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Worship Service 14.11.2021

I 5 STEP DI ISRAELE E I 7 NEMICI DI ISRAELE – parte 2

Pastore Heros Ingargiola

Domenica scorsa abbiamo visto che quando Israele entrò nella Terra Promessa si trovò davanti dei nemici nuovi.

GIOSUE’ 5:13 Or avvenne che, mentre Giosuè era presso Gerico, alzò gli occhi e guardò, ed ecco un uomo gli stava davanti, con in mano la sua spada sguainata. Giosuè gli andò incontro e gli disse: «Sei tu per noi o per i nostri nemici?». 14 Egli rispose: «No, io sono il capo dell’esercito dell’Eterno; arrivo in questo momento». Allora Giosuè cadde con la faccia a terra, si prostrò e gli disse: «Che cosa vuol dire il mio Signore al suo servo?». 15 Il capo dell’esercito dell’Eterno disse a Giosuè: «Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo dove stai è santo». E Giosuè fece così.

È fondamentale riconoscere in quale stagione ci troviamo ma è altrettanto essenziale sapere che in un territorio nuovo con nemici nuovi, la Presenza di Dio è con noi: questo ci assicura la vittoria! Non entriamo mai in una terra nuova senza l’approvazione della Presenza di Dio. L’episodio vissuto da Giosuè era una manifestazione reale della presenza di Gesù non di un angelo!

Il primo nemico di Israele fu lo spirito dei cananei. Quelli che per Israele furono dei nemici fisici, per noi sono spiriti o attitudini sbagliate. Lo spirito dei cananei rappresenta lo spirito dell’avidità. L’avidità è un desiderio intenso infrenabile, magari verso il denaro, il successo o il cibo. È da non confondere con l’avarizia che invece avviene quando si ha qualcosa anche in abbondanza ma non se ne vuole dare agli altri.

GENESI 9:18-23 Or i figli di Noè che uscirono dall’arca furono: Sem, Cam e Jafet; e Cam è il padre di Canaan. 19 Questi sono i tre figli di Noè, e da loro fu popolata tutta la terra. 20 Poi Noè, che era agricoltore, cominciò a piantare una vigna; 21 e bevve del vino e si ubriacò, e si scoperse in mezzo alla sua tenda. 22 E Cam, padre di Canaan, vide la nudità di suo padre e andò a dirlo ai suoi due fratelli di fuori. 23 Ma Sem e Jafet presero un mantello, se lo misero sulle loro spalle e, camminando all’indietro coprirono la nudità del loro padre; e, siccome avevano le loro facce rivolte dalla parte opposta, non videro la nudità del loro padre.

Questa è l’origine del popolo dei cananei. Noè si ubriacò ma il problema non fu questo, bensì lo sguardo di Cam. Infatti il termine “vide” dall’ebraico significa più precisamente “fece concupiscenza con desiderio illegittimo”. Vuol dire quindi che Cam desiderò sessualmente suo padre. Egli peccò davanti a Dio con un desiderio che veniva dalla generazione passata, quella prima del diluvio. Cam non soltanto desiderò la nudità di suo padre ma tentò di influenzare i suoi fratelli iniziando a parlargliene. Stiamo attenti a come guardiamo i nostri padri spirituali e stiamo anche attenti a non parlare male della nudità dei nostri padri. Infatti l’azione di Cam di vociferare sulla vergogna del padre fu giudicata da Noè. Quando qualcuno in autorità sbaglia non andiamo a spargere la voce, anzi teniamocelo per noi e preghiamo per quella persona. Gli altri figli di Noè, Sem e Jafet si coprirono del mantello del padre e volsero lo sguardo dalla parte opposta. Chi è sotto il manto protegge la paternità, non guarda l’errore di papà ma protegge e copre la vergogna. Quando qualcuno ci vuole far vedere gli errori del padre, volgiamo lo sguardo verso il bene che egli ha fatto!

GENESI 9:24-27 Quando Noè si svegliò dalla sua ebrezza, seppe quello che gli aveva fatto il figlio minore, e disse: 25 «Maledetto sia Canaan! Egli sia il servo dei servi dei suoi fratelli!». 26 Poi disse: «Benedetto sia l’Eterno, il DIO di Sem, e sia Canaan suo servo. 27 DIO ingrandisca Jafet e dimori nelle tende di Sem e sia Canaan suo servo!».

La trasgressione di Cam portò una maledizione generazionale. Stiamo attenti a ciò che diciamo riguardo agli errori delle autorità perché la maledizione si ferma sui figli e sui figli dei figli: è un principio eterno. Cam ebbe un desiderio infrenabile. L’avidità apre la porta alla dipendenza e fa vivere schiavi di quel desiderio aprendo così la porta anche alla maledizione sulla discendenza.

GENESI 10:6,15-18 I figli di Cam furono: Kush, Mitsraim, Put e Canaan.
15 Canaan generò Sidon, suo primogenito, e Het, 16 e i Gebusei, gli Amorei, i Ghirgasei, 17 gli Hivvei, gli Archei, i Sinei, 18 gli Arvadei, i Tsemarei e gli Hamathei. Poi le famiglie dei Cananei si dispersero.

Il peccato di Cam provocò una scissione del proposito, infatti lo portò fuori dall’appartenenza del popolo d’Israele nonostante fosse figlio di Noè. Parlare male dei padri ci può portare fuori dal proposito di Dio: onoriamo i nostri padri e copriamo con il manto la nudità perché lì ci sarà la benedizione!

Da Canaan nacquero i Sidoni i quali prosperarono diventando grandi commercianti. Non sempre la ricchezza è sinonimo di benedizione, infatti il problema sta nell’attitudine di cuore.

1 TIMOTEO 6:10 L’avidità del denaro infatti è la radice di tutti i mali e, per averlo grandemente desiderato, alcuni hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti dolori.

Il problema non è il denaro, né la ricchezza! Il problema è la posizione che ha nel cuore, il desiderio infrenabile verso quella cosa il quale ci rende prigionieri di essa. Quindi dov’è il nostro cuore?

MATTEO 6:21 Perché dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.

Qual è la cosa che più ha valore per la nostra vita? Può essere il denaro ma anche il lavoro o la famiglia. Quella che definiamo ricchezza per noi sarà una trappola. L’apostolo Paolo non era contrario alla mentalità di un Dio di prosperità. Essere prosperi significa vivere nella benedizione e benedire altri. Dio ama benedire i Suoi figli. Ma non leghiamo il nostro cuore alle ricchezze che Dio ha provveduto. L’amore per il denaro non deve valere di più dell’amore per Gesù: non mettiamo il lavoro e gli affari prima del radunarci in chiesa!

Abbiamo letto che stavolta l’amore non porta a qualcosa di buono, anzi l’amore per il denaro produce molti dolori. Tutte le volte che amiamo qualcosa che non viene da parte di Dio o che si mette al posto di Dio quell’amore ci procurerà dei mali. A volte diciamo di amare Gesù, ma non abbiamo mai tempo per Lui o per servirlo. Gesù fece enfasi su ciò che riguarda il denaro perché sapeva perfettamente che l’amore per questo è la radice di tutti i mali. Purtroppo a volte anche la Chiesa vive succube del dio denaro. Dietro l’attitudine dell’avidità si nasconde uno spirito, quello di mammona. Il denaro e il lavoro non sono la fonte della benedizione. Non facciamo scelte in base all’influenza del denaro perché è il nostro Dio che supplirà a ogni nostro bisogno!

MATTEO 24:14 E questo evangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo in testimonianza a tutte le genti, e allora verrà la fine».

Affinchè Gesù ritorni dobbiamo annunciare il Vangelo a tutto il mondo! Il nostro vero tesoro deve essere il Regno di Dio. Il Signore desidera spostare il nostro cuore verso ciò che è eterno e non verso ciò che perisce.

COLOSSESI 3:5 Fate dunque morire le vostre membra che sono sulla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e avidità, che è idolatria;

L’avidità fa parte delle opere della natura morta: dobbiamo tagliarle la testa perché altrimenti continuerà a vivere e a influenzare la nostra vita.

MATTEO 6:24 Nessuno può servire a due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro; oppure sarà fedele all’uno e disprezzerà l’altro; voi non potete servire a Dio e a mammona.

Mammona è un demone ed è un nemico di Israele che si appoggia all’avidità. Il desiderio infrenabile che non abbiamo fatto morire farà entrare lo spirito di mammona, il quale ci vuole rendere schiavi. Non cadiamo vittime del denaro! Mammona si insinua anche con una mentalità carnale cioè una mentalità che accetta della Parola di Dio solo ciò che gli conviene.

EFESINI 6:12 poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori del mondo di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti.

Lo spirito di mammona cerca di avere un’azione di influenza per controllare la mente e il cuore delle persone. La prima cosa che satana cerca è l’adorazione. Con l’inganno, egli ci fa pensare che ci darà tutto, quando in realtà vuole solo la nostra adorazione e la nostra dipendenza. L’uomo ha messo nel denaro un potere enorme, un potere che non ha. Non cadiamo più succubi di una schiavitù per la quale Gesù ha gridato “tutto è compiuto!”. Camminiamo per fede sulla Parola di Dio!

Avere amore per il denaro significa temere la mancanza di denaro. Ma la chiesa sa che anche la benedizione economica viene dal Signore. Il denaro non ha potere se non quello che gli diamo. Che potere d’influenza ha il denaro nella nostra vita? Non possiamo trattare lo spirito di mammona come un amico, è un nemico, lo dobbiamo affrontare e sottomettere nel nome di Gesù. Non spendiamo la nostra vita per le cose futili di questa terra ma investiamo con sapienza su tutto ciò che rimarrà in eterno.

ATTI 8:13-21 Anche Simone credette e, dopo essere stato battezzato, stava del continuo con Filippo; e, vedendo le potenti operazioni e i segni che erano fatti, ne rimaneva stupito. 14 Ora gli apostoli che erano a Gerusalemme, quando seppero che la Samaria aveva ricevuta la parola di Dio, mandarono loro Pietro e Giovanni. 15 Giunti là, essi pregarono per loro, affinché ricevessero lo Spirito Santo, 16 perché non era ancora disceso su alcuno di loro, ma essi erano soltanto stati battezzati nel nome del Signore Gesù. 17 Imposero quindi loro le mani ed essi ricevettero lo Spirito Santo. 18 Or Simone, vedendo che per l’imposizione delle mani degli apostoli veniva dato lo Spirito Santo, offrì loro del denaro, 19 dicendo: «Date anche a me questo potere, affinché colui sul quale imporrò le mani riceva lo Spirito Santo». 20 Ma Pietro gli disse: «Vada il tuo denaro in perdizione con te, perché tu hai pensato di poter acquistare il dono di Dio col denaro. 21 Tu non hai parte né sorte alcuna in questo, perché il tuo cuore non è diritto davanti a Dio

È doloroso pensare che a causa dell’inganno del denaro molti rischiano di andare in perdizione senza che nemmeno se ne rendano conto. Il cuore di Simone era schiavo del denaro. Mammona ci offre qualcosa per poter avere il nostro cuore e dominarlo. Insieme a mammona ci sono degli alleati: lo spirito di povertà, la preoccupazione e l’ansietà per il denaro e la mentalità carnale. Il denaro non è una fonte, né un dio, è solo un servo che deve ubbidire!