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Worship service 30.04.2023

Pastore Heros Ingargiola

LA SANTA CENA DEL SIGNORE

Levitico 23:1 L’Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo: 2 «Parla ai figli d’Israele e di’ loro: Ecco le
feste dell’Eterno, che voi proclamerete come sante convocazioni. Le mie feste sono queste:
Il sabato 3 Si lavorerà per sei giorni, ma il settimo giorno è un sabato di riposo e di santa convocazione. Non
farete in esso lavoro alcuno; è il sabato consacrato all’Eterno in tutti i luoghi dove abiterete.
La Pasqua e i pani azzimi 4 Queste sono le feste dell’Eterno, le sante convocazioni che proclamerete nei loro tempi stabiliti. 5 Nel primo mese, il quattordicesimo giorno del mese, tra le due sere, è la Pasqua dell’Eterno; 6 e il
quindicesimo giorno dello stesso mese è la festa dei pani azzimi in onore dell’Eterno; per sette
giorni mangerete pane senza lievito. 7 Il primo giorno avrete una santa convocazione; non farete in
esso alcun lavoro servile; 8 e per sette giorni offrirete all’Eterno dei sacrifici fatti col fuoco. Il
settimo giorno vi sarà una santa convocazione; non farete in esso alcun lavoro servile».

Dio comanda a Mosè di proclamare al popolo d’Israele le feste, le sante convocazioni.

Queste feste sono le feste dell’Eterno e non degli uomini, sono infatti chiamate ‘sante
convocazioni’ dove ogni persona del popolo doveva essere presente per festeggiare e
rallegrarsi nell’Eterno. Oggi in Cristo Gesù, noi gentili nati di nuovo abbiamo la domenica come
santa convocazione per festeggiare l’Eterno e rallegrarsi insieme con tutti i fratelli.

La domenica è il giorno del Signore come il sabato per gli Ebrei, infatti loro, ancora oggi si
fermano e non effettuano nessun lavoro di sabato e nelle feste annuali.

Le feste annuali:

1. La Pasqua Ebraica

2. Festa dei pane azzimi

3. Festa delle primizie

4. Festa della Pentecoste

5. Festa delle trombe

6. Il giorno dell’espiazione

7. Festa delle Capanne o dei Tabernacoli

Gesù Cristo nei tempi perfetti del Padre ha adempiuto quattro di queste feste; il Signore Gesù
completerà le altre tre feste nella sua seconda venuta.

Infatti la prima festa cioè la Pasqua, Gesù è stato immolato come l’agnello senza difetto; Gesù
oggi è la nostra Pasqua, il suo sacrificio sulla croce ci ha permesso di essere salvati, il Suo
sangue ci ha giustificati e siamo passati dal giudizio alla giustificazione, dalla morte alla vita.

La seconda festa, quella dei Pani azzimi che parla della sepoltura di Gesù, il Signore è stato
come un seme sepolto che morendo ha poi portato molto frutto.

La terza festa quella delle Primizie, invece parla di resurrezione; Gesù infatti è stato il primo a
risorgere, il terzo giorno dopo essere stato messo sulla tomba Egli è risorto con un corpo
glorioso. Un giorno anche noi risusciteremo con un corpo glorioso, ma Gesù è la primizia della
resurrezione.

La quarta festa la Pentecoste, lo Spirito Santo è disceso sulla chiesa.

Luca 22:7 Or venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva sacrificare la Pasqua. 8 E Gesù
mandò Pietro e Giovanni, dicendo: «Andate e preparate la Pasqua per noi, affinché la possiamo
mangiare». 9 Ed essi gli dissero: «Dove vuoi che la prepariamo?». 10 Allora egli disse loro: «Ecco,
quando entrerete in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d’acqua; seguitelo nella
casa dove entrerà. 11 Dite quindi al padrone di casa: “Il Maestro ti manda a dire: Dov’è la sala,
nella quale posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. 12 Allora egli vi mostrerà una grande
sala arredata; là preparerete la Pasqua». 13 Andati dunque, essi trovarono come aveva loro detto e
prepararono la Pasqua.

Il Signore ha desiderato vivamente di celebrare la Pasqua con gli apostoli; così anche oggi il
Signore Gesù desidera grandemente avere comunione attraverso la Cena del Signore.

Gli Ebrei quando dovevano prepararsi per celebrare la Pasqua; dovevano prima pulire la
stanza e soprattutto togliere qualsiasi cibo che contenesse lievito.

Il lievito simboleggia il peccato.

Oggi noi in Cristo Gesù, siamo la casa del Signore, siamo il suo tempio, quindi è necessario che
in noi ci sia la pulizia e nessun lievito di peccato. (Esodo 12:15).

Analizzando la scrittura in Luca vediamo che Il Signore fece preparare la Pasqua, ma mancava
l’ingrediente principale cioè l’agnello.

Un altro dettaglio nella Pasqua Ebraica sono le sette coppe per il vino, esse venivano disposte
in fila sul tavolo, ma il settimo calice, in particolare era capovolto perché era del Messia, solo
lui poteva prenderlo.

Infatti Gesù quando mangiò la Pasqua con i suoi discepoli prese il calice capovolto proprio per
confermare che Lui era l’atteso Messia.

Dieci patti:

1. Patto dell’Eden ( Gen. 2:5-22)

2. Patto con Adamo (dopo la caduta) il peccato entra nel genere umano e porta separazione con Dio.

3. Patto con Caino

4. Patto con Enoc.

5. Patto con Noè.

6. Patto con Abramo.

7. Patto con Mosè.

8. Patto con Davide

9. Il Patto del Matrimonio

10. Il Patto della nuova ed eterna Alleanza in Cristo Gesù.

Gesù attraverso il suo Patto ci ha fatto partecipi della sua morte e della sua resurrezione,
affinché in Lui abbiamo la vita Eterna, la morte non ha più potere su di noi.

Gesù ci vede resuscitati, ci vede seduti nei luoghi celesti.

Colossesi 3:1 Se dunque siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù, dove Cristo è seduto
alla destra di Dio. 2 Abbiate in mente le cose di lassù, non quelle che sono sulla terra, 3 perché voi
siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio.

Bisogna rinnovare la nostra mente affinché possiamo vivere una vita nuova, rivolta alle cose celesti.
Noi siamo esseri spirituali, siamo una nuova creazione.

È tempo di uscire dalle tombe spirituali, perché siamo resuscitati in Cristo Gesù e la morte non ha
più potere in noi! Non permettiamo al nemico di ingannarci e farci rubare i sogni, perché siamo stati
chiamati a compiere opere potenti che il Signore ha preparato per ognuno di noi.

Quando Gesù è risuscitato si è occupato del Regno; infatti apparve per quaranta giorni ai suoi
discepoli, ministrando la Parola di Dio.

Anche noi dobbiamo occuparci delle cose del Regno, predicando la Parola.

Giovanni 14:12 In verità, in verità vi dico: chi crede in me farà anch’egli le opere che io faccio; anzi ne
farà di più grandi di queste, perché io vado al Padre.

Non fissiamolo sguardo alle cose di quaggiù: problemi, ansietà, difficoltà, ecc..

Dio con noi vuole fare prodezze, quindi è necessario che la nostra mente sia aperta alle cose del suo
Regno. La Parola di Dio apre la nostra mente, applichiamo la Sua Parola ogni giorno affinché
siamo veramente rinnovati e trasformati, per distruggere tutte le barriere della mente.

Cerchiamo prima il Regno Dio e la Sua Giustizia e tutte le altre cose ci saranno donate.