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Worship service 11.10.2020

RESTAURARE IL TABERNACOLO 9’parte

Pastore Heros Ingargiola

APOCALISSE 1:4 Giovanni, alle sette chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da colui che è, che era e che viene, dai sette spiriti che sono davanti al suo trono

ISAIA 11:2 Lo Spirito del SIGNORE riposerà su di lui: Spirito di saggezza e d’intelligenza, Spirito di consiglio e di forza, Spirito di conoscenza e di timore del SIGNORE.

Abbiamo imparato in queste domeniche che quello che Giovanni vide e descrisse come sette spiriti sono le sette manifestazioni dello Spirito Santo di cui parlò il profeta Isaia. Queste sette manifestazioni erano e sono su Gesù quindi anche la forza e la potenza. La parola “forza” dall’ebraico significa valore, coraggio, forza, potenza e potenti azioni che Dio compie, mentre la parola “potenza” va distinta in due tipologie. Una, dal greco exousia, è l’autorità delegata per far rispettare le leggi, l’altra, diunamis, è una potenza accumulata che attraverso la fede si manifesta e scoppia. Gesù aveva e ha sia autorità che potenza. Mentre molti non possono aiutarci perché sono impotenti e altri nonostante possano aiutarci non lo fanno, Gesù ha sia l’amore per noi che la potenza per intervenire nelle nostre vite.

ATTI 10:37,38 Voi sapete quello che è avvenuto in tutta la Giudea, incominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; 38 vale a dire, la storia di Gesù di Nazaret; come Dio lo ha unto di Spirito Santo e di potenza; e com’egli è andato dappertutto facendo del bene e guarendo tutti quelli che erano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui. 

Il Padre inizia a versare potenza e forza quando i Suoi figli cominciano a muoversi e a fare qualcosa. Gesù non stava fermo, andava ovunque per fare del bene, infatti ciò che lo spingeva era l’amore e la compassione di Dio.

MATTEO 9:35 Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. 36 Vedendo le folle, ne ebbe compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore.

C’è differenza tra avere potenza e averla con la delega dal Cielo perché quando c’è questa, arriva anche la compassione e l’amore per le anime.

Bisogna fare una distinzione tra potenza e forza: la potenza sta sopra di noi attraverso l’unzione, ma la forza è dentro di noi per mezzo dello Spirito Santo. Inoltre, la forza serve per il nostro bene per farci andare avanti nel nostro cammino, mentre la potenza serve per gli altri. La Chiesa deve tornare alla presenza di Dio per ricevere la potenza ma anche le compassioni perché quando la potenza si muove con il gasolio dell’amore allora accadono miracoli! Dio desidera darci forza e potenza. Non possiamo vivere la nostra vita cristiana con la nostra forza perché essa ha un limite. Dobbiamo attingere alla Sua forza, affinché sia che ci sentiamo forti o meno, possiamo ricevere la forza del Cielo e vedere Dio in azione. La vita cristiana non è una gara di velocità o di competizione tra i fratelli, è piuttosto una gara di resistenza spirituale. Per questo abbiamo bisogno della forza di Dio: per continuare la nostra gara, arrivare fino alla fine e vincere la corona della vita di cui parla Gesù. Il diavolo cerca di scoraggiarci ma noi dobbiamo attingere alla forza del Cielo senza cercare di vincere con le nostre forze. Su Gesù c’era sia la potenza per fare miracoli, sia la forza per sopportare la croce perché Egli attingeva al Padre. Così anche noi possiamo rimanere stabili non per la nostra forza umana ma perché attingiamo alla Sua forza. Lo Spirito Santo sovviene alle nostre debolezze.

ROMANI 8:26 Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili;

Spesso ci vantiamo dei nostri successi ma qui l’apostolo Paolo ci dice che lui si vanta delle proprie debolezze. Infatti, lo Spirito Santo supplisce alle debolezze che confessiamo non a quelle che nascondiamo. Non dobbiamo fare finta di essere dei supereroi. Come dice 2 Corinzi 12:9, la grazia di Dio ci basta per avere la forza per le nostre debolezze. I cristiani sono uomini deboli che hanno sperimentato la forza di Dio! Quando facciamo le cose con la nostra forza potremmo anche vantarci ma quando le facciamo con la Sua, possiamo vantare solo Lui perché ci rendiamo conto che non siamo noi ma la Lui. Andiamo ai piedi del Signore e chiediamogli la forza soprannaturale. Quando arriva la forza dal Cielo il diavolo e le difficoltà non fanno più paura! Non possiamo vincere i nostri nemici con le nostre forze, ma il nostro peggior nemico è la nostra natura adamica. Per questo abbiamo bisogno di fortificare la natura di Cristo in noi e camminare per lo spirito.

Noi possiamo ricevere forza quando entriamo alla presenza di Dio e anche quando andiamo in chiesa. Proprio quando stiamo male abbiamo bisogno di andare in chiesa, anche se la nostra anima non vuole, perché sono i malati che hanno bisogno del Medico.

1 SAMUELE 30:6 Davide fu grandemente angosciato: la gente parlava di lapidarlo, perché tutti erano amareggiati a motivo dei loro figli e delle loro figlie; ma Davide si fortificò nel SIGNORE, nel suo Dio.

In questo episodio il re Davide era tornato nel suo territorio, aveva trovato tutta la città devastata e il popolo voleva lapidarlo. A volte c’è gente con un’attitudine egocentrica che è troppo impegnata a pensare a se stessa, ma Gesù ci ha dato il comandamento di amarci gli uni gli altri, in ogni tempo. Davide entrò alla presenza di Dio e prese la sua forza dal Signore. Così anche noi entriamo alla presenza di Dio con i nostri problemi e le nostre debolezze ma usciamo da vincitori che hanno già vinto in Cristo Gesù! Alla Sua presenza ci sarà sempre una nuova forza per noi perché la forza di Dio non si esaurirà mai. L’uomo religioso ci può rinnegare e lapidare ma con la grazia possiamo attingere alla forza di Dio. Non è più il tempo di guardare le macerie e le pietre che ci hanno seppellito, è il tempo di uscire e vedere la forza di Dio che si manifesta con potenza nella nostra debolezza.

Gesù non nascose al Padre di essere debole quando nel Getsemani pregò affinché quel calice si allontanasse da Lui. Dopo che decise di bere fino alla fine quel calice, la Bibbia dice che arrivarono degli angeli e lo fortificarono. Non è sbagliato ammettere le proprie debolezze e chiedere aiuto a Dio. Dobbiamo riconoscere e confessare davanti a Dio le nostre debolezze. La Bibbia dice che i giovani che sperano nel Signore ricevono nuove forze. Dall’ebraico la traduzione originale è “coloro che si stringono a Dio e non lo lasciano andare”. Nella vita cristiana non mancheranno le difficoltà ma ciò che farà la differenza sarà da dove attingeremo.