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Worship service 02.10.2022

Pastore Heros Ingargiola
CAMMINARE PER LO SPIRITO – parte 5

2 CORINZI 13:13 La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano
con tutti voi. Amen.

Settimana scorsa abbiamo imparato che camminare per lo Spirito significa avere comunione
con lo Spirito Santo. Possiamo avere comunione con Lui in ogni momento, non solo mentre
preghiamo, quindi facciamo in modo di non perdere mai la connessione con Lui durante la
giornata!

Abbiamo anche visto che la parola comunione viene dalla parola greca koinonia, la quale ha
sette significati. I primi quattro sono: comunione, comunicare, condividere insieme e
partecipazione. La koinonia è una conseguenza della relazione che abbiamo con Lui e si basa
sempre sulla grazia di Dio. Ovviamente dobbiamo collaborare anche noi e talvolta sacrificarci.
Se dopo una lunga giornata di lavoro lo Spirito Santo ci chiamasse ad andare a pregare,
saremmo così arresi da lasciare il riposo fisico? Una relazione si costruisce da entrambi i lati!

Egli è il creatore e ha messo il Suo DNA in noi: è anche nostro Padre! Facciamo in modo che si
possa vedere Dio attraverso di noi! La gente riconosceva che Gesù parlava in modo diverso, con
autorità. La gente lo riconosceva perché Egli stava con il Padre. Quando lo Spirito Santo
partecipa nella nostra vita abbiamo il potere di cambiare le circostanze attorno a noi. La nostra
sensibilità deve crescere a tal punto da parlare come Lui parla! Non siamo vittime delle
circostanze, possiamo parlare ai giganti perché Colui che è dentro di noi è più grande di loro!
C’è potenza nella nostra lingua!

GENESI 1:1-2 Nel principio Dio creò i cieli e la terra.2 La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la
faccia dell’abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque.

A motivo del peccato di lucifero la terra diventò informe e vuota. Ma un giorno Dio parlò
dividendo le tenebre dalla luce. Non amiamo le tenebre, diventiamo strumenti della luce.

Un altro significato di koinonia è intimità. Non possiamo amare Dio senza lo Spirito di Dio. È lo
Spirito Santo che ci permette di avere intimità con Dio. È attraverso di Lui che possiamo ricevere
dal Padre e da Gesù. L’intimità con lo Spirito Santo ci farà camminare per rivelazione. Quando
camminiamo per rivelazione oltrepassiamo la teoria. Non possiamo arrivare a Dio senza lo
Spirito di Dio. Egli è colui che ci prende a braccetto e ci guida. L’intimità ci permetterà di
passeggiare con lo Spirito Santo.

Non possiamo amare gli altri senza intimità con lo Spirito Santo perché è lì che Dio riversa il Suo
amore e lo mette nel nostro vaso. È facile distaccarsi durante la giornata e camminare in modo
carnale. Ma lo Spirito Santo ci è stato dato per poter essere la persona più intima.

ROMANI 5:5 Or la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo
Spirito Santo che ci è stato dato.

Nel nostro cuore c’è un amore soprannaturale ed è lo Spirito Santo che lo ha riversato! Noi
possiamo amare gli altri anche quando ci odiano, anche quando parlano male di noi perché
quell’amore non è nostro! Se abbiamo intimità con lo Spirito Santo abbiamo un amore che non
è di questo mondo. Solo così possiamo essere canali dell’amore di Dio.

Per mezzo dello Spirito Santo potremo imparare ad amare noi stessi realmente. Con Lui
possiamo scoprire il nostro valore. Siamo amati al di là di ciò che facciamo e al di là dei nostri
errori. Il nostro passato non importa. Il sangue di Gesù è più potente dei nostri errori. Impariamo
a vederci come Lui ci vede. Lo Spirito Santo vuole farci sperimentare un amore nuovo, fresco.
Ma se non avremo intimità con Lui non riceveremo quell’amore e diventeremo aridi perché Lui è
la fonte.

La nostra lode apre la porta del Cielo, la nostra adorazione apre la porta del Trono della grazia,
ma la nostra intimità apre le porte del cuore di Dio. Solo se stiamo vicini a Dio possiamo avere
intimità perché non si può avere intimità a distanza. Questo vale anche tra di noi. Quando siamo
vicini possiamo mostrarci amore. Non possiamo però conoscere l’amore di Dio senza stare con
lo Spirito di Dio!

1 GIOVANNI 1:1-2 Quel che era dal principio, quel che abbiamo udito, quel che abbiamo visto con i nostri
occhi, quel che abbiamo contemplato e che le nostre mani hanno toccato della parola della vita 2 (poiché la
vita è stata manifestata e noi l’abbiamo vista e ne rendiamo testimonianza, e vi annunciamo la vita eterna
che era presso il Padre e che ci fu manifestata)

Questa è comunione, intimità! Quando stiamo vicini possiamo udire, vedere, toccare! Quando
abbiamo intimità con Lui la vita dello Spirito si manifesta e viviamo nel soprannaturale. La vita
cristiana deve per forza essere soprannaturale perché la vita di Gesù lo era!

Ecco 3 step di intimità che hanno raggiunto i discepoli più vicini a Gesù, cioè Pietro, Giacomo e
Giovanni. Infatti in alcune occasioni Gesù non ha portato con sé tutti. Questi tre discepoli hanno
vissuto cose che gli altri non vissero.

1. Poter stare con Lui. Per esempio, Pietro ebbe il privilegio di camminare sulle acque,
Giovanni di poggiare la sua testa sul petto di Cristo, gli altri no.

2. Poter lavorare e collaborare insieme a Lui. Alcuni pensano di lavorare per Dio ma senza
Dio. Quando abbiamo intimità però, sappiamo come collaborare con Lui perché è Lui
stesso che ci guida.

3. Poter pianificare insieme al Signore il proposito che Dio ha stabilito. Non pianifichiamo le
cose della nostra vita senza coinvolgere lo Spirito Santo. Fermiamoci piuttosto e
chiediamogli conferme.

Se Dio è con noi possiamo avere coraggio per credere nei sogni che Dio ha per noi. Non i nostri
sogni personali ma quelli che Dio ha nel Suo cuore, che ci condivide e di cui ci fa partecipi.

Il Signore desidera che cresciamo nell’intimità con Lui e se diciamo di essere Suoi discepoli,
dobbiamo crescere nell’intimità. Dio sta cercando veri adoratori. Infatti chi ha intimità viene
chiamato così perché adora il Padre in spirito e verità. È il tempo di stringersi a Lui, non perché
vogliamo fare qualcosa con Lui, ma semplicemente stare con Lui perché lo amiamo. Quando
solo predisponiamo la nostra attitudine ad avvicinarci a Lui, anche Lui si avvicina a noi come dice
il Salmo 40. Quando facciamo un passo verso di Lui, Egli ne farà tanti versi di noi: Egli ci sta
aspettando!

Quanto è meraviglioso e curativo sentirlo vicino! Quando Egli arriva, la Sua Presenza ci basta.
Lasciamo che Egli ci faccia sentire il Suo abbraccio. Lui non ci lascerà mai anche quando gli
uomini ci lasceranno. Non dubitiamo. Se dovessimo sentire Dio lontano, ricordiamoci che Lui
non ci lascerà mai, magari ci sta osservando, sta facendo il tifo per noi, ma non siamo da soli.
Proprio come per Giuseppe che fu tradito, venduto come schiavo e lasciato da solo. Magari
pensiamo che anche Dio ci abbia abbandonato, ma non è così, Egli ci sta osservando. Perciò
camminiamo avendo fiducia in Lui e nei sogni che ci ha dato.

Quando meno se lo aspettava Giuseppe fu chiamato dalle guardie del faraone per uscire dalla
prigione. È tempo di uscire e arrivare alla Corte del Re! Non importa quello che possono aver
fatto i nostri fratelli perché c’è l’amore di Dio, un amore più forte di qualsiasi violenza o
tradimento. Giuseppe è figura di Gesù. Egli aveva intimità con Dio. I suoi fratelli si inchinarono a
lui come nel sogno. Giuseppe li abbracciò e pianse su loro. In quel giorno il sogno di Dio si
stava avverando. Ma a quel punto Giuseppe era cambiato. Camminiamo nel perdono e
nell’amore perché questo ci permette di essere fonte di salvezza. È così che la salvezza arrivò a
Israele. Giuseppe aveva tutto il diritto di metterli in prigione ma l’amore ha vinto sulla legge. Dio
sceglie uomini che hanno intimità con Lui e che hanno il coraggio di perdonare gli altri. Quello
che era impossibile per la legge è stato possibile per l’amore di Dio. Questa mattina scegliamo
di perdonare e uscire dal carcere!