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Worship service 12.02.2023

Pastore Heros Ingargiola

LA BENEDIZIONE DI ESSERE FIGLI DI DIO – (pt.3)

Efesini 2:6-7 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo
Gesù, 7 per mostrare nelle età che verranno le eccellenti ricchezze della sua grazia, con
benignità verso di noi in Cristo Gesù.

Tu, in Cristo, sei libero dal peccato e sei stato adottato nella famiglia di Dio.
Non sei seduto sulla sedia della preoccupazione, tu sei seduto sul trono, in Cristo Gesù, ed
una persona seduta sul trono regna con autorità!

Dio ti ha rivestito di autorità per governare, per avere dominio; ma tanti cristiani non vivono
esercitando autorità in base alla posizione che Cristo gli ha dato. Comprendi che sei figlio
del Re, tu hai autorità! Tu sei stato benedetto con ogni benedizione, ma attraverso la
preghiera e la fede eserciti autorità e le cose cambiano nella tua vita.

Ebrei 11:8 Per fede Abrahamo, quando fu chiamato, ubbidì per andarsene verso il luogo
che doveva ricevere in eredità; e partì non sapendo dove andava. 9 Per fede Abrahamo
dimorò nella terra promessa, come in paese straniero, abitando in tende con Isacco e
Giacobbe, eredi con lui della stessa promessa, 10 perché aspettava la città che ha i
fondamenti, il cui architetto e costruttore è Dio. 11 Per fede anche Sara stessa, benché
avesse oltrepassato l’età, ricevette forza per concepire il seme e partorì, perché ritenne
fedele colui che aveva fatto la promessa. 12 Perciò da un sol uomo, e questi come fosse
morto, sono nati discendenti numerosi come le stelle del cielo e come la sabbia lungo la riva
del mare, che non si può contare.

L’ubbidienza è sinonimo di fede. Abrahamo fu chiamato, e senza neanche sapere il luogo in
cui andare, partì. Abrahamo ubbidì al Signore in maniera incondizionata perché sapeva che
Dio era al suo fianco.

La fede non sta mai ferma. O stai crescendo o stai retrocedendo, la fede non è statica.
La fede è uno spirito. Ti porterà oltre i limiti se ubbidirai, ma quando non lo farai, tornerai
indietro, per questo ti ritrovi davanti alle stesse prove.

Tu non sei nato per la terra, tu sei nato per il cielo. Vivi proiettato verso la nuova
Gerusalemme, non spendere la tua vita per cose naturali.

Abrahamo visse tutti gli anni della sua vita come straniero, percepiva che quella terra non gli
apparteneva, ma Dio gliel’aveva promessa…il suo sguardo non era verso ciò che è naturale,
ma verso le cose celesti.

Ricorda che Dio è Il fedele, non un giorno sì ed un giorno no, Lui è fedele sempre! Quando
promette una cosa, nessuno può mettersi contro perché è già adempiuto!

Abrahamo si lasciò nelle mani di Dio. Avere fede significa fidarsi di chi Dio è, e di ciò che
dice.
Sei pronto ad ubbidire in modo totale a Dio?

Genesi 12:1 Or l’Eterno disse ad Abramo: «Vattene dal tuo paese, dal tuo parentado e dalla
casa di tuo padre, nel paese che io ti mostrerò.

Dio fu chiaro, ma Abrahamo non ubbidì in maniera totale, bensì in maniera parziale; portò
quindi con sé Lot. A volte ubbidiamo, ma non siamo totali.

Ebrei 11:16 Ma ora ne desiderano una migliore, cioè quella celeste; perciò Dio non si
vergogna di essere chiamato il loro Dio, perché ha preparato loro una città.

Quando ubbidisci, Dio ti onora, quando non ubbidisci, Lui non ti onorerà.

La fede ha un impatto sulle generazioni future, la tua ubbidienza oggi permette ai tuoi figli di
essere ubbidienti domani. Quello che fai sta lasciando un segno nel mondo spirituale, anche
se non lo comprendi o non lo vedi.

Genesi 15:1-7 1 Dopo queste cose, la parola dell’Eterno fu rivolta in visione ad Abramo,
dicendo: «Non temere, o Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà
grandissima». 2 Ma Abramo disse: «Signore, Eterno, che mi darai, perché sono senza figli e
l’erede della mia casa è Eliezer di Damasco?». 3 Poi Abramo soggiunse: «Tu non mi hai
dato alcuna discendenza; or ecco, uno nato in casa mia sarà mio erede». 4 Allora la parola
dell’Eterno gli fu rivolta, dicendo: «Questi non sarà tuo erede; ma colui che uscirà dalle tue
viscere sarà tuo erede». 5 Poi lo condusse fuori e gli disse: «Mira il cielo e conta le stelle, se
le puoi contare», quindi aggiunse: «Così sarà la tua discendenza». 6 Ed egli credette
all’Eterno, che glielo mise in conto di giustizia.
Sacrificio degli animali, e patto dell’Eterno con Abramo
7 Poi l’Eterno gli disse: «Io sono l’Eterno che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei, per darti
questo paese in eredità».

Lascia che Dio possa riparlarti delle sue promesse se ancora non le hai comprese e fatte
tue.

A volte puoi sbagliarti e fissarti con le cose che non sono esatte, ma ricordati: non
naturalizzare le promesse di Dio. Se Dio ha fatto una promessa, Lui sarà anche l’artefice di
questa.

Un patto che Dio fa, deve essere stipulato, firmato e sigillato. Quando un patto viene sigillato
accadono delle cose, ci sono promesse che vedi in modo immediato, ma ci sono promesse
del patto che riguardano un tempo futuro.
Il patto che Dio fece con Abrahamo ebbe subito effetto sulla sua vita perché dice che egli
credette all’Eterno, credette che Lui era fedele al suo patto. Dal momento della promessa,
alla nascita di Isacco passarono circa 25 anni. Ci sono cose che accadono subito ed altre
che accadono a lungo o medio termine.

Il patto che Dio fa con te ha un impatto generazionale, fino ad arrivare alla millesima
generazione, perché Dio ha stipulato un patto con te che ha firmato con il Suo sangue e
sigillato con il Suo Spirito. Forse non vedrai la realizzazione di alcune promesse, proprio
come Abrahamo che vide profeticamente la promessa ma non la vide nel naturale. Per
quattrocento anni la sua discendenza fu schiava nella terra che gli apparteneva. Però Dio
era lo stesso Dio, il patto era lo stesso, le promesse erano le stesse, ma quella generazione
non aveva creduto.

Le promesse di Dio non si adempiono per opera dello Spirito Santo, ma si adempiono
perché c’è una generazione che crede e cammina nell’ubbidienza.

Gesù è stato ubbidiente fino alla morte sulla croce; se dici di essere un cristiano, un
discepolo, allora devi ubbidire, e questo porta al sacrificio. Gesù imparò l’ubbidienza dalle
cose che soffrì.

Se la tua ubbidienza non chiama un sacrificio, non è una vera ubbidienza. Non essere illuso
di essere ubbidiente. Dio chiama persone ubbidienti e che hanno voglia di pagare un
prezzo, il prezzo del sacrificio della propria vita sull’altare.

Dio cerca uomini e donne che ubbidiscono con i fatti, non a parole, perché sono i fatti che
fanno la differenza.

La fede non è assenza di dubbio, ma la presenza del credere, la fede ammutolisce il dubbio
e lega l’incredulità, non permettendogli di avanzare. Quando ubbidisci al Signore con i fatti,
stai dicendo al dubbio e all’incredulità che non possono avvicinarsi alla tua vita.

La fede attiva piace a Dio e attrae persone. I religiosi si sentono minacciati dalla fede attiva,
ma i cuori semplici e sinceri vengono attirati da essa. La fede fa pressione nel cielo ed attira
il soprannaturale, portandolo sulla terra.

Quando cresce il livello della fede in modo collettivo, Dio opera miracoli straordinari dove
tutti vengono toccati. Non accontentarti di stare dietro ad un limite nella fede, la tua fede può
crescere, la tua fede deve avanzare, non sei chiamato a retrocedere. Se la fede cresce in
maniera collettiva potremo vedere miracoli ancora più grandi.