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Rhema anno 2017
Past. Heros Ingargiola
La parola specifica per la chiesa locale Parola della Grazia Milano per il 2017 si trova in 1Cor. 12:31 in cui l’Apostolo Paolo parla dell’amore AGAPEO.
La parola AGAPEO deriva dal greco àgape, agăpe, gr. ἀγάπη «amore» e significa letteralmente affetto, amore, convito fraterno presso gli antichi cristiani.
Non desiderate solo i doni per essere mettere in mostra noi stessi e stupire gli altri ma “cercate la via dell’eccellenza, l’amore” soprannaturale, l’amore AGAPEO.
Giovanni 13:1-17Ora prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta per lui l’ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio se ne tornava, si alzò da tavola, depose le sue vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse. Poi mise dell’acqua in una bacinella, e cominciò a lavare i piedi ai discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio del quale era cinto. Si avvicinò dunque a Simon Pietro, il quale gli disse: «Tu, Signore, lavare i piedi a me?» Gesù gli rispose: «Tu non sai ora quello che io faccio, ma lo capirai dopo». Pietro gli disse: «Non mi laverai mai i piedi!» Gesù gli rispose: «Se non ti lavo, non hai parte alcuna con me». E Simon Pietro: «Signore, non soltanto i piedi, ma anche le mani e il capo!» Gesù gli disse: «Chi è lavato tutto non ha bisogno che di aver lavati i piedi, è tutto quanto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Perché sapeva chi era colui che lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri». Quando dunque ebbe loro lavato i piedi ed ebbe ripreso le sue vesti, si mise di nuovo a tavola, e disse loro: «Capite quello che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore; e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, che sono il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Infatti vi ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come vi ho fatto io. In verità, in verità vi dico che il servo non è maggiore del suo signore, né il messaggero è maggiore di colui che lo ha mandato. Se sapete queste cose, siete beati se le fate.
In questi ultimi capitoli (dal 13/ al 17) prima della crocifissione, Gesù si dedica e si occupa in modo particolare dei suoi discepoli. Gesù interrompe il suo ministero pubblico per esercitare un ministero privato con i suoi. Gesù annuncia l’opera che stava per compiere, il tradimento, l’arresto che sarebbe avvenuto. Egli era consapevole che stava per ritornare al Padre, impartisce nei loro cuori il segreto del servizio cristiano. Infatti Gesù sconvolse il pensiero dei discepoli, lavarsi i piedi era necessario specialmente in una regione piena di polvere . Probabilmente erano anche disponibili a voler lavare i piedi al Maestro ma non molto propensi nel dover lavare i piedi gli uni agli altri. Quando Gesù fece questo gesto (solitamente riservato ai servi più umili) volle dimostrare e incoraggiare:
– Attitudine del vero discepolo: carità e umiltà.
– purificazione spirituale.
V.8-9 se l’Agnello di Dio non purifica l’uomo dal suo peccato l’uomo non potrà avere alcuna comunione col Signore. Espiazione completa che si compie una volta e per tutte nel momento della salvezza. V.10 Ma tutti coloro che sono stati giustificati e purificati hanno bisogno di lavare solo i piedi durante il loro cammino cristiano contro il peccato e i desideri illegittimi della loro carne. Dio compie la Santificazione. V.12 -14 questa azione imbarazzò tutti i discepoli perché capirono (Luca 22:24). V.15 il fine di Gesù è stato fissare il modello del servizio cristiano fondato sull’umiltà e sull’amore.
Maggiore sarà la tua visibilità nel servire Dio, maggiormente dovrai abbassare te stesso per servire gli altri.
(1 Corinzi 11:23-34) la santa Cena del Signore.
Poiché ho ricevuto dal Signore quello che vi ho anche trasmesso; cioè, che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in (1*)memoria di me». Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me. Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, (3*) finché egli venga». Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. Ora ciascuno (2*) esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore. Per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono. Ora, se esaminassimo noi stessi non saremmo giudicati; ma quando siamo giudicati siamo corretti dal Signore, per non essere condannati con il mondo. Dunque, fratelli miei, quando vi riunite per mangiare, aspettatevi gli uni gli altri. Se qualcuno ha fame, mangi a casa, perché non vi riuniate per attirare su di voi un giudizio. Quanto alle altre cose, le regolerò quando verrò.
I tre aspetti della Cena della Signore.
-1 guardare indietro, il passato. gesù disse “FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME”. La croce é il punto di partenza di ogni nuovo inizio.
-2 guardare dentro, il presente. Lo deduciamo da “ORA CIASCUNO ESAMINI SE STESSO”.
1 Corinzi 11:28-32 Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; poiché chi mangia e beve, mangia
e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore. Per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e
parecchi muoiono. Ora, se esaminassimo noi stessi non saremmo giudicati; ma quando siamo giudicati siamo corretti dal Signore,
per non essere condannati con il mondo.
-3 guardare avanti, il futuro. ….”FINCHÉ EGLI VENGA”. Dobbiamo preparaci ed equipaggiarci al ritorno di Gesù.