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Worship service 13.01.2019

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DALLA SERIE LA PREGHIERA CHE APRE I CIELI TITOLO: PREGARE PER ESSERE ASCOLTATI

Past.Evangelista Heros Ingargiola

In questo nuovo anno Dio esorta i suoi figli a ritornare alla preghiera come fece il profeta Elia infatti dopo un lungo periodo di siccità e carestia, il profeta tornò a pregare affinchè il cielo desse la sua pioggia.
Giacomo 5.18 Poi pregò di nuovo, e il cielo diede la pioggia e la terra produsse il suo frutto.
Analizziamo oggi la motivazione per cui alcune volte le nostre preghiere non vengono esaudite.
Le categorie di persone che Dio non ascolta:

• Coloro che conservano nel cuore l’iniquità, il peccato ed il male. Salmo 66.18 Se avessi serbato del male nel mio cuore, il Signore non mi avrebbe dato ascolto. Il peccato ci separa da Dio e questo ci impedisce di essere ascoltati da Lui.
• Coloro che non ascoltano la legge di Dio e mettono in dubbio ogni cosa che riguarda la Parola di Dio e per questo chiudono le loro orecchie ad essa. Proverbi 28.9 Se uno volge altrove l’orecchio per non ascoltare la legge, la sua stessa preghiera sarà un abominio. È fondamentale porgere attenzione alla Parola di Dio e metterla al centro della nostra vita.
• Coloro che non aiutano i bisognosi. Proverbi 21.13 Chi chiude l’orecchio al grido del povero, griderà anch’egli, ma non avrà risposta. Quando ci prendiamo cura dei bisogni degli altri Dio si prenderà cura di noi. La chiesa deve manifestare l’amore di Dio al mondo per questo ognuno di noi deve crescere nella sensibilità verso i bisogni altrui.

• Coloro che sono infedeli al Signore. Geremia 14.12 Anche se digiunano non ascolterò il loro grido; se fanno olocausti e offerte di cibo non li gradirò; ma li sterminerò con la spada, con la fame e con la peste». Dobbiamo imparare ad essere fedeli alla Parola di Dio ed a camminare nelle sue vie come Lui ci insegna.

Le categorie di persone che Dio ascolta:

• Coloro che sono umili. L’umiltà è la caratteristica delle pecore che seguono il loro pastore e si lasciano condurre da lui. L’umiltà è un’attitudine che deve crescere in ogni figlio di Dio. Luca 18.9-14 Disse ancora questa parabola per certuni che presumevano di essere giusti e disprezzavano gli altri. «Due uomini salirono al tempio per pregare; uno erafariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, dentro di sé pregava così: “O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adulteri, e neppure come quel pubblicano. Io digiuno due volte la settimana e pago la decima di tutto ciò che possiedo”. Il pubblicano invece, stando lontano, non ardiva neppure alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: “O Dio, sii placato verso me peccatore”. Io vi dico che questi, e non l’altro, ritornò a casa sua giustificato; perché chiunque si innalza sarà abbassato e chi si abbassa sarà innalzato».

Dobbiamo togliere dalla nostra vita ogni forma di orgoglio e riconoscere il nostro bisogno di Dio, della chiesa e del corpo di Cristo. Il pubblicano ha abbassato se stesso ed è stato ascoltato da Dio. Dio resiste ai superbi ma da grazia agli umili.

• Coloro che sono giusti. Salmo 34.15-17 Gli occhi dell’Eterno sono sui giusti, e i suoi orecchi sono attenti al loro grido. La faccia dell’Eterno è contro quelli che fanno il male, per sradicare la loro memoria dalla terra.I giusti gridano e l’Eterno li ascolta e li libera da tutte le loro sventure.

I giusti sono coloro che vivono nella grazia e hanno fatto esperienza della giustizia di Dio e non della propria. Non possiamo giustificarci da noi stessi ma noi siamo giustificati per grazia mediante la fede.

• Coloro che lo temono. Il timore non è paura ma rispetto, riverenza. Salmo 145.18-19 L’Eterno è vicino a tutti quelli che lo invocano, a tutti quelli che lo invocano in verità. Egli soddisfa il desiderio di quelli che lo temono, ode il loro grido e li salva.

Il timore di Dio è il principio della sapienza ed avere timore significa fuggire dal male.

• Coloro che sperano in Dio. Michea 7.7 Ma io guarderò all’Eterno, spererò nel DIO della mia salvezza; il mio DIO mi ascolterà. Dove è rivolto il nostro sguardo, in chi stiamo sperando? Il termine sperare usato in questo verso significa restare ad aspettare che qualcosa accada cioè avere fiducia ed aspettativa. Ciò che contempliamo determinerà sempre qualcosa nella nostra vita quindi decidiamo di contemplare il nostro Signore Gesù.

• Coloro che dimorano in Dio. Dimorare significa abitare con Dio, amare ciò che Lui ama ed odiare ciò che Lui odia. Giovanni 15.7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto. Dobbiamo dimorare in tutta la Parola di

Dio( logos) e ascoltare ciò che Lui ha da darci così ci accorderemo con Lui e potremo ricevere ciò che Lui vuole darci. Quando dimoriamo nel logos lo Spirito Santo ci darà delle parole rhema ovvero una parola specifica, per una persona specifica e per un tempo specifico.
Gesù dimorava nel Padre ed era sempre esaudito e noi dobbiamo dimorare in Gesù cioè nella parola e questo ci consentirà di essere ascoltati da Dio ed essere esauditi. Quando siamo ripieni della Parola di Dio, il nemico non potrà farci nulla perchè la Parola lo metterà in fuga. La preghiera deve essere sempre associata alla meditazione ed allo studio della Parola. Preghiera e Parola sono le due gambe che ci consentono di andare avanti nel nostro cammino.

Qual’è la motivazione per cui tante preghiere non vengono esaudite?
1. A causa delle nostre preghiere egoiste. Giacomo 4.3 Voi domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri. Dobbiamo pregare in accordo alla volontà di Dio. Il nostro egoismo ci porta fuori dalla volontà di Dio.
2. A causa del peccato che crea un muro tra noi e Dio e quindi ostacola le risposte e non permette a Dio di ascoltarci. Isaia 59.1-2 Ecco, la mano dell’Eterno non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire. Ma le vostre iniquità hanno prodotto una separazione fra voi e il vostro DIO, e i vostri peccati hanno fatto nascondere la sua faccia da voi, per non darvi ascolto.
3. A causa dell’idolatria. Idolatria non è soltanto piegersi davanti alle statue ma mettere qualsiasi cosa al primo posto nella nostra vita al posto di Dio. Ezechiele 14.3 «Figlio d’uomo, questi uomini hanno eretto i loro idoli nel loro cuore e hanno posto davanti a sé l’intoppo che li fa cadere nell’iniquità. Mi lascerò dunque consultare da costoro? Molte persone vivono anche per la chiamata di Dio nella loro vita e fanno di essa un’idolatria. Dio deve essere messo al primo posto nella nostra vita.
4. A causa della mancanza di perdono. Marco 11.24-26 Perciò vi dico: Tutte le cose che domandate pregando, credete di riceverle e le otterrete. E quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate affinché anche il Padre vostro, che è nei cieli, perdoni i vostri peccati. Ma se voi non perdonate, neanche il Padre vostro, che è nei cieli, perdonerà i vostri peccati». Non perdonando ci mettiamo al di sopra di Dio e questo fa chiudere I cieli. Il perdono non è un sentimento ma una decisione.
5. A causa del dubbio e dell’incredulità. Giacomo 1.5-7 Ma se qualcuno di voi manca di sapienza, la chieda a Dio che dona a tutti liberamente senza rimproverare, e gli sarà data. Ma la chieda con fede senza dubitare, perché chi dubita è simile all’onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là. Non pensi infatti un tal uomo di ricevere qualcosa dal Signore. Il dubbio è il contrario della fede e ci fa perdere tutte le promesse di Dio ma la fede crede l’incredibile e ottiene l’impossibile. Cresciamo nella fiducia in Dio e allontaniamo il dubbio perchè tutte le promesse di Dio hanno il si e l’amen.
6. A causa del mancato onore verso le mogli o sottomissione verso i mariti.I Pietro 3.6-7 come Sara che ubbidiva ad Abrahamo, chiamandolo signore; di essa voi siete divenute figlie, se fate il bene e non vi lasciate prendere da alcun spavento. Similmente voi, mariti, vivete con le vostre mogli con la comprensione dovuta alla donna, come al vaso più debole, e onoratele

perché sono coeredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite.
Isaia 30.15 Poiché così dice il Signore, l’Eterno, il Santo d’Israele: «Nel tornare a me e nel riposare in me sarete salvati; nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza». Ma voi non avete voluto.
In questo episodio Dio parla al popolo di Giuda( il termine giuda significa lode) questo rappresenta per noi che il popolo di Dio deve tornare alla lode, all’adorazione ed alla preghiera con tutto il proprio cuore. Quando torniamo a Dio ci sono tanti vantaggi:

• Troviamo ristoro per le nostre anime. Giovanni 10.9 Io sono la porta; se uno entra per mezzo di me, sarà salvato; entrerà, uscirà e troverà pascolo.

Per le pecore il pascolo rappresenta un posto di ristoro e quando torniamo a Dio troviamo ristoro per le nostre vite. Gesù in questo verso si presenta come la porta e qualche capitolo più avanti si presenta come la via, la verità e la vita esse sono le tre porte che c’erano nel tabernacolo. La via conduceva nei cortili, la verità separava il cortile dal luogo santo e la vita separava il luogo santo dal luogo santissimo dove la presenza di Dio si manifestava una volta l’anno con il sommo sacerdote. Oggi grazie a Gesù abbiamo libero accesso alla presenza di Dio tutte le volte che vogliamo.

• Troviamo riposo. Matteo 11.28 Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. Per tutti coloro che cercano Dio e ritornano a Lui con umiltà Egli ha preparato riposo per le nostre vite.

• Troviamo una ricompensa, un aiuto. Non confidiamo nell’uomo ma confidiamo in Dio, solo Lui è il nostro aiuto. Ebrei 4.16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia, per ricevere aiuto al tempo opportuno.
Ebrei 11.6 Ora senza fede è impossibile piacergli, perché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che egli è il rimuneratore di quelli che lo cercano.

Analizziamo la nostra vita, togliamo ogni cosa che non appartiene a Dio e studiamoci di crescere nell’umiltà, nella fiducia in Dio, nel timore e in tutte quelle aree che ci consentiranno di essere ascoltati da Dio e vedere così le nostre preghiere esaudite. Lasciamo da parte ogni forma di orgoglio, egoismo e superficialità, è tempo di tornare alla presenza di Dio con tutto il nostro cuore se vogliamo vedere le situazioni cambiare.