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Worship service 04.11.2018

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L’OPERA DELLO SPIRITO SANTO 3 parte

Past.Evangelista Heros Ingargiola
Lo Spirito Santo è la terza persona della trinità, Egli fortifica le nostre debolezze, ci guida nel suo volere, ci rivela la profondità della rivelazione della Parola e quindi ci conduce alla Verità. Lo Spirito Santo desidera guarire i nostri corpi e la nostra anima.
Luca 4.16-21 Si recò a Nazaret, dov’era stato allevato e, com’era solito, entrò in giorno di sabato nella sinagoga. Alzatosi per leggere, gli fu dato il libro del profeta Isaia. Aperto il libro, trovò quel passo dov’era scritto:Lo Spirito del Signore è sopra di me, perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato per annunciare la liberazione ai prigionieri e il ricupero della vista ai ciechi; per rimettere in libertà gli oppressi, e per predicare l’anno accettevole del Signore». Poi, chiuso il libro e resolo all’inserviente, si pose a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui. Allora cominciò a dir loro: «Oggi questa Scrittura si è adempiuta nei vostri orecchi». Gesù entrava abitualmente in sinagoga e leggeva la Parola ma in questo passo della scrittura Gesù affermò che stava iniziando il suo ministero terreno. Il Padre ha unto Gesù per compiere delle opere e nonostante Lui fosse Dio ebbe bisogno dello Spirito Santo per compiere queste opere.
Nella nostra generazione l’80% della popolazione mondiale ha fatto uso di pscicofarmaci almeno una volta nella vita ma lo Spirito Santo desidera sanare tutti questi cuori rotti, afflitti e tristi. Quando parliamo di cuore ci si riferisce allo spirito e l’anima insieme.
Salmo 23.3 Egli mi ristora l’anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome. Quando mettiamo il nostro cuore nelle mani del Buon Pastore esso verrà sanato e ricomposto grazie all’amore del Padre e sarà così pronto per essere usato per la sua gloria.

Luca 10.25-37 Allora ecco, un certo dottore della legge si levò per metterlo alla prova e disse: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?». Ed egli disse: «Che cosa sta scritto nella legge? Come leggi?». E quegli, rispondendo, disse: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il prossimo tuo come te stesso». Ed egli gli disse: «Hai risposto esattamente; fa’ questo e vivrai». Ma egli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?». Gesù allora rispose e disse: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei ladroni i quali, dopo averlo spogliato e coperto di ferite, se ne andarono lasciandolo mezzo morto. Per caso un sacerdote scendeva per quella stessa strada e, veduto quell’uomo, passò oltre, dall’altra parte. Similmente anche un levita si trovò a passare da quel luogo, lo vide e passò oltre, dall’altra parte. Ma un Samaritano, che era in viaggio, passò accanto a lui, lo vide e ne ebbe compassione. E, accostatosi, fasciò le sue piaghe, versandovi sopra olio e vino; poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. E il giorno dopo, prima di partire, prese due denari e li diede al locandiere, dicendogli: “Prenditi cura di lui e tutto quello che spenderai in più, te lo renderò al mio ritorno”. Quale dunque di questi tre ti pare sia stato il prossimo di colui che cadde nelle mani dei ladroni?». E quello disse: «Colui che usò misericordia verso di lui». Gesù allora gli disse: «Va’ e fa’ lo stesso anche tu». Gesù con questa storia sta descrivendo ciò che accade all’uomo quando si allontana da Dio e dalla chiesa. Il nemico cerca sempre di allontanarci dalla presenza di Dio, uno degli spiriti che si sta muovendo facendo questo è lo spirito dell’anticristo. Il termine anticristo significa contro Cristo, al posto di Cristo e questo spirito porta le persone fuori dalla volontà di Dio.
In questo episodio viene raccontato di un uomo che stava andando da Gerusalemme verso Gerico; Gersusalemme geograficamente è posizionata in alto e questo rappresenta l’adorazione, la presenza di Dio e la chiesa, Gerico invece è posizionata in basso e rappresenta la depressione, le tenebre cioè la parte più bassa in cui un uomo si possa trovare. Tutte le persone che si allontanano dalla presenza di Dio diventano vulnerabili agli attacchi del nemico perchè non sono più protetti.
Il sacerdote menzionato in questa storia rappresenta la figura più importante dal punto di vista religioso ma egli senza la compassione di Dio non riesce ad aiutare quell’uomo, i religiosi infatti non hanno la risposta al bisogno dei cuori rotti.

Il levita rappresenta colui che deve portare la presenza di Dio. I leviti sono una parte della tribù di Israele ed erano stati incaricati da Dio a portare la presenza di Dio.
Possiamo dare una risposta ai bisogni delle persone non attraverso l’apparenza o la religione ma solo attraverso l’unzione di Dio.
Il samaritano anche se era fuori dal patto ebbe compassione ed aiutò quell’uomo. Quando la chiesa è unta dall’alto ha le compassioni e risponde al bisogno degli altri, per questo come figli di Dio dobbiamo crescere nella consapevolezza che solo la presenza di Dio è in grado di potere aiutare coloro che hanno bisogno.
Il samaritano fasciò le piaghe di quell’uomo, c’è differenza tra le ferite che sono superficiali e le piaghe che invece sono profonde e spesso le persone giungono a Gesù con ferite e piaghe ma Egli è l’unico che attraverso l’unzione medicamentosa può guarire l’anima.
Il samaritano, dopo avere fasciato le ferite, portò l’uomo sulla sua cavalcatura e questo rappresenta il riposo di Dio.
Dove c’è la presenza di Dio c’è la manifestazione della potenza di Dio.

Giovanni 16. 12-17 Ho ancora molte cose da dirvi, ma non sono ancora alla vostra portata. Ma quando verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà le cose a venire. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve lo annunzierà. Tutte le cose che il Padre ha sono mie; per questo ho detto che egli prenderà del mio e ve lo annunzierà. Fra poco non mi vedrete più; e un altro poco e mi vedrete, perché me ne vado al Padre». Allora alcuni dei suoi discepoli dissero fra di loro: «Che cosa è questo che egli ci dice: “Fra poco non mi vedrete più”, e: “Un altro poco e mi vedrete” e: “Perché me ne vado al Padre”?».
Gesù dopo la croce si assise alla destra del Padre ma non lasciò la chiesa priva della sua presenza ma presentò ai suoi lo Spirito Santo.
I Corinzi 2.4-5 La mia parola e la mia predicazione non consistettero in parole persuasive di umana sapienza, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, affinché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza degli uomini, ma sulla potenza di Dio.
Cosa facciamo quando ci ritroviamo con delle persone che stanno male o hanno un bisogno di qualsiasi genere? Dobbiamo ricordarci che siamo cristiani, questo termine significa “unti per”, Gesù vuole usarsi di noi per dimostrare il suo amore e la sua potenza e quindi dobbiamo imparare a collaborare con Lui.
Luca 5.17-20 Or un giorno avvenne che, mentre egli insegnava, erano presenti, seduti, dei farisei e dei dottori della legge, i quali erano venuti da tutti i villaggi della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme; e la potenza del Signore era con lui, per compiere guarigioni.
I farisei, i dottori della legge erano andati lì solo per accusare Gesù non volevano ricevere. Spesso diventiamo preda della paura perchè pensiamo che le cose non possano accadere realmente quando preghiamo per qualche situazione.
Marco 16.19-20 Il Signore Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu portato in cielo e si assise alla destra di Dio. Essi poi se ne andarono a predicare dappertutto, mentre il Signore operava con loro e confermava la parola con i segni che l’accompagnavano. Amen.
Come veniva confermata la Parola se Gesù era già assiso alla destra del Padre? Cosa accade tra questi due versi? Dopo che Gesù fu assiso al Padre, i discepoli aspettarono la promessa dello Spirito Santo e ciò avvenne nel giorno della Pentecoste.
Atti 2.1-4 Come giunse il giorno della Pentecoste, essi erano tuttiriuniticon una sola mente nello stesso luogo. E all’improvviso venne dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dove essi sedevano. E apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano, e andarono a posarsi su ciascuno di loro. Così furono tutti ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro di esprimersi.
Lo Spirito Santo è su di noi e ci ha unto affinchè compiamo le opere che Dio ha preparato per ciascuno di noi.
Giovanni 14.12-14 In verità, in verità vi dico: chi crede in me farà anch’egli le opere che io faccio;

anzi ne farà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel nome mio la farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se chiedete qualche cosa nel nome mio, io la farò».
Attraverso la morte di Gesù noi possiamo annunciare la buona notizia e portare la salvezza a tutti coloro che non conoscono Gesù.
Possiamo analizzare che Gesù è il mediatore di un patto migliore in questi versi ebrei 12.1-3, ebrei 10.13-19, ebrei 8.6-7.
Efesini 1.13-14 In lui anche voi, dopo aver udita la parola della verità, l’evangelo della vostra salvezza, e aver creduto, siete stati sigillati con lo Spirito Santo della promessa; il quale è la garanzia della nostra eredità, in vista della piena redenzione dell’acquistata proprietà a lode della sua gloria.
Dio ha posto in noi un sigillo, noi apparteniamo a Lui. Il termine sigillo usato in questo verso significa anticipo di caparra, Dio ci ha dato una parte dello Spirito di gloria e ciò testimonia che apparteniamo alla Verità.
Giovanni 15.16 Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi; e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto sia duraturo, affinché qualunque cosa chiediate al Padre nel mio nome, egli ve la dia.
Dio ci ha scelti nell’eternità e ci ha posti nell’arco di questo tempo storico per essere uno strumento nelle sue mani ed influenzare questa generazione.
Geremia 1.4-5 La parola dell’Eterno mi fu rivolta, dicendo: «Prima che io ti formassi nel grembo di tua madre, ti ho conosciuto; prima che tu uscissi dal suo grembo, ti ho consacrato e ti ho stabilito profeta delle nazioni». La parola dell’Eterno mi fu rivolta, dicendo». Io risposi: «Ahimè, Signore, Eterno, io non so parlare, perché sono un ragazzo». Ma l’Eterno mi disse: «Non dire: “Sono un ragazzo”, perché tu andrai da tutti coloro ai quali ti manderò e dirai tutto ciò che ti comanderò. Non temere davanti a loro, perché io sono con te per liberarti, dice l’Eterno».
Dio ci ha scelti e ci ha unti per fare la differenza in questa generazione, in ogni ambito in cui ci ritoviamo.
Atti 3.3 Costui, avendo visto Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, chiese loro l’elemosina. Allora Pietro, con Giovanni, fissando gli occhi su di lui, disse: «Guarda noi». Ed egli li guardava attentamente, sperando di ricevere qualche cosa da loro. Ma Pietro disse: «Io non ho né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, alzati e cammina!». Pietro e Giovanni avevano compreso che erano stati scelti da Gesù, Egli scelse i discepoli e li chiamò per nome anche se non li conosceva e ciò è possibile proprio perchè Dio sceglie le persone nell’eternità.
Se non ci lasciamo cambiare nel carattere non potremo essere usati da Dio.
Atti 4.1-4 Ora, mentre essi parlavano al popolo, i sacerdoti, il comandante del tempio e i sadducei piombarono su di loro, indignati perché ammaestravano il popolo e annunziavano in Gesù la risurrezione dai morti. E misero loro le mani addosso e li gettarono in prigione fino al giorno seguente, perché era già sera. Or molti di coloro che avevano udito la parola credettero; e il numero degli uomini raggiunse circa i cinquemila.
Le persone vengono alla conoscenza della Verità se noi la predichiamo, infatti non bisogna essere un pastore o un evangelista per annunciare la Parola perchè a tutti noi è stato dato il ministero della riconciliazione.
Atti 5.12 Or molti segni e prodigi erano fatti fra il popolo per le mani degli apostoli. Tutti con una sola mente si ritrovavano sotto il portico di Salomone.
Lo Spirito Santo desidera confermare la Parola con segni, prodigi e miracoli soprannaturali.
Atti 10.38 come Dio abbia unto di Spirito Santo e di potenza Gesù di Nazaret, il quale andò attorno facendo del bene e sanando tutti coloro che erano oppressi dal diavolo, perché Dio era con lui.

È giunto il tempo che ci lasciamo usare dallo Spirito Santo affinchè possiamo giungere a tutte le persone che non lo conoscono presentandogli Gesù, l’unico che può dare la risposta al bisogno del loro cuore. Collaboriamo con Dio affinchè possiamo influenzare questa generazione e vedere il

soprannaturale in azione.