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Worship service 11 12 2016

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LA LIBERAZIONE OPERA DI DIO O DELLA CHIESA?

5° parte

Past. Ev. Heros Ingargiola

Il culto di questa domenica è la quinta parte sull’argomento della liberazione. Stiamo constatando che quando il regno di Dio avanza, il regno delle tenebre trema ed è costretto a fuggire.

GIOVANNI 8.30 Mentre egli diceva queste cose, molti credettero in lui. 31 Gesù disse allora ai Giudei che avevano creduto in lui: «Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; 32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».

La parola di Dio è la verità e noi dobbiamo credere che attraverso di essa possiamo ricevere liberazione e vivere nella vittoria. Senza la verità non può esserci liberazione, di conseguenza chi vive nella menzogna non può essere libero. La parola di Dio produce in noi fede e vita, per questo dobbiamo dimorare nella parola affinchè attraverso la sua potenza possiamo essere liberi in tutte le aree della nostra vita. E’ fondamentale affrontare l’argomento della liberazione, perchè questo apre i nostri occhi sulla realtà spirituale e ci permette di fare regnare Dio nella nostra vita.

ROMANI 6.23 Infatti il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.

Spesso i credenti non comprendono che violare la parola di Dio produce delle conseguenze terrene, spirituali ed eterne. La parola peccato significa mancare il bersaglio ed ha a che fare con tutto ciò che non è fede. Dio vuole liberare non solo ogni sua creatura, ma anche i suoi figli che possono essere influenzati da demoni, affinchè possano seguire Gesù e fare la sua volontà. Un figlio di Dio non può servirlo liberamente se si trova in una condizione di schiavitù, di oppressione o malessere.

LUCA 8.1 E in seguito avvenne che egli andava attorno per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio; con lui vi erano i dodici, 2 e certe donne, che erano state guarite da spiriti maligni e da infermità: Maria, detta Maddalena, dalla quale erano usciti sette demoni, 3 Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, le quali lo sostenevano con i loro beni.

Maria Maddalena non poteva servire Gesù, se prima non riceveva liberazione; questo è un esempio per farci comprendere che la liberazione è necessaria nelle nostre vite, affinchè possiamo servire Gesù con tutto il nostro intero essere.

Analizziamo le porte d’ingresso dei demoni:

  • il peccato e le sue abitudini peccaminose.

Commettere un solo peccato non apre le porte ai demoni, ma l’abitudine al peccato che si trasforma in uno stile di vita di peccato da il diritto legale al nemico di influenzarci e di renderci schiavi.

ROMANI 6.16 Non sapete voi che a chiunque vi offrite come servi per ubbidirgli, siete servi di colui al quale ubbidite, o del peccato per la morte, o dell’ubbidienza per la giustizia?

Dobbiamo abbandonare il peccato e consacrarci a Dio interamente per essere liberi.

GIOVANNI 8.34 Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico: Chi fa il peccato è schiavo del peccato.

Dove c’è schiavitù c’è tormento dei demoni. Il nemico cercherà sempre di ridicolizzare la nostra vita spirituale tenendoci legati e schiavi del peccato, ma la buona notizia è che “ Gesù è venuto per liberarci!”. Saul, re d’Israele, peccò contro l’Eterno in diversi modi e ciò provocò un vortice di peccati che lo condussero sempre più in basso.

SALMO 66.18 Se avessi serbato del male nel mio cuore, il Signore non mi avrebbe dato ascolto.

Quando il peccato dimora nel nostro cuore, Dio è impossibilitato ad ascoltarci.

  • opere della carne.

Esse sono desideri illegittimi, pensieri non redenti. Per questo è necessario abbandonare il peccato e crocifiggere la carne.

GALATI 5.19 Ora le opere della carne sono manifeste e sono: adulterio, fornicazione, impurità, dissolutezza, 20 idolatria, magia, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, divisioni, sette, 21 invidie, omicidi, ubriachezze, ghiottonerie e cose simili a queste, circa le quali vi prevengo, come vi ho già detto prima, che coloro che fanno tali cose non erediteranno il regno di Dio.

La gelosia è un’opera della carne, la quale apre porte ai demoni, fino ad arrivare ad uno spirito di omicidio. Il demone che opera attraverso la gelosia porta alla morte di chi commette ciò e non della persona che si odia. Saul, per esempio, era così geloso di Davide che provò diverse volte ad ucciderlo. Saul non si pentì e questo aprì diverse porte ai demoni. Da questa storia vediamo che l’uomo carnale perseguita sempre l’uomo spirituale.

  • Mancanza di perdono che apre porte ad amarezze, gelosie, odio, suicidio, omicidio, depressione.

Absalom, figlio di Davide, non perdonò suo fratello Ammon perchè aveva violentato la sorella.

II SAMUELE 13.1,7,10-12,14,15 In seguito avvenne che Absalom, figlio di Davide, aveva una sorella molto bella chiamata Tamar; or Amnon, figlio di Davide, si innamorò di lei.Allora Davide mandò a casa di Tamar a dirle: «Va’ a casa di tuo fratello Amnon e preparagli qualcosa da mangiare».Allora Amnon disse a Tamar: «Portami il cibo in camera e lo prenderò dalle tue mani». Così Tamar prese le focacce che aveva fatto e le portò in camera a Amnon suo fratello11 Mentre gliele dava da mangiare, egli l’afferrò e le disse: «Vieni, coricati con me, sorella mia». 12 Lei gli rispose: «No, fratello mio, non umiliarmi così; questo non si fa in Israele; non commettere una tale infamia!14 Egli però non volle ascoltarla ma essendo più forte di lei, la violentò e si coricò con lei. 15 Poi Amnon prese a odiarla di un odio grandissimo, cosicché l’odio che aveva per lei era più grande dell’amore con cui prima l’aveva amata. Così Amnon le disse: «Lèvati, vattene!».Or Absalom aveva dato quest’ordine ai suoi servi, dicendo: «Fate attenzione, quando Amnon sarà brillo per il vino e io vi dirò: “Colpite Amnon!”, voi uccidetelo e non abbiate paura. Non sono io che ve lo comando? Siate coraggiosi e mostratevi forti!».

La mancanza di perdono di Absalom nei confronti del padre che non era intervenuto nella situazione e l’odio così forte verso il fratello Ammon, lo portò ad ucciderlo e a tentare di usurpare il trono del padre. Di lì a poco anche Absalom morì, così in poco tempo nella casa di Davide due figli erano morti e una figlia era caduta nella vergogna. La mancanza di perdono conduce sempre a qualcosa di negativo.

  • paura e fobie.

Esistono due tipi di paure: una è timore e rispetto verso Dio e le autorità; l’altra forma di paura apre porte allo spirito di paura che produce terrore, opprime, porta schiavitù, soggioga le emozioni. Quando ci sono traumi nella nostra vita è bene fare intervenire le autorità affinchè possiamo essere liberi.

ROMANI 8.15 Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitù per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: «Abba, Padre».

Lo spirito di paura crea ansia, terrore, attacchi di panico, timidezza, fobie, paralizza la fede, crea legami spirituali ed emotivi, distorce l’immagine di te stesso, di Dio e di chi ti circonda. Chi vive sotto l’influenza dello spirito di paura ha una fede negativa, parla in modo negativo e ciò fa attirare nella propria vita cose negative.

  • egoismo.

Chi ha questo problema vuole essere al centro di tutto e tutti. La radice di esso è sempre un cuore ferito. Queste persone sono gelose, non hanno il coraggio di affrontare la realtà perchè vivono nel loro mondo.

  • Ferite emozionali o mentali.

Quando ci sono ferite o traumi (tradimenti, rigetto, abusi, violenze), i demoni sfruttano questa situazione per regnare nella mente o nelle emozioni. Dio vuole liberare e guarire da ogni trauma.

  • Legami o patti stipulati con persone, cose, animali o spiriti malvagi.

Ci sono dei legami o patti positivi come il matrimonio, le amicizie, le relazioni nel corpo di Cristo. I legami non positivi hanno conseguenze: doppiezza, tristezza, depressione, rallentamento della crescita spirituale , inadempimento del proposito di Dio.

GIOSUE’ 9.4 giocarono d’astuzia e si misero in viaggio spacciandosi per ambasciatori; essi caricarono sui loro asini sacchi consunti e vecchi otri di vino strappati e rappezzati, 5 si misero ai piedi sandali vecchi e strappati e addosso vesti logore; e tutto il pane delle loro provviste era duro e sbriciolato. 14Allora gli uomini d’Israele presero alcune delle loro provviste, ma non consultarono l’Eterno. 15 Così Giosuè fece pace con loro e stipulò con loro il patto di lasciarli in vita; e i capi dell’assemblea si obbligarono verso di loro con giuramento. 16 Ma tre giorni dopo che avevano stipulato il patto con loro, vennero a sapere che quelli erano loro vicini e abitavano in mezzo a loro.

Le nostre scelte devono essere sempre in accordo alla volontà di Dio, perchè questo porta all’adempimento della volontà di Dio per la propria vita.

I CORINZI 6.14 Ora Dio, come ha risuscitato il Signore, così risusciterà anche noi con la sua potenza. 15 Non sapete voi che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò io dunque le membra di Cristo, per farne le membra di una prostituta? Così non sia. 16 Non sapete voi che chi si unisce ad una prostituta forma uno stesso corpo con lei? «I due infatti», dice il Signore, «diventeranno una stessa carne».

Ci sono dei legami che vengono da Dio come l’amicizia fra Jonathan e Davide o Ruth e sua suocera. I legami buoni o meno si riconoscono dal frutto.

  • l’immoralità sessuale.
LEVITICO 18.22 Non avrai relazioni carnali con un uomo, come si hanno con una donna: è cosa abominevole. 23 Non ti accoppierai con alcuna bestia per contaminarti con essa; né alcuna donna si accosti ad una bestia per accoppiarsi con essa; è una perversione ripugnante.

La società odierna vuole distorcere il modello di Dio, ma la parola di Dio è eterna e non muta.

  • Dipendenze: alcool, droghe, cibo, farmaci.

Chi ha problemi di dipendenze ha alla base una scarsa autostima e problemi emozionali.

  • Occultismo, magia, stregoneria.

Analizziamo adesso 5 passi da seguire per sperimentare la vittoria:

  • C’è differenza tra stare svegli (avere gli occhi aperti) e vegliare cioè porgere attenzione, stare attenti in modo particolare.
I PIETRO 5.8 Siate sobri, vegliate, perché il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare. 9 Resistetegli, stando fermi nella fede, sapendo che le stesse sofferenze si compiono nella vostra fratellanza sparsa per il mondo.

Il diavolo cerca di divorare tutti coloro che stanno ai margini e non sono al centro della volontà di Dio.

  • Avere conoscenza delle sue macchinazioni.

Il parlare male è il parlare del maligno, parlare bene è il parlare del benigno.

  • Rivestirsi dell’intera armatura di Dio per combattere.

C’è differenza tra ciò che penso e ciò che credo. Prendiamo la spada dello spirito per andare contro il nemico e parliamo con la scrittura, come fece Gesù contro il diavolo dicendo: “sta scritto”.

  • Resistere al diavolo stando fermi nella fede. Il nemico cerca sempre di farci dubitare e di rubare le promesse di Dio, ma noi dobbiamo rimanere stabili in ciò che Dio dice.
  • Non fare spazio al diavolo. Noi dobbiamo usare autorità contro il nemico e usare la verità della Parola di Dio.

Andiamo a Dio con umiltà , viviamo una vita consacrata e chiudiamo ogni porta affinchè il nemico non abbia più spazio nella nostra vita. Non vivere più schiavo delle opere del nemico, è arrivato il tempo di vivere nella liberazione! Scegli di essere libero per potere servire il Signore in maniera totale.