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Worship Service 21.03.2021

L’UNZIONE TI TRASFORMA, MA LA GLORIA RISPLENDE IN TE parte 6 – il processo di Davide

Pastore Heros Ingargiola

In queste domeniche abbiamo visto il processo di Saul e una parte del processo di Davide.

2 SAMUELE 5:10,12 Davide diventava sempre più grande e il SIGNORE, il Dio degli eserciti, era con lui. 11 Chiram, re di Tiro, inviò a Davide dei messaggeri, del legname di cedro, dei falegnami e dei muratori, i quali costruirono un palazzo a Davide. 12 Allora Davide riconobbe che il SIGNORE lo stabiliva saldamente come re d’Israele e rendeva grande il suo regno per amore del suo popolo Israele.

Il Signore desidera farci crescere ma non con le nostre forze. Davide diventò grande perché era nel luogo in cui doveva stare. Non possiamo crescere se siamo fuori posto! Il Signore ha preparato cose grandi per noi ma in questo tempo Egli ci sta preparando per quelle cose. Se Dio è con noi il nostro destino è avanzare! Spesso Egli ci forma nel dolore e ci addestra attraverso le difficoltà. Davide è arrivato al trono dopo 13 anni dal momento in cui è stato unto e in quegli anni il processo ha lavorato nella sua vita.

Dobbiamo circondarci di persone vere che ci aiutano a cambiare, persone che ci ispirano e non che ci frenano, persone produttive che cercano di raggiungere il proposito di Dio e parlano delle cose del Regno, non che si accomodano. Ci sono due categorie di persone: coloro che si rallegrano della nostra benedizione e ci prendono come esempio e coloro che invece si arrabbiano e sono invidiosi per il nostro successo.

2 SAMUELE 5:17,19a Quando i Filistei vennero a sapere che Davide era stato unto re d’Israele, tutti i Filistei salirono in cerca di Davide. Appena Davide lo seppe, scese alla roccaforte. 18 I Filistei giunsero e si sparpagliarono nella valle dei Refaim. 19 Allora Davide consultò l’Eterno, dicendo: «Devo salire contro i Filistei? Li darai nelle mie mani?».

Dio desidera darci successo ma ad ogni successo che Dio ha preparato per la nostra vita, i nemici preparano un contrattacco. Noi dobbiamo essere saggi e vegliare. I Filistei sono figura dei demoni, infatti il nostro combattimento è spirituale. Davide scese alla roccaforte perché ebbe un’attitudine di umiltà davanti al Signore. Mentre i nostri nemici si uniscono per cercare di farci indietreggiare, noi dobbiamo umiliare i nostri cuori davanti al Signore. Non dobbiamo combattere con le nostre forze e con le nostre armi. La presenza di Dio è il luogo della vittoria! Davide sapeva che la sua vittoria non dipendeva dal suo esercito ma solo dal nome del Signore! Davide aveva fatto esperienza e aveva vinto tante battaglie ma aveva capito che la chiave era ascoltare Dio. Anche se il nemico è lo stesso non vuol dire che dobbiamo usare le stesse strategie! Se vogliamo avere la vittoria dobbiamo scendere alla rocca forte e pregare!

PROVERBI 23:17,18 Il tuo cuore non porti invidia ai peccatori, ma continui sempre nel timore dell’Eterno; 18 poiché c’è un futuro, e la tua speranza non sarà distrutta.

Nel Signore la speranza apre nuovi livelli di fede. Il nostro avvenire sarà stupendo perché se Dio è con noi saremo benedetti in ogni area!

Quando facciamo la volontà di Dio diamo fastidio al nemico, motivo per cui i Filistei si riunirono proprio contro il re d’Israele. Il nemico si mette contro quello che Dio ha pianificato. Ma Dio onorò Davide.

2 SAMUELE 5:19b,20 L’Eterno rispose a Davide: «Sali, perché darò certamente i Filistei nelle tue mani». 20 Così Davide andò a Baal-Peratsim, dove li sconfisse, e disse: «L’Eterno ha aperto un varco tra i miei nemici davanti a me, come un varco aperto dalle acque». Per questo chiamò quel luogo: Baal-Peratsim.

Davide ha eseguito perfettamente le strategie di Dio. La battaglia si divise in due. Nella prima parte il Signore onorò Davide con la Sua presenza. Infatti, quando ascoltiamo quello che Dio ha da dirci e ubbidiamo Egli cammina insieme a noi! Successivamente i Filistei si ripresentarono e Davide chiese nuovamente consiglio al Signore perché dipendeva da Lui. Quando viviamo in modo indipendente viviamo nel fallimento ma se dipendiamo da Dio non abbiamo più bisogno di preoccuparci perché è Lui che si prende cura di noi. E così Dio diede a Davide un’altra vittoria. Egli usò l’arma della preghiera e dell’integrità. Non aveva fatto niente di testa sua. A volte facciamo le cose per esperienza ma bisogna “fare” solo se quella è la volontà di Dio. Abbiamo bisogno di avere da parte di Dio la strategia giusta per vincere le battaglie.

Davide ebbe vittorie e sconfitte. Dio ha stabilito i suoi modelli e siamo noi a doverci adeguare ai suoi modelli. Davide fallì in questo episodio perché aveva seguito il suo proprio pensiero.

2 SAMUELE 6:2,10 Poi si levò e partì con tutto il popolo che era con lui da Baale di Giuda, per trasportare di là l’arca di DIO, col nome stesso dell’Eterno degli eserciti, che siede sopra i cherubini. 3 E posero l’arca di DIO sopra un carro nuovo e la tolsero dalla casa di Abinadab che era sul colle; Uzzah e Ahio, figli di Abinadab, guidavano il carro nuovo. 4 Così condussero via l’arca di DIO dalla casa di Abinadab che era sul colle, e Ahio andava davanti all’arca. 5 Davide e tutta la casa d’Israele suonavano davanti all’Eterno ogni sorta di strumenti di legno di cipresso, cetre, arpe, tamburelli, sistri e cembali. 6 Quando giunsero all’aia di Nakon, Uzzah stese la mano verso l’arca di DIO e la sostenne, perché i buoi inciamparono. 7 Allora l’ira dell’Eterno si accese contro Uzzah, e là DIO lo colpì per la sua colpa; ed egli morì in quel luogo presso l’arca di DIO. 8 Davide fu grandemente amareggiato perché l’Eterno aveva aperto una breccia nel popolo, colpendo Uzzah. Così quel luogo fu chiamato Perets-Uzzah fino ad oggi. 9 Davide in quel giorno ebbe paura dell’Eterno e disse: «Come può venire da me l’arca dell’Eterno?». 10 Così Davide non volle trasportare l’arca dell’Eterno presso di sé nella città di Davide, ma la fece trasferire in casa di Obed-Edom di Gath.

L’arca era stata precedentemente rubata dai Filistei e in questo episodio la stavano riportando nella Tenda di Convegno. Tutto il popolo festeggiava perché la presenza di Dio stava tornando. L’intenzione era giusta ma il modello era sbagliato. Davide trasportò l’arca allo stesso modo dei Filistei, senza consultare il Signore né la Sua Legge dove avrebbe trovato il modo Lui stabilito. Davide non sapeva che non tutti potevano portare l’arca. Uzzah e Ahio si ritrovarono a fare qualcosa che non potevano fare. La chiesa non deve guardare i modelli del mondo altrimenti fallisce. Il nostro modello non è il mondo, Dio è il creatore e può darci idee creative per fare cose che mai sono state fatte! Il popolo di Dio aveva delle chiare direttive da parte di Dio: solo i leviti potevano portare l’arca! Uzzah rappresenta la forza umana: dobbiamo fare le cose che Dio ci ha chiamato a fare così non le faremo con le nostre forze ma attraverso l’unzione. Questo aprì una breccia ed entrò la tristezza perché quando non camminiamo nel modello di Dio perdiamo la gioia.

2 SAMUELE 6:11,15 L’arca dell’Eterno rimase tre mesi in casa di Obed-Edom di Gath, e l’Eterno benedisse Obed-Edom e tutta la sua casa. 12 Allora fu detto al re Davide: «L’Eterno ha benedetto la casa di Obed-Edom e tutto ciò che gli appartiene, a motivo dell’arca di DIO». Allora Davide andò e trasportò l’arca di DIO dalla casa di Obed-Edom nella città di Davide con gioia. 13 Quando quelli che portavano l’arca dell’Eterno ebbero fatto sei passi, egli immolò un bue e un vitello grasso. 14 Davide danzava con tutte le sue forze davanti all’Eterno, cinto di un efod di lino. 15 Così Davide e tutta la casa d’Israele trasportarono l’arca dell’Eterno con grida di giubilo e a suon di tromba.

Obed Edom si sentiva onorato di avere l’arca nella sua casa. Quando l’arca si trovava nella casa di Abinadab non c’era benedizione perché c’era un’attitudine sbagliata. Quando siamo benedetti da Dio si vede! Obed Edom fu benedetto a motivo dell’arca. Quando Davide tornò al modello di Dio, tornò nella gioia. Egli fece un’immolazione al sesto passo perché 6 è il numero dell’uomo e avendo riconosciuto il suo peccato, fece un olocausto per l’espiazione dei peccati.

2 SAMUELE 6:16,23 Or avvenne che, mentre l’arca dell’Eterno entrava nella città di Davide, Mikal, figlia di Saul, guardando dalla finestra, vide il re Davide che saltava e danzava davanti all’Eterno, e lo disprezzò in cuor suo. 17 Così portarono l’arca dell’Eterno e la collocarono al suo posto, in mezzo alla tenda che Davide aveva eretto per essa. Poi Davide offrì olocausti e sacrifici di ringraziamento davanti all’Eterno. 18 Quando ebbe finito di offrire gli olocausti e i sacrifici di ringraziamento, Davide benedisse il popolo nel nome dell’Eterno degli eserciti, 19 e distribuì a tutto il popolo, a tutta la moltitudine d’Israele, uomini e donne, a ciascuno di essi una focaccia di pane, una porzione di carne e una schiacciata di uva passa. Poi tutto il popolo se ne andò, ciascuno a casa sua. 20 Come Davide tornava per benedire la sua famiglia, Mikal, figlia di Saul, uscì ad incontrare Davide e gli disse: «Quanto degno di onore è stato oggi il re d’Israele a scoprirsi davanti agli occhi delle serve dei suoi servi, come si scoprirebbe un uomo del volgo!». 21 Allora Davide rispose a Mikal: «L’ho fatto davanti all’Eterno che mi ha scelto invece di tuo padre e di tutta la sua casa per stabilirmi principe d’Israele, del popolo dell’Eterno; perciò ho fatto festa davanti all’Eterno. 22 Anzi mi abbasserò anche più di così e mi renderò spregevole ai miei occhi; ma, in merito alle serve di cui tu hai parlato, io sarò onorato proprio da loro». 23 Mikal, figlia di Saul, non ebbe figli fino al giorno della sua morte.

Mikal, sua moglie, iniziò a disprezzare dalla sua finestra. Questa è la posizione dei religiosi che guardano dall’alto verso il basso disprezzando. Davide però, non si preoccupò del disprezzo perché lo stava facendo per Dio. Cerchiamo di piacere solo al Signore! Davide aveva l’autorità di mettere a morte sua moglie ma non reagì con il male. Il giudizio che lei aveva dato chiuse il suo grembo. Ci sono persone che criticano ma con questa attitudine non avranno frutti perché Dio benedice i cuori umili che cercano i Suoi modelli. Davide era entrato nella dimensione dello spirito. Mikal stava giudicando il cuore di un adoratore. Il popolo d’Israele invece giubilava all’ingresso dell’arca così come quando Gesù entrò in Gerusalemme. Perché quando camminiamo nel modello di Dio, la Sua gioia invade la nostra vita!