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Worship service 22 01 2017

https://soundcloud.com/gaudio-saracino/culto-22-01-2017-pastheros-ingargiola-lamore-di-dio-apre-le-frontiere

L’AMORE DI DIO HA APERTO LE FRONTIERE 2^ parte

Past. Ev. Heros Ingargiola

I CORINZI 12.31 Ora voi cercate ardentemente i doni maggiori; e vi mostrerò una via ancora più alta.

La predicazione di questa domenica è la seconda parte della domenica precedente. Quando l’apostolo Paolo in questi versi scrive”ora” è perchè il linguaggio della fede è presente.

La ricerca dei doni è importante per l’edificazione della chiesa, ma se essa viene fatta per la sola manifestazione, senza essere guidata dall’amore, diventa apparenza. Dio desidera mostrarci il Suo amore, perchè l’amore naturale è limitato e dura per un tempo, ma l’amore spirituale dura per sempre. La conoscenza dell’amore di Dio ci legherà per l’eternità al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.

Se desideriamo il risveglio, dobbiamo prima di tutto essere risvegliati personalmente e ricercare la rivelazione dell’amore di Dio.

SALMO 119.130 La rivelazione delle tue parole illumina e dà intelletto ai semplici.

La rivelazione della Parola di Dio ci rende stabili. La conoscenza mentale insegnata dagli uomini rimane solo informazione, ma Dio ci spinge a ricercare in maniera più profonda la rivelazione. L’informazione ci porta nel naturale, ma la rivelazione ci conduce nel mondo spirituale, perchè i nostri occhi si aprono. La conoscenza rivelata, infatti,cambia la vita delle persone.

EFESINI 5.1 Siate dunque imitatori di Dio, come figli carissimi, 2 e camminate nell’amore, come anche Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi, in offerta e sacrificio a Dio come un profumo di odore soave. 3 Ma come si conviene ai santi, né fornicazione, né impurità alcuna, né avarizia siano neppure nominate fra di voi; 4 lo stesso si dica della disonestà, del parlare sciocco e della buffoneria, le quali cose sono sconvenienti, ma piuttosto abbondi il rendimento di grazie. 5 Sappiate infatti questo: nessun fornicatore o immondo o avaro, il quale è un idolatra, ha alcuna eredità nel regno di Cristo e di Dio. 6 Nessuno vi seduca con vani ragionamenti, perché per queste cose viene l’ira di Dio sui figli della disubbidienza. 7 Non siate dunque loro compagni. 8 Un tempo infatti eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate dunque come figli di luce, 9 poiché il frutto dello Spirito consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità, 10 esaminando ciò che è accettevole al Signore.

In Cristo siamo posizionalmente santi, ma poi ci deve essere una santificazione progressiva che avviene quotidianamente. Prima eravamo nelle tenebre e facevamo opere di tenebre, ma oggi che siamo nella luce dobbiamo fare opere di luce. Piú rivelazione avrai dell’amore di Dio, più sarai chiamato ad ubbidire al suo amore. Dio non vuole toccare le nostre emozioni, ma desidera che possiamo avere rivelazione per poi potere ubbidire. Molti, infatti, non ricevono l’amore di Dio perchè credono che la rivelazione e l’ubbidienza camminino separatamente, ma non è così infatti quando Dio ci rivela qualcosa dobbiamo essere pronti ad ubbidire mettendo in pratica.

 

GALATI 1.23 ma esse udivano soltanto dire: «Colui che prima ci perseguitava, ora annunzia quella fede che egli devastava»,

La vita dell’apostolo Paolo è cambiata attraverso la rivelazione dell’amore di Dio. L’ informazione da sola non è sufficiente per vedere una trasformazione nelle nostre vite. Se desideriamo vedere un cambiamento, abbiamo bisogno di rivelazione.

Ci sono diversi fattori che impediscono la rivelazione nella nostra vita, uno di questi è il diavolo. Non posso cambiare la storia del mio passato ma ORA in Cristo posso scegliere un piano meraviglioso per me identificandomi in Cristo. Il pastore durante la predicazione incoraggia la chiesa afferamando che probabilmente il nostro passato non è stato vissuto nell’abbondanza, ma ora Cristo è venuto per darci vita e abbondanza in ogni area della nostra vita.

Non è più tempo di guardare il passato, perchè la fede è ORA!

EBREI 11.1 Ora la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono.

A volte ci scoraggiamo di fronte agli insuccessi identificandoci con  nostri errori. La fede, invece, ci dice che è un tempo nuovo che possiamo cambiare e che se crediamo vedremo la gloria di Dio. Il nemico ti identifica con gli errori del passato ma la fede ti identifica con la tua nuova identità in Cristo.

Dobbiamo comprendere che il nostro passato non possiamo cambiarlo. Non possiamo cambiare la storia del nostro passato, ma possiamo cambiare la storia del nostro presente e del nostro futuro, perchè Cristo, che è l’autore della vita, scrive una nuova storia per noi.

-Il primo passo per ricevere rivelazione del suo amore è ACCETTARSI. Se non ci si accetta, non si ammette chi si è veramente e si vive in un mondo a sè. Ammettere chi siamo non è negare la verità ma riconoscere i nostri limiti e permettere a Dio di sopperire a quei limiti benedicendoti. Abramo, per esempio, non ha rinnegato la realtà ( lui era vecchio, Sara era sterile), ma ha creduto e ha pregato per diventare ciò che Dio gli aveva promesso.

ROMANI 4.18 Egli, sperando contro ogni speranza, credette per diventare padre di molte nazioni secondo ciò che gli era stato detto: «Così sarà la tua progenie». 19 E, non essendo affatto debole nella fede, non riguardò al suo corpo già reso come morto (avendo egli quasi cent’anni), né al grembo già morto di Sara. 20 Neppure dubitò per incredulità riguardo alla promessa di Dio, ma fu fortificato nella fede e diede gloria a Dio, 21 pienamente convinto che ciò che egli aveva promesso era anche potente da farlo. 22 Perciò anche questo gli fu imputato a giustizia.

Per comprendere l’importanza di accettarsi, vediamo un altro esempio biblico nella figura di Giacobbe. Egli dopo avere lottato a lungo con l’angelo di Dio, dovette ammettere chi era (egli era un imbroglione) per potere ricevere la benedizione di Dio. Questo ci insegna che più resistiamo al cambiamento, più si allungherà il tempo che ci deve condurre alla benedizione e alla rivelazione.

-Il secondo passo è RIPORRE LA FEDE in Dio e nelle sue promesse, attraverso l’ubbidienza.

Quando i discepoli, per esempio, si ritrovarono a dovere sfamare cinquemila persone e avevano solo cinque pani e due pesci, inizialmente iniziarono a guadare il naturale, ma poi ubbidirono al comando di Gesù iniziando a dare il cibo e questo si moltiplicava. Questo perchè? Quando Dio ci da rivelazione e ubbidiamo, iniziamo a  camminare nel soprannaturale e questo ci fa sentire il distacco da ciò che eravamo per farci vedere ciò che saremo.

-Il terzo passo è DICHIARARE LA PAROLA di Dio nella nostra vita.

Non identifichiamoci più con il passato, ma con ciò che Dio dice che saremo. Se ammettiamo chi siamo, diventeremo ciò che Dio ha detto di noi, perchè ogni cosa è possibile a chi crede. Quando Dio ci da una parola, iniziamo a guardare e ad agire nel soprannaturale, ma probabilmente non saremo compresi da chi guarda con occhi naturali. Quando dichiariamo la parola di Dio iniziamo a vedere miracoli nella nostra vita.

EBREI 10.35 Non gettate via dunque la vostra franchezza, alla quale è riservata una grande ricompensa.

Quando ci identifichiamo con il passato perdiamo la franchezza di dichiarare la parola di Dio per la nostra vita. Dobbiamo entrare in un nuovo territorio, sicuramente occorrerà pazienza ma per fede noi saremo ciò che Dio ci ha chiamati ad essere. Dobbiamo afferrare la rivelazione che è nei luoghi celesti e portarla nella nostra vita naturale.

Il culto di questa domenica ha incoraggiato la chiesa a credere che con Dio c’è sempre una nuova opportunità. Forse gli uomini e le circostanze della vita hanno scritto nel tuo passato miseria, fallimento, dolore e disperazione, ma Dio è pronto a riscrivere una nuova storia per il presente e per il futuro dove ci sarà prosperità, vittorie, gioia e abbondanza. Oggi scegli di credere alla verità della parola di Dio, che ha l’autorità di cambiare la tua realtà. Attraverso la rivelazione, l’ubbidienza e dichiarando la Sua parola inizierai a camminare nel soprannaturale e a vedere le sue promesse realizzate.