la Parola e la preghiera tramite l’aiuto dello Spirito Santo. La nostra fede è ci che ci permette di sperimentare cose come l’avvicinamento a Lui, afferrare le Sue promesse e agire nel soprannaturale.
Giovanni 5:1 Dopo queste cose ci fu una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 2 Or a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, c’è una vasca, chiamata in ebraico Betesda, che ha cinque portici. 3 Sotto questi portici giaceva un gran numero d’infermi, di ciechi, di zoppi, di paralitici[, i quali aspettavano l’agitarsi dell’acqua; 4 perché un angelo, in determinati momenti, scendeva nella vasca e agitava l’acqua; e il primo che vi scendeva dopo che l’acqua era stata agitata, era guarito di qualunque malattia fosse colpito]. 5 Là c’era un uomo che da trentotto anni era infermo. 6 Gesù, vedutolo che giaceva e sapendo che già da lungo tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?» 7 L’infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno che, quando l’acqua è mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me». 8 Gesù gli disse: «Àlzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». 9 In quell’istante quell’uomo fu guarito; e, preso il suo lettuccio, si mise a camminare. 10 Quel giorno era un sabato; perciò i Giudei dissero all’uomo guarito: «È sabato, e non ti è permesso portare il tuo lettuccio». 11 Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi il tuo lettuccio e cammina”». 12 Essi gli domandarono: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi il tuo lettuccio e cammina?”» 13 Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, perché in quel luogo c’era molta gente. 14 Più tardi Gesù lo trovò nel tempio, e gli disse: «Ecco, tu sei guarito; non peccare più, ché non ti accada di peggio». 15 L’uomo se ne andò , e disse ai Giudei che colui che l’aveva guarito era Gesù. 16 Per questo i Giudei perseguitavano Gesù; perché faceva queste cose di sabato.
Gesù si trovava a Gerusalemme durante una festa, vicino alla piscina chiamata Bethesda. Questo nome vuol dire “Casa della misericordia” o “luogo di sorgenti”. Tutti gli ammalati aspettavano di riuscire ad entrare nella piscina dopo l’ascesa di un angelo.
Questa storia ci può ricordare il modo di vivere di questa società, la quale vive sperando nella fortuna o nel destino. Noi al contrario dobbiamo crescere nella fede in Gesù. Quell’uomo nonostante avesse Gesù davanti sperava ancora in qualcosa di naturale. Spesso molte persone pur avendo a disposizione la benedizione di Dio, la ricercano in tanto altro. Noi abbiamo qualcuno di molto più grande della fortuna! Non andiamo dietro ad altre cose. Alcuni magari aspettano arrivi un grande ministro per poter ricevere qualcosa, oppure di sentire una forte manifestazione della presenza di Dio. Ma se noi abbiamo fede in Dio tutto può accadere!
Come abbiamo letto, vicino a quella piscina c’erano tante persone. Gesù avrebbe potuto guarirli tutti, eppure si rivolse solo a un uomo. “Vuoi essere guarito?” gli chiese Gesù. Dopo 38 anni l’attenzione di Dio arrivò su quell’uomo. Non perché le cose non sono cambiate per molto tempo nella nostra vita, allora non cambieranno mai. Vogliamo vedere la nostra situazione cambiare? Questo è il momento!
A volte Dio opera in modo sovrano. Poteva guarire quell’uomo senza il suo permesso. Ma glielo chiese. Il cambiamento necessita di collaborazione. Vogliamo veramente il cambiamento? Siamo pronti ad avere fiducia in Dio? Con la nostra fede collaboriamo con Lui. Quest’uomo ebbe fede e collaborò perché si alzò come Gesù gli aveva detto. Avrebbe potuto questionare l’impossibilità di quel gesto, ma fu ubbidiente.
I religiosi per , invece che essere felici del miracolo, contestarono la guarigione perché avvenuta nella giornata di sabato.
La tradizione allontana l’uomo da Dio, ma la fede lo avvicina a Lui! La religione non ci fa conoscere chi Cristo realmente è. Gesù stava mostrando che il sabato era fatto per Dio e non Dio per il sabato. Avevano rinchiuso Dio in una tradizione, deformando la Sua legge.
Giovanni 8:18 Ora sono io a testimoniare di me stesso, e anche il Padre che mi ha mandato testimonia di me». 19 Essi perciò gli dissero: «Dov’è tuo Padre?» Gesù rispose: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio».
Volevano giudicare Dio. Egli opera dove, quando e con chi vuole. Non limitiamo più Dio con la nostra incredulità. Dove Dio arriva c’è una grande opportunità: Lui può cambiare la nostra condizione, non importa da quanto tempo siamo in attesa! Chiediamo a Dio con fede e non con speranza! Non mettiamo più la nostra fede nel passato. La nostra sorte può essere cambiata!